Perché non sono cattolico ?
Perché
non ho la certezza che tutto quello che viene affermato nella Bibbia sia vero e/o riscontrabile.
Però,
credo nel MISTERO.
MISTERO
perché non mi è dato sapere e non mi è
dato da conoscere !. Nonostante il sempre costante impegno profuso in questo
verso.
Quindi
può esserci anche DIO.
Io
non escludo nulla !
Ma,
se proprio c’è, penso, non ha bisogno, o non ha avuto bisogno, di scendere
sulla Terra e di scoprire l’uomo o di influire su di lui per convincerlo a
credere nella sua esistenza.
Toccherebbe
a noi crederci o no.
Quindi
il Nuovo Testamento lo escludo del tutto.
Il
Vecchio Testamento pur non credendoci, mi propongo di capirlo meglio
dedicandogli molta più attenzione.
Ho,
da poco, saputo che sono state trovate (oggi in mani di persone di religione
ebraica) da pochi anni delle pergamene su carta pecora nel deserto che erano
state definite attinenti proprio al V.T, in lingue conosciute come l’aramaico e
l’ebraico. Come mai non si sa ancora niente del loro contenuto ?
Ricordo,
a chi mi legge, che sono stato ben educato al cattolicesimo, e per quanto ora
la penso così, continuo ad osservare e praticare tutti i “valori ” che sono
propri anche della Chiesa (cattolica apostolica romana), tranne quelli strettamente
religiosi.
Sicuramente
sono un buon osservante dei dieci comandamenti , tranne i primi tre, la prima
tavola.
Questi comandamenti li ritengo una cosa
fondamentale.
Sembra
una cosa di poco conto, invece Mosé, secondo me, se è vero, ha fatto la più
grande scoperta che sia mai stata fatta sulla Terra a favore dell’Uomo.
Aveva
capito, senza avere riferimenti di alcun genere, che ogni società umana era
destinata al crollo se gli uomini non avessero praticato la “legge morale”
facendola evolvere parallelamente al progresso della tecnologia. Perché
quest’ultima, se sottratta alla guida della morale, non poteva non trasformarsi
che in una forza malefica. Com’era accaduto in Egitto e altrove.
A proposito della civiltà egiziana da noi poco studiata e capita mi permetto si segnalarvi un "caposaldo" dell'umanità: "IL LIBRO DEI MORTI DEGLI ANTICHI EGIZI "
http://digilander.libero.it/fab655/Il%20libro%20dei%20morti%20degli%20antichi%20egizi.pdf
A proposito della civiltà egiziana da noi poco studiata e capita mi permetto si segnalarvi un "caposaldo" dell'umanità: "IL LIBRO DEI MORTI DEGLI ANTICHI EGIZI "
http://digilander.libero.it/fab655/Il%20libro%20dei%20morti%20degli%20antichi%20egizi.pdf
Ed
è anche da qui, che io prendo l’input per abbracciare la politica.
La
seconda tavola, cioè i “miei sette comandamenti”, hanno soprattutto riferimento
sociale, un vero e proprio codice civile e penale del tempo, e di oggi, e non
soltanto religioso.
La
politica poi, come io la intendo, deve non solo promuovere “la legge morale”, i
codici insomma per capirci, ma deve anche assolvere alla giusta compensazione
nella società della produzione ed equa distribuzione della ricchezza generata,
senza sbalzi enormi di differenza e con l’aiuto concreto ai deboli. Perché per
me un povero è innanzi tutto un debole.
Chiaramente
sempre nella cornice di persone libere, altrimenti sarei un comunista. Ed
invece io sono un anticomunista al 100%. Anzi al 1.000%
Il
mio momento critico di riflessione e del distacco dal praticantato da cattolico incomincia con la
morte della persona che più ho voluto bene in vita mia: zia Pina. Quella che mi
ha dato di più, in tutto e per tutto.
La
persona che mi ha preso, orfano di padre, e cresciuto meglio di una mamma, pur
avendola.
Questa
mancanza, avvenuta quando avevo 17 anni,
ha condizionato la mia vita in modo determinante, certamente non in
meglio.
Il
cambiamento del tenore di vita causato dal fallimento della nostra Azienda di
famiglia, di fronte a questo è stato una bazzecola.
La
morte di zio Ciccio, a cui pure ho voluto infinitamente bene quanto a zia Pina,
non ha avuto lo stesso effetto.
Quindi,
a tale epoca, il fatto che la morte mi avesse portato via questa persona
indispensabile, alla mia presenza, mi ha fatto nascere l’ interrogativo sulla
nostra esistenza.
Posso
dire che è stato un vero e proprio trauma.
E
spiegarsi l’esistenza o meglio la fine dell’esistenza è stato rimettere tutto
“il religioso” in discussione.
E
l’unica risposta che riuscivo ad avere era: è questione di “fede”.
E
cos’era questa “fede” ?
Credere
o non credere. Cioè a scatola chiusa prendere o lasciare.
Io
non mi sono convinto e quindi non ce l‘ho. Tutto qua.
Proprio
come dicevo all’inizio.
Ci
tengo a precisare però, che non sono stato mai, neanche per un attimo,
anticattolico o anticlericale, come a tratti lo sono tantissimi presunti
credenti cattolici.
Oggi
in sintesi questo è il mio convincimento per quello che ho capito:
noi, umanità, non
abbiamo neanche una minima, vera prova da dove veniamo, come origine, e non
sappiamo dove andremo, cioè con la morte.
Nessuno
lo sa. Nessuno lo può dimostrare. Nessuno lo ha mai dimostrato.
E
con questo sono sicuro di non dire una bugia !
Il fatto che non abbiamo spiegazioni a questa domanda, ma
sentiamo fortemente la necessità di spiegarcelo comunque, o comunque
ringraziare qualcuno, ecco che ci induce ad inventarci dei pretesti.
Allora
crediamo, ma per nostro bisogno, per nostra necessità e per nostro egoismo,
perché psicologicamente non ne possiamo fare a meno.
Purtroppo
siamo fatti così ! Non c’è niente da vergognarsi ! Questo è l’Uomo !!! Questi
siamo noi !!!
Ed
ecco, per questo, secondo me, che la vita di noi tutti è condizionata
fortissimamente dalla paura, la vera signora della nostra esistenza, (da
cui per reazione e difesa scaturisce sopra tutto l’amore).
Per
quanto riguarda il dopo, anche su questo non ho certezze, non ho “sapere”, ma
ho una forte sensazione, meglio diciamo che mi piace credere, (quindi
anch’io commetto lo stesso errore dei cattolici, che voglio credere a qualcosa,
del resto non sono né migliore né peggiore di loro) che alla morte entreremo nel “niente
assoluto”.
Proprio
come era prima della nascita.
Quindi,
per me, se il “niente assoluto” c’è prima e dopo la morte, vuol dire che la
vita viene e torna dalla “morte” !
Allora
sono sereno !
Antonio Pocobello
Antonio Pocobello
28.07.2003
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Dal 2004 ho fatta totalmente mia la spiritualità degli indiani d'America il cui genocidio (oltre 40 milioni) non si può far finta di dimenticare che è stato compiuto dai cristiani, prevalentemente, che falsamente ed ignobilmente si arrogano il diritto di essere il paese più democratico del mondo.
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