di Antonella
Randazzo
Anche personaggi in vista, politici od intellettuali, hanno parlato di
“poteri forti” e di “caste”. Persino
Berlusconi ha parlato di questi presunti poteri forti che avrebbero
condizionato il suo comportamento.
A cosa si riferiva? Chi sono
questi poteri forti? Non bisogna per forza tirar fuori chissà quale complotto
per capire che il nostro paese non è libero. Basta analizzare i fatti e vedere
dove vanno i nostri soldi.
Da che mondo è mondo, il padrone si identifica con colui che sfrutta,
saccheggia e tiranneggia. Dunque è
facile capire chi sono i poteri forti, ovvero quelli che “svuotano le tasche e
riempiono gli incubi”.
I potrei forti non hanno alcun bisogno di complottare dato che sono
oggi seduti su di un trono imperiale, anche se non si sa fino a quando.
Come disse qualche illustre personaggio, ogni fatto umano ha un inizio
ed una fine.
Anche l’impero romano sembrava incrollabile, ma non lo era.
Non è difficile capire chi sono questi poteri: basta trovare quelle
organizzazioni o gruppi depositari di privilegi.
Qualche libro ha parlato delle cosiddetta “casta”, ovvero di un gruppo che gode di vantaggi per il fatto di
servire il gruppo di potere, svendendo ogni minimo senso di dignità. Si consideri,
però, che la casta non potrebbe esistere senza l’esistenza di un sistema che
vede al vertice questi luoghi di potere assoluto.
Per capire chiaramente di cosa si sta parlando, bisogna tener conto
che, al contrario di quello che personaggi come Marco Travaglio hanno scritto nei loro libri, non è la “casta” a
rappresentare l’iniquità dei poteri antidemocratici, ma chi crea la casta per
proteggere il proprio potere.
Si tratta di persone i cui interessi possono essere intrecciati tra
loro.
La caratteristica principale è che sono capaci di saccheggiare i paesi
e di imporre la propria legge, come un potere totalitario.
La Chiesa cattolica ha una rete di alberghi, ristoranti, cinema,
scuole, ospedali, ovvero una rete di attività commerciali di notevole grandezza.
Possiede moltissimi immobili a Roma. Gode di privilegi fiscali, che i
nostri politici hanno accordato.
Questo è anticostituzionale, perché la nostra repubblica dovrebbe
essere aconfessionale (o non confessionale) e, dunque, non dare alcun aiuto di stato
a nessuna chiesa, trattando tutte le confessioni allo stesso modo.
La Chiesa cattolica ha usurpato il messaggio cristiano per imporre un
potere criminale, che per quasi due millenni ha spadroneggiato, condizionando
le persone attraverso la loro coscienza.
E’ un “potere forte” perché è
in grado di condizionare i governi e pretendere denaro dai popoli.
Non viene detto chiaramente che i nostri governi, sia di destra sia di
sinistra, sono acquiescenti rispetto alla volontà degli alti prelati, derogando
al principio di aconfessionalità e democraticità del nostro stato.
I nostri governi, di ogni colore politico, riconoscono il potere del
Vaticano, e concedono privilegi di vario genere, come il finanziamento delle
scuole private, e l’8 per mille (che viene concesso anche quando il cittadino
non lo indica).
Spesso viene dato spazio mediatico (ad es. sui canali RAI) alle
associazioni cattoliche che si curano di
imporre il punto di vista delle Chiesa anche su fatti sociali o scientifici,
come la ricerca sulle cellule staminali, l’aborto, la legge 40 sulla
procreazione assistita, sul riconoscimento delle coppie di fatto, etc.
Molti personaggi politici, di tutti gli schieramenti, son in realtà
esponenti del potere vaticano. Ovviamente, nessun politico confesserà che per
fare carriera deve appoggiare i privilegi e le ingerenze del Vaticano nel
nostro stato.
Nessuno vi dirà mai che il vero potere è esercitato nel nostro paese
anche dagli alti prelati, che contano più di tutti i cittadini.
Leggendo libri come “Vaticano
S.p.A.” (od altri libri che trovate nelle breve bibliografia), si capisce
che la Chiesa cattolica è assai esperta di finanze illecite ed altri
intrallazzi.
Da secoli, è un’istituzione parassita, che ruba denaro ed energia ai
popoli, ostacolando in vari modi il progresso sociale e culturale.
Il Vaticano è lo stato più ricco del mondo, ma non paga tutte le tasse
che dovrebbe pagare al nostro paese. Un paese povero, qual e è diventato il
nostro, dà molti soldi ad uno stato ricchissimo.
Quanti italiani sarebbero d’accordo con questo?
Papa Francesco invoca la modestia e l’accettazione della povertà, ma si
tratta di ipocrisia, altrimenti incomincerebbe a pagare le tasse al nostro
stato e rinuncerebbe ai privilegi della chiesa.
Bisogna smettere di credere che i personaggi che stanno ai vertici di
istituzioni di potere siano ignari dei crimini che la loro istituzione
commette.
E’ vero che può esistere un politico, un prelato od un magistrato con
sani valori, ma di solito queste persone non vengono messe ai vertici, e nelle
pochissime eccezioni in cui questo avviene, hanno pagato con la vita la loro
integrità morale (vedi il caso di papa Giovanni
Paolo I, nato, Albino Luciani).
Papa Francesco [nato Jorge Bergoglio,
n.d.A.] sa molto bene che la Chiesa cattolica guadagna sulle guerre e
commette molti altri crimini contro l’umanità, e recita una sceneggiata con
molta bravura, essendo stato formato nell’ambiente gesuita, che non ha eguali
in fatto ci conoscenze per manipolare le menti umane.
Qualcuno dice che il Vaticano viene “aiutato” perché a opere di bene in
Italia, ad esempio nei centri della Caritas aiuta poveri ed immigrati.
Certo, è vero che alcuni vengono aiutati dalle organizzazioni della
Chiesa. Ma questo non dovrebbe essere del tutto normale, data la funzione di
“assistenza” e di filantropia propria di una religione cristiana?
Se è la missione della Chiesa, perché poi si batte cassa allo stato
italiano?
Perché gli alti prelati si sentono in diritto di ricevere denaro dallo
stato italiano per ogni pretesto? Ad esempio, per ristrutturare o costruire
edifici religiosi?
I prelati chiedono allo stato italiano di pagare perfino l’acqua che
consumano.
Nel 2004, fu sollevato il problema in quanto la finanziaria di
quell’anno prevedeva il pagamento di 25 milioni di euro da versare all’ACEA,
l’azienda municipalizzata che nel 1999 chiese pubblicamente il risarcimento per
20 anni di bollette non pagate dal Vaticano, circa 50 miliardi delle vecchie
lire, approssimativamente 25 milioni di euro.
Spiega il giornalista e
scrittore Curzio Maltese:
“Si può stabilire che la Chiesa cattolica costa in ogni caso ai
contribuenti italiani almeno quanto il ceto politico. Oltre quattro miliardi di
euro all’anno, tra finanziamenti diretti dello Stato ed degli enti locali e
mancato gettito fiscale.
La prima voce comprende il miliardo si euro dell’otto per mille, i 650
milioni per gli stipendi dei 22 insegnanti dell’ora di religione (‘un vecchio
relitto concordatario che sarebbe da abolire’, nell’opinione dello scrittore
cattolico Vittorio Messori), altri
700 milioni versati dallo Stato ed enti locali per le convenzioni su scuola e
sanità. Poi c’è la voce variabile dei finanziamenti ai Grandi Eventi, dal
Giubileo (3500 miliardi di lire) all’ultimo raduno di Loreto (2,5 milioni di
euro) , per una media annua, nell’ultimo decennio, di 250 milioni.
A questi due miliardi 600 milioni di contributi diretti alla Chiesa,
occorre aggiungere il cumulo di vantaggi fiscali concessi al Vaticano oggi al
centro di un’inchiesta dell’Unione Europea per ‘aiuti di stato’. L’elenco è
immenso, nazionale e locale.
Sempre con prudenza si può valutare in una forbice fra 400 ai 700
milioni il mancato incasso per l’ICI (stime ‘non di mercato’ dell’associazione
dei Comuni), in 500 milioni le esenzioni da Irap, Ires ed altre imposte, in
altri 600 milioni l’eluzione fiscale legalizzata del mondo del turismo
cattolico, che gestisce ogni anno da e
per l’Italia un flusso di quaranta milioni di visitatori e pellegrini.
Il totale supera i quattro miliardi l’anno, dunque una mezza
finanziaria, un Ponte sullo Stretto od un Mose all’anno, più qualche decina di
milioni.
La Chiesa cattolica, non eletta dal popolo e non sottoposta a vincoli
democratici, costa agli italiani come il
sistema politico.
Soltanto agli italiani, almeno in queste dimensioni.
Non ai francesi,agli spagnoli, ai tedeschi, agli americani, che pure
pagano come noi il ‘costo della democrazia’, magari con migliori risultati.” [6]
E’ ancora un tabù parlare dello strapotere che il Vaticano ha nel
nostro paese, ed i politici, quando qualcuno cerca di sollevare la questione,
si schermano dicendo che gli italiani sono contenti di dare soldi alla chiesa
perché questi soldi andrebbero spesi per aiutare persone.
Ma quanti italiani credono davvero che il Vaticano spenda i propri
soldi per aiutare gli altri?
Quanti credono nella buona fede degli alti prelati?
I cattolici praticanti italiani sarebbero il 36,8%, questo vuol dire
che oltre il 60% degli italiani non si vale dei servizio offerti dalla chiesa,
ma paga lo stesso.
Evidentemente si tratta di un potere millenario arrogante, che ha
sempre avuto privilegi, ed agisce come un potere mafioso per rafforzarsi,
contro l’interesse collettivo.
Dunque, uno dei poteri forti, che intralcia la creazione di una vera
democrazia nel nostro paese è il Vaticano.
La sceneggiata del papa sulla povertà non è credibile, di fronte alle
parecchie attività economiche e faccende finanziarie della Chiesa cattolica.
La povertà e la dedizione cristiana vengono praticate forse da qualche
prete o dai frati, che hanno preso sul serio la sceneggiata dei vertici
vaticani.
Fa comodo avere in parrocchia chi crede davvero ai valori cristiani, in
modo tale che la gente pensi che tutti i prelati facciano altrettanto.
Ma più si va in alto e più la facciata nasconde ben altro.
Un altro “potere forte” è rappresentato da quell’antro di serpenti
velenosi chiamato Unione Europea.
Come sempre più persone stanno comprendendo, si tratta di un gruppo di
personaggi che si è arricchito sulla truffa e sul saccheggio fatto attraverso
guerre ed intrallazzi finanziari ed economici di vario tipo.
Sono queste le persone che controllano la Banca Centrale Europea (BCE). Persone mai elette
da nessun popolo, che si spacciano per autorevoli ed impongono la propria
legge, che è la legge del più forte.
L’UE saccheggia i pesi, e con la
nuova costituzione (Trattato di Lisbona) vorrebbe sottrarre loro ogni
potere.
Gli orgnismi sovrannazionali sono stati creati per sottrarre potere
agli stati, in modo tale che i soliti noti possano dominare mantenendo la
facciata di “democrazia”.
Il discorso è troppo complesso per essere trattato in modo esauriente
in questa sede.
Ma per capire meglio riportiamo le parole di Raf Jespers:
“Se è vero che il Trattato di Lisbona assegna maggiori competenze al PE
ed ai parlamenti nazionali, non apporta nessuna modifica ai meccanismi
antidemocratici di base che reggono il processo decisionale.
Se il trattato verrà votato, l’Europa non sarà quindi più democratica …
I diritti sociali (diritto al
lavoro, diritto ad un salario decente) ed i diritti sindacali (diritto di
sciopero, diritto alla libertà di espressione) devono essere prioritari
rispetto alle libertà di mercato.
Nessun tribunale, anche europeo,
non può non cambiare questi principi. Le conquiste sociali devono essere
rispettate all’interno degli stati membri dell’UE ed essere estese anche ai
lavoratori stranieri …
L’Europa prepara uno Stato-poliziotto autoritario … in nome della lotta
contro il terrorismo ed il radicalismo, la UE ha introdotto, nel corso degli
ultimi anni, delle leggi penali molto pericolose. Così, chiunque «si oppone ad
una decisione delle autorità» o «vuole cambiare la strutture della società» può
essere etichettato come terrorista.
Le opinioni radicali sono passibili di pena. Con la direttiva «sulla
conservazione dei dati», la UE intende mettere il traffico di internet e le
e-mail di tutti i cittadini sotto il controllo dei servizi di polizia e
sicurezza.
Con Europol, Eurojoint, Cepol (centro di formazione della polizia), i
capi della task force della Polizia, la Gendarmeria europea, Frontex (controllo
delle frontiere) e le decine di banche dati (SIS, VIS , Eurodac), la UE sta
realizzando un apparato di polizia ed di repressione totalmente incontrollato
per il quale ogni cittadino diviene sospetto e deve esser controllato.” [7]
Tutti i poteri forti sono truffatori: si spacciano per quello che non
sono al fine di aver consenso, e
recitano la loro parte con la bravura da Oscar.
L’UE costa parecchio ai cittadini europei, ed agisce come una
dittatura. Nel 2011, dopo aver creato un clima di paura con diversi allarmi “default”,
il presidente del consigli europeo, Herman
van Rompuy, e quello della commissione europea, Jose Manuel Barroso, dissero che sarebbe stato presentato un piano
per rafforzare ulteriormente i poteri di sorveglianza, intervento e sanzione
degli organi tecnocratici centrali europei nei confronti degli stati membri.
In altre parole, tutto quello che riguardava le leggi finanziarie
nazionali doveva essere messo sotto esame da Bruxelles, che poteva modificare a
piacimento.
Un piano inaccettabile ed inconcepibile, persino pochi decenni fa.
Non contenti di ciò, si è arrivati al Meccanismo Europeo di Stabilita
(MES o ESM, European Stability Mechanism),
un’evoluzione del disposi dito europeo per la stabilità finanziaria (fondo EFSF, European Financial Stability Fund),
giustificato dal dover “salvare i paesi
in difficoltà”, ma che di fatto permette di imporre in carico ancora più
alto di debiti.
Infine un altro “potere forte”
è, ovviamente, l’impero. Oggi si parla di democrazie occidentali e non si vede
quello che è sotto gli occhi di tutti: l’impero più grande che sia mai
esistito, guidato da pochi personaggi appartenenti a vecchie famiglie che hanno
costruito la loro fortuna sulle guerre, sullo sfruttamento e sulle speculazioni
che impoveriscono i popoli.
Non ci vuole una particolare propensione per scovare questi personaggi
… Anche se le fonti di regime non ne parlano e cercano di nascondere queste
verità tenendo ai margini chi ne parla, è facile capire di quali persone si sta
parlando: basta cercare chi sta a capo delle grandi banche e società.Queste
persone controllano un patrimonio enorme, dislocato in molti paesi, compreso il
nostro.
Per fare qualche nome, si sta parlando di personaggi come i Russell, i Rothschild, i Rockefeller,
i Clinton, i Bush, i Taft, i Carnegie, gli Harriman, Whitney, Jay, Bundy, Weyerhaeuser, Pinchot, Goodyear, Sloane, Stimson, Phelps, Perkins, Pillsbury, Kellogg, Vanderbilt, Lovett, Acheson, etc.
Il gruppo Whitney-Stimson-Bundy-Acheson rappresenta la “catena verticale” (vedi http://www.anticorpi.info/2010/04/skull-and-bones-prima-parte_14.html
)
In questo clan vengono aggiunti altri personaggi più noti, imparentai o
compagni di merende, come ad esempio il miliardario Warren Buffet, Bill Gates,
Rupert Murdoch, etc.
Queste famiglie appartengono ad un “clan” secolare, che concede licenza
di saccheggiare, di commettere crimini impunemente e di manipolare i media a
tal punto da spacciarsi per filantropi.
Dall’inizio degli anni Novanta, le grandi corporations anglo-americane
sono andate all’arrembaggio per impadronirsi delle più importanti aziende
italiane, con l’appoggio di diversi nostri politici di destra e di sinistra.
Oggi l’Italia è il paese europeo meno competitivo, che ha più aziende
in mani straniere. Il Fondo Monetario
Internazionale e la Banca Centrale Europea stanno col fiato sul collo per
controllare i pagamenti del debito, ignorando il livello di benessere o di
povertà dei cittadini italiani.
Infatti, pur di esigere i pagamenti, il FMI non esita a chiedere tagli
alla spesa pubblica (sanità, scuola, amministrazione, etc.) ed ulteriori
privatizzazioni, peggiorando le condizioni del paese.
Come molti sanno, queste persone saccheggiano anche tramite il debito
pubblico. Saccheggiano molto denaro pubblico anche attraverso le attività
economiche e gli appalti.
Come fanno?
Ad esempio, chiedono soldi pubblici per acquistare i macchinari per
aprire una fabbrica, e li ottengono col pretesto di “creare posti di lavoro”.
Dopo qualche anno, vendono i macchinari e chiudono la fabbrica,
infischiandosene dei lavoratori.
Qualche tempo dopo intraprendono un’altra attività chiedendo altri
soldi pubblici, e dopo qualche anno de localizzano per ridurre i costi.
Oppure partecipano ad un appalto offrendo un prezzo vantaggioso.
Ottengono l’appalto e, dopo qualche anno, il prezzo lievita fino a raddoppiare
od addirittura a triplicare (è successo anche per la TAV).
Perché si permette questo?
Perché ad avere vantaggi sono i soliti noti od i loro parenti e
compari, e dunque il potere politico, essendo al loro servizio, non obietta mai
nulla, anzi, copre le loro magagne.
Ad esempio, gli operai dell’INNSE [Innocenti
Sant'Eustacchio S.p.A.] si sono chiesti come mai una fabbrica in attivo
e con commesse importanti scegliesse di chiudere. La risposa è che l’attuale
sistema non tiene conto né della produzione in sé né tanto meno dei lavoratori,
ma soltanto del potere e della ricchezza di quei pochi che rientrano nel gruppo
privilegiato e che tirano le fila dei “poteri forti”.
L’impero non soltanto controlla la nostra politica e la nostra
economia, ma anche ci costringe a spendere molti soldi pubblici, attraverso le
“missioni” militari, che ci costano cifre esorbitanti.
Nella realtà questi poteri forti sono a volte intrecciati tra di loto
ed altre volte in contrasto.
Quando sci sono apparenti
contrasti fra diversi schieramenti politici, si può essere di fronte a tecniche
per distogliere l’attenzione pubblica da qualcosa di importante che sta
avvenendo e che non si vuole si sappia, oppure si tratta di beghe tra i diversi
“poteri forti”.
Per capire come agiscono queste
persone occorre immaginarli come una banda dedita a delinquere. Di solito, la
banda di malviventi è coesa verso il delitto che deve commettere, ma può avere
discordanze quando si tratta di sparire la torta.
Infatti, i gruppi dell’ èlite, chiamateli stegocrati, chiamateli “gruppo
egemone” o come volete, sono sempre d’accordo nel tiranneggiare i popoli, ma
talvolta creano beghe interne per avere la fetta più grossa od essere più
prepotenti degli altri.
Gli italiani, invece di dar credito alle nuove sceneggiate politiche, a
nuovi personaggi che promettono quello che promettevano quelli oggi accusati di
corruzione, dovrebbero chiede in massa al parlamento ed al governo perché il
Vaticano non deve pagare le tasse e deve avere privilegi che costano milioni di
euro. Oppure perché, se il nostro paese è libero, si deve essere sottomessi a
banchieri e strozzini italiani e stranieri. Perché il nostro paese, che non è
in guerra, deve essere occupato da una superpotenza militare e deve persino
ospitare armi atomiche.
Sicuramente i politici attuali non risponderebbero a queste domande,
oppure lo farebbero in modo vago, facendo emergere che di fronte ai “poteri
forti” ogni partito si inchina, e la democrazia è un’illusione.
Il punto è: su cosa basano la loro forza questi poteri?
Sono tanto più forti quanto più i popoli si sentono deboli. In altre
parole, sono come dei vampiri: non sottraggono solo soldi ma forza di volontà,
sovranità, energia.
Il potere è ed è sempre stato nelle mani dei popoli, ma essi non hanno
creduto di averlo, e lo hanno ceduto a chi, approfittando di questa
deresponsabilizzazione, ha creato un sistema sempre più incline a sottrarre il
potere generale ed a rafforzare il potere di pochi.
Molti non credono che possa essere così, ma si immagini:
Cosa succederebbe se nessuno andasse a votare?
Cosa succederebbe se tutti smettessero di guardare la televisione?
Cosa succederebbe se tutti riuscissero a vedere nel papa il capo di una
confraternita criminale?
Cosa succederebbe se tutti accettassero di organizzarsi per elegger i
propri rappresentanti politici autonomamente, senza accettare i candidati dei
partiti?
Cosa succederebbe se gli stessi cittadini decidessero le regole da
rispettare nella campagna elettorale, eliminando la politica-spettacolo e
facendo prevalere i contenuti?
Cosa succederebbe se i cittadini
mantenessero la sovranità anche dopo le elezioni, potendo destituire
immediatamente chi non ha mantenuto fede al suo programma elettorale?
Cosa succederebbe se tutti i
lavoratori rifiutassero i contratti precari?
La risposta è: i cosiddetti poteri forti non sarebbero più tali e si manifesterebbero
per quel che sono: un castello di carte, tenuto in piedi dalla paura e dalla
credulità dei popoli.
Breve bibliografia per approfondire:
·
Galli
Giancarlo, Finanza Bianca. La Chiesa,
i soldi, il potere, Mondadori, Milano 2004
·
Imposimato
Ferdinando, Vaticano, un affare di
Stato, Ed. Koinè, Roma 2002
·
Maltese Curzio, La questua. Quanto costa la
Chiesa agli italiani, Ed. Feltrinelli, Milano 2008
·
Odifreddi
Piergiorgio, Perchè non possiamo
essere cristiani (E men che mai cattolici), Longanesi, Milano 2007
·
Randazzo
Antonella, Oltre l’era dell’inganno, Espavo, Milano 2010
·
Randazzo
Antonella, Dittature. La storia
occulta, Espavo, Milano 2012
·
Randazzo
Antonella, Dal Fascio allo sfascio, Espavo, Milano 2012
Tratto da “La Nuova Energia” n.121
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