la NOTA di Giorgio Vitali
Di fronte a queste assunzioni di "responsabilità storiche e civili", espresse in questo testo, è evidente che le calunnie lasciano il tempo che trovano. Nel senso che risultano parole, vento, schiamazzo, mai contenuto a valenza superiore. Diciamo questo perchè è recentissima l'assunzione di responsabilità da parte del Governo Russo per la strage degli oltre 22.000 ufficiali e sottufficiali polacchi a Katyn. Il tutto mentre ancora, da parte occidentale, si continua ad insistere sulle responsabilità tedesche. Ricordiamo anche che per un certo tempo si è insistito sui nostri Media di stragi di militari italiani da parte tedesca nella stessa zona polacca. Allora, se tanto mi da tanto, anche il più immarcescibile cretino sarà portato a dubitare, e sarebbe ora, su tutte le fandonie propalate fino ad oggi. Possiamo certamente dichiarare che il sistema instaurato dagli Occidentali dal dopoguerra ad oggi è il «Sistema della Menzogna integrale». Tale menzogna continuerà ad agire, come sempre accade nella storia umana, fino al momento in cui il "Re" apparirà nudo a tutti. E ciò costituirà il GRANDE CROLLO [di fronte al quale quello del Muro di Berlino e delle Torri gemelle appariranno giochetti per bambini], che si porterà dietro una miriade di fandonie, almeno tutte quelle diffuse da 2000 anni in qua.
Prefazione di
Maurizio Rossi
Dalla quarta di
copertina:
«Pubblicato nel gennaio
1944, Wofür Kämpfen Wir? ebbe subito una rapida e capillare diffusione tra i
ranghi della Wehrmacht, rivelandosi come un efficace ed interessante
pubblicazione di discussione e di propaganda e ricevendo l’unanime apprezzamento
da parte dei soldati impegnati al fronte. Wofür Kämpfen Wir? è un agile manuale
di pedagogia politica e di analisi militante sulla natura delle forze coinvolte
nel conflitto in corso. Un ricco compendio di esegesi dottrinaria
nazionalsocialista rivolto ai combattenti della Wehrmacht affinché maturassero
una superiore coscienza spirituale ed ideologica della loro funzione di
soldati-politici della Weltanschauung nazionalsocialista. Il soldato della
Wehrmacht, si legge nelle pagine del testo, combatteva per la difesa
dell’integrità politica del Reich germanico, per salvaguardare la natura
dell’ordinamento popolare nazionalsocialista, le conquiste del socialismo
tedesco e il perpetuarsi del destino culturale e razziale della Stirpe.
Combatteva per garantire un futuro di dignità e di progresso all’Europa
trasformata in un campo di battaglia dalla guerra imposta dalla barbarie
capitalista e comunista. A fronte delle pretese imperialistiche e guerrafondaie
degli USA, dell’URSS e dell’Inghilterra, la Germania Nazionalsocialista si era
orgogliosamente eretta come lo scudo difensivo dell’Europa».
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