martedì 31 gennaio 2012
Arrigo Molinari
27 settembre 2005
L'ex questore di Genova Arrigo Molinari viene trovato morto nella sua abitazione.
L'omicidio è avvenuto nella notte, il decesso provocato da due pugnalate.
28 settembre 2005
Il sospetto assassino confessa al proprio legale di essere colpevole dell'omicidio.
Apparentemente sembra chiudersi così l'ennesima tragica vicenda italiana.
Solamente due giorni tra il "tentativo di furto" sfociato in omicidio (notte tra 25 e 26/9) e la "confessione dell'assassino" (pomeriggio del 28/9). In poco più di 48 ore tutte le pedine vanno al loro posto giusto ed il caso potrebbe già ritenersi chiuso.
Facendo delle ricerche in internet troviamo però delle notizie interessanti a riguardo di Arrigo Molinari.
La fonte che più ci parla di Lui è il quotidiano "Il giornale" dal quale veniamo a conoscenza dei seguenti fatti.
L'ex questore cita a giudizio per danni Banca d'Italia (notizia del 4/9/2005) «per non aver svolto un' adeguata forma di vigilanza sulla Banca di Roma in quanto sua socia, in un precedente procedimento giudiziario».
Il giorno dopo l'omicidio, "Il giornale" pubblica un'intervista inedita nella quale si evince chiaramente contro chi si era messo Arrigo Molinari. Questi qui sotto sono degli stralci, l'intervista completa la potete leggere qui ( da www.ilgiornale.it - "La mia ultima battaglia contro l'euro" ).
"[...] Io ce l'ho con la Banca d'Italia e con i suoi soci voraci banchieri privati [...] contro la Banca d'Italia e la Banca centrale europea per la cosiddetta truffa del “Signoraggio“, consentita alle stesse fin dal 1992 [...] un ministro sottile che ha permesso agli istituti di credito privati di impadronirsi del loro arbitro Bankitalia, e quindi di battere moneta e di prestarla allo Stato stesso con tasso di sconto a favore delle banche private
[...]
Ora i cittadini risparmiatori sono costretti a far ricorso al tribunale per farsi restituire urgentemente il reddito da “Signoraggio“ alla collettività, a seguito dell'esproprio da parte delle banche private italiane che, con un colpo di mano, grazie a un sottile ministro che ha molte e gravi responsabilità, si sono impadronite della Banca d'Italia battendo poi moneta e togliendo la sovranità monetaria allo Stato che, inerte, dal 1992 a oggi ha consentito questa assurdità.
[...]
L'emissione della moneta, attraverso il prestito, poteva ritenersi legittima quando la moneta era concepita come titolo di credito rappresentativo della Riserva e per ciò stesso convertibile in oro, a richiesta del portatore della banconota [...] Poi, cioè una volta abolita la convertibilità e la stessa Riserva anche nelle transazioni delle Banche centrali avvenuta con la fine degli accordi di Bretton Woods del 15 agosto 1971, la Banca di emissione cessa di essere proprietaria della moneta in quanto titolare della Riserva aurea. [...]
Prima Bankitalia, nella sua qualità di società commerciale, fino all'introduzione dell'euro in via esclusiva e successivamente a tale evento, quale promanazione nazionale della Banca centrale europea, si arroga arbitrariamente e illegalmente il diritto di percepire il reddito monetario derivante dalla differenza tra il valore nominale della moneta in circolazione, detratti i costi di produzione, in luogo dello Stato e dei cittadini italiani.
[...] Sembra un assurdo, ma purtroppo è una realtà. L'euro, però, è dei cittadini italiani ed europei, e non, come sta avvenendo in Italia, della banca centrale e dei suoi soci banchieri privati.
Testo integrale qui ( www.ilgiornale.it - "La mia ultima battaglia contro l'euro" ).
Altro interessante articolo de "Il giornale": "Il sistema delle banche tradisce i risparmiatori" nel quale leggiamo:
[...] il dibattito che è scaturito sulla cosiddetta vicenda Fazio non è tanto sulla regolamentazione dei poteri e sulla durata in carica del governatore, quanto una meritoria presa di posizione dello Stato italiano di riappropriarsi di risorse, il cosiddetto reddito di “Signoraggio“, nella quale era stato, seppure in parte, espropriato in favore di soggetti privati. Invero e singolare se non addirittura assolutamente inaccettabile che l'istituto di emissione in uno Stato sovrano sia in primis una società per azioni commerciale, nonché partecipata per la maggioranza assoluta da soggetti privati che nulla hanno a che vedere con le ragioni pubbliche che dovrebbero presidiare ogni determinazione relativa alla Banca centrale [...]
La settimana precedente all'omicidio, proprio da una sua denuncia, erano stati rinviati a giudizio 6 tra ex direttori e direttori di istituti bancari della Riviera di Ponente con l'accusa di usura.
http://signoraggio.blogspot.com/2005/09/arrigo-molinari.html
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Nessun commento:
Posta un commento