di Filippo Giannini
Dicevamo: “Io
incazzato?”. “No, Signori, sono superincazzato”.
Scrivo questo pezzo
nel mezzo della tragedia che ha colpito la Sardegna: fino ad ora 14 morti.
Ci informano che
sono state aperte due o tre inchieste. Se la cosa non fosse tragica sarebbe
comica: due o tre inchieste per stabilire i responsabili.
Ma se sono decenni
che i geologi avvertono che i tre-quarti del territorio nazionale è a rischio
idro-geologico e non passa mese che non si verifichi uno smottamento, una
alluvione un qualsiasi fenomeno con danni al patrimonio con morti e feriti.
Cosa ci dicono lor signori? "la colpa è del clima che è cambiato".
A
maggior ragione si doveva intervenire proprio in previsione del cambiamento del
clima.
A prescindere che il clima è cambiato a causa dell’egoismo e
dell’arroganza delle grandi industrie che non hanno voluto intervenire con
mezzi adatti perché “troppo dispendiosi” (“signori, la grana è grana”).
Poi
lorsignori ci dicono che non ci sono i soldi.
Mascalzoni! Non ci sono i soldi
perché i vermetti furbetti non vogliono perdere i loro dorati privilegi.
Prendete carta e penna e scrivete quanto un profano in economia osserva:
abolizioni delle così dette auto blu (ne possono rimanere al massimo 6 o 7 e
tutte rigorosamente italiane);
abolizione del finanziamento pubblico ai
partiti;
abolizione delle province;
abolizione del Senato;
riduzione di due
terzi del numero dei parlamentari e drastica riduzione dei loro emolumenti;
drastica riduzione del costo del Quirinale; r
iesame del cosiddetto debito
pubblico, ritenendo che buona parte di esso è frutto della più pazzesca truffa;
abolizione dei 500 enti inutili;
riduzione del costo del parlamento
(parrucchieri, dattilografe, uscieri ecc. tutti pagati con stipendi che
superano 7/8 volte gli stipendi dei normali lavoratori che operano fuori del
paradiso marcato Palazzo Chigi;
ridimensionamento degli stipendi ai magistrati
e ai componenti della Corte dei Conti;
ritiro delle nostre truppe dalle zone di
guerra (altro che missioni di pace);
rinuncia dell’acquisto dei difettosissimi
F/35 e, ricordiamolo, nel periodo fascista i nostri aerei erano i migliori del
mondo; r
iesame di tutti gli accordi siglati dai nostri politici (sic!) a
partire dal 1947.
Rigoroso controllo di tutte le spese pubbliche, cioè di tutti
i denari che provengono dal popolo affidandolo all’Arma dei Carabinieri;
dei
magistrati di oggi non mi fido, non intravedendo fra questi alcun Falcone o
Borsellino.
E così di seguito. Avete fatto il conto?
Mi si dice che la spesa
corrente è di più di ottocento miliardi di Euro, sarei fuori logica se
sostenessi che se si attuasse quanto propongo si avrebbe un risparmio di
150/200 miliardi annui?
Non passa giorno
che i mass-media non presentino un personaggio che lamenta che "ci sono
famiglie che non arrivano a fine mese". Come sono premurosi! Quasi in odore
di santità!
Solo dopo aver
approfondito la conoscenza di alcuni di questi
quasi santi, siamo rimasti sconvolti da notizie, sino a poco prima,
impensabili. I quasi santi sono, in realtà, dei paraculi; sì, perché solo i
paraculi possono escogitare queste paraculatine (scusate la volgarità
dell’espressione).
Solo in un secondo
tempo abbiamo recepito che le leggi ad personam sono una prassi comune in
questo Paese dei Diritti e delle libertà, espressione di Luciano Violante,
usata per festeggiare una delle tante giornate inutili, oltre che vergognose,
come quella del 25 aprile, giorno della riconquistata libertà.
Quale libertà?
Suvvia, non continuiamo a fare i bischeri: i paraculetti avevano bisogno di
abbattere il truce tiranno per reinstaurare il Paese dei paraculetti.
Sono anni
ormai che si parla delle leggi ad personam concepite da Berlusconi, allora
osserviamo: ci dovrebbe essere una legge che vieta il cumulo delle pensioni,
allora ci domandiamo: come mai i vari Prodi, Scalfaro, Amato (da quello che
sappiamo, il cumulo delle pensioni di questi personaggi supera i 20/40 mila
Euro al mese), Ciampi e chissà quanti altri godono di simili privilegi.
Le
prebende dei parlamentari e dei senatori, con relativi benefici (diritto alla
pensione dopo pochi mesi di attività parlamentare, telefono, viaggi ecc. ecc.
tutto gratis), non sono leggi ad personam che si sono auto-concesse?
In altre parole,
per essere più chiari, questi privilegi che i soliti noti si sono attribuiti,
sarebbero stati impensabili se non si fosse riconquistata la libertà.
Come è accaduto
tutto questo?
Un semplice esempio,
volgiamo lo sguardo a quanto accadde a luglio del 1943, quando i
liberatori sbarcarono in Sicilia.
È noto che il Fascismo sgominò la mafia la
quale, per sopravvivere, dovette fuggire negli Stati Uniti dove trovò un
ambiente favorevole alla propria sopravvivenza.
Quando gli strateghi americani
concepirono lo sbarco in Sicilia, contattarono alcuni importanti boss mafiosi
siculo-americani, tra i quali Lucky Luciano, proponendo loro un cospicuo patto:
la libertà e la ricchezza in cambio di un sostanzioso appoggio al momento dello
sbarco.
Per la conquista della Sicilia vennero mobilitate le famiglie più
prestigiose della mafia americana: gli Adonis, i Costello, gli Anastasia, i
Profaci.
Circa tremila gli uomini d’onore che saranno poi utilizzati
dall’esercito a stelle e strisce, per la loro guerra di liberazione della
roccaforte europea.
Cioè era stata concepita una guerra ad personam
mafia-statunitense.
Andiamo avanti. Gli eroi sbarcano e gli invasori vengono
ovunque accolti con fiori, reverenze, applausi e offerte di segnorine. Ma il bello
venne dopo: con l’appoggio di questo formidabile esercito subentra una nuova
battaglia, quella delle cariche.
Con l’arrivo della libertà e dei liberatori e
con il rientro dei mafiosi aventi diritto alla ricompensa, ebbe inizio la
spartizione, come dagli accordi, delle prebende; e su questo argomento i
liberatori furono larghi di maniche. Alcuni esempi: Genco Russo diviene sindaco
di Mussomeli, Calogero Vizzini (un super assassino colpevole di una cinquantina
di omicidi) fu nominato sindaco di Villalba, questo personaggio al momento
dell’insediamento fu salutato dalla folla al grido di Viva la mafia.
Cinquecento uomini
di cosa nostra, confinati dal regime fascista ad Ustica, furono immediatamente
liberati, tornarono a casa per prendere possesso dei posti vacanti di sindaco e
di funzionari nelle amministrazioni.
Lo
stesso governo civile alleato, che era guidato da Charles Poletti, completerà
il proprio organico pescando nel ricco serbatoio mafioso: Damiano Lumia, nipote
di Calogero Vizzini, divenne interprete del Civil Affair; a Vincenzo di Carlo,
capo della mafia di Raffadali, venne affidata la responsabilità dell’ufficio
requisizioni del grano. Il capo mafia di Corleone, Michele Navarra, fu
incaricato di raccogliere gli automezzi militari abbandonati.
Grazie alla
democrazia statunitense, la Sicilia è ora saldamente in pugno a cosa nostra, la
quale, costituita una struttura politico-militare, quella separatista, fu in
grado di assicurare il controllo del territorio e delle rotte marittime agli
States.
Mentre negli altri territori sotto controllo dei vincitori era vietata
qualsiasi attività politica, i separatisti organizzano pubbliche riunioni, cui
prendevano parte ufficiali americani in divisa.
Il separatismo siciliano godeva
di ampi appoggi nei più importanti complessi industriali, finanziari e politici
americani, per esempio la signora Eleonora Roosevelt (moglie del Presidente)
scrisse: “Saremo lieti e orgogliosi se la Sicilia potrà essere la nostra longa
manus degli Stati Uniti in Europa." Materiale bellico verrà fatto pervenire a
nuclei dell’esercito separatista a cura di Salvatore Sciortino.
Ed ora,
concludendo. O italiani, da queste radici quale altra Italia vi sareste
aspettati?
Cosa avveniva
nell’altra parte?
Finora abbiamo
esaminato solo alcune delle nobili persone che hanno condannato il male
assoluto ed ora, quale persona informata dai fatti (mi sembra che oggi si dica
così!), diamo uno sguardo alle malefatte compiute dal male assoluto (solo
questo termine caratterizza la capacità intellettuale di colui che lo concepì.
Ma andiamo avanti).
Vogliamo iniziare
come l’essere demoniaco concepiva le leggi ad personam?
Tutti sanno, o
dovrebbero sapere, dato che ci sono in giro tanti capiscioni, che a guerra
terminata Donna Rachele, quando si
accinse a chiedere la pensione del marito, sorsero mille difficoltà, in quanto
Benito Mussolini aveva sempre rifiutato ogni compenso. Esattamente come
agiscono le anime candide citate all’inizio di questo scritto.
Prima di terminare,
e per maggior chiarezza di quanto sin qui scritto, desidero citare un pensiero
di Benito Mussolini che risale al 1944: “Non ho mai potuto capire quelle
sanguisughe che, pur possedendo già molto più di quanto non possono consumare,
non si sentono sazie prima di avere aumentato ancora di milioni o di miliardi
il loro patrimonio. Eliminare queste brutture umane sarà uno dei compiti che mi
sono prefisso”.
Per completare la
mia apologia di “quel periodo” riporto quanto mi ha inviato il mio amico
Alessandro Mezzano, valido ricercatore storico e scrittore
.
QUANDO C’ERA IL FASCISMO..
-Quando c’era il Fascismo la mafia era dovuta fuggire in
America.
-Quando c’era il Fascismo i ragazzi non si drogavano.
-Quando c’era il Fascismo le città erano sicure.
-Quando c’era il Fascismo la scuola italiana era ai primi
posti nel mondo.
-Quando c’era il Fascismo non ci si doveva vergognare di
essere italiani.
-Quando c’era il Fascismo il potere non era corrotto e non
corrompeva.
-Quando c’era il Fascismo non c’era il “Paese”, ma la
Patria.
-Quando c’era il Fascismo anche i figli degli operai
andavano nelle colonie al mare o in montagna.
-Quando c’era il Fascismo non c’erano né tante auto blu, né
tanti stipendi e pensioni scandalose come oggi.
-Quando c’era il Fascismo c’era l’orgoglio di essere onesti
e non, come oggi, quello di essere “furbi”.
-Quando c’era il Fascismo le grandi crisi economiche ( 1929
) si affrontavano così bene che dal
resto del mondo venivano in Italia per vedere come avevamo fatto ..!
-Quando c’era il Fascismo l’Italia era ammirata e invidiata
in tutto il mondo come dimostrano i giornali dell’epoca.
-Quando c’era il Fascismo non c’era questa casta politica
infame, disonesta, corrotta, mafiosa e sporcacciona ..!!
Ecco perché nell’altro secolo le più potenti lobby si coalizzarono
per abbattere il nazionalsocialismo e il fascismo.
Nessun commento:
Posta un commento