Don GIUSEPPE AMATEIS, parroco di Coassolo (Torino), ucciso a
colpi d'ascia dai partigiani comunisti il 15 marzo 1944, perché aveva deplorato
gli eccessi dei guerriglieri rossi.
Don GENNARO AMATO, parroco di Locri (Reggio
Calabria), ucciso nell'ottobre '43 dai capi della "repubblica rossa"
di Caulonia.
Don ERNESTO BANDELI, parroco di Bria, ucciso da partigiani slavi a
Bria il 30 aprile 1945.
Don VITTORIO BAREL, economo del Seminario di Vittorio
Veneto, ucciso il 26 ottobre 1944 da partigiani comunisti.
Don STANISLAO
BARTHUS, della Congregazione di Cristo Re (Imperia), ucciso il 17 agosto 1944
perché in una predica aveva deplorato le "violenze indiscriminate dei
partigiani".
Don DUILIO BASTREGHI, parroco di Cigliano e Capannone Pienza,
ucciso la notte del 3 luglio 1944 da partigiani comunisti che lo avevano
chiamato con un pretesto.
Don CARLO BEGHE', parroco di Novegigola (Apuania),
sottoposto il 2 marzo 1945 a finta fucilazione che gli produsse una ferita
mortale.
Don FRANCESCO BONIFACIO, curato di Villa Gardossi (Trieste), catturato
da miliziani comunisti iugoslavi l'11 settembre 1946 e gettato in una foiba
rimasta sconosciuta.
Don LUIGI BORDET, parroco di Hóne (Aosta), ucciso il 5
marzo 1946 perché aveva messo in guardia i suoi parrocchiani dalle insidie comuniste.
Don SPERINDIO BOLOGNESI, parroco di Nismozza (Reggio Emilia), ucciso da
partigiani comunisti il 25 ottobre 1944.
Don CORRADO BORTOLINI, parroco di
Santa Maria in Duno (Bologna), prelevato da partigiani il 1° marzo 1945 e fatto
sparire.
Don RAFFAELE BORTOLINI, canonico della Pieve di Cento, ucciso da
partigiani la sera del 20 giugno 1945.
Don LUIGI BOVO, parroco di Bertipaglia
(Padova), ucciso il 25 settembre 1944 da un partigiano comunista.
Don MIROSLAVO
BULLESCHI, parroco di Monpaderno (Diocesi di Parenzo e Pola), ucciso il 23
agosto 1947 da comunisti jugoslavi.
Don TULLIO CALCAGNO, direttore di Crociata
Italica, fucilato dai partigiani comunisti a Milano il 29 aprile 1945.
Don
SEBASTIANO CAVIGLIA, cappellano della GNR, ucciso il 27 aprile 1945 ad Asti.
Don CRISOSTOMO CERAGIOLO, o.f. m., cappellano militare decorato al v.m.,
prelevato il 19 maggio 1944 da partigiani comunisti nel Convento di
Montefollonico e trovato cadavere in una buca con le mani legate dietro la
schiena.
Don ALDEMIRO CORSI, parroco di Grassano (Reggio E.), ucciso da
partigiani comunisti la notte del 22 ottobre 1944 nella sua canonica.
Don
FERRUCCIO CRECCHI, parroco di Levigliani (Lucca), fucilato all'arrivo delle
truppe di colore nella zona su false accuse dei comunisti del luogo.
Don
ANTONIO CURCIO, cappellano dell'11" Btg. Bersaglieri, ucciso il 7 agosto
1941 a Dugaresa da comunisti croati.
Don SIGISMONDO DAMIANI, o.f.m., ex
cappellano militare, ucciso da comunisti slavi a San Genesio di Macerata l'11
marzo 1944.
Don TEOBALDO DAPPORTO, arciprete di Castel Ferrarese (diocesi di
Limola), ucciso da un comunista nel settembre 1945.
Don EDMONDO DE AMICIS,
cappellano, pluridecorato della prima guerra mondiale, ucciso il 26 aprile 1945
da partigiani comunisti.
Don AURELIO DIAZ, cappellano della Sez. Sanità della
Divisione "Ferrara", fucilato nelle carceri di Belgrado nel gennaio
del '45 da partigiani "titini".
Don ADOLFO DOLFI, canonico della
Cattedrale di Volterra, sottoposto il 28 maggio 1945 a torture che lo portarono
alla morte l'8 ottobre successivo.
Don ENRICO DONATI, arciprete di Lorenzatico
(Bologna), massacrato il 23 maggio 1945 sulla strada di Zenerigolo.
Don
GIUSEPPE DORFMANN, fucilato nel bosco di Posina (Vicenza) il 27 aprile 1945.
Don VINCENZO D'OVIDIO, parroco di Poggio Umbricchio (Teramo), ucciso nel maggio
'44 sotto accusa di filo-fascismo.
Don GIOVANNI ERRANI, cappellano militare
della GNR, decorato al v.m., condannato a morte dal CLN di Forlì, salvato dagli
americani e deceduto in seguito, a causa delle torture subite.
Don COLOMBO
FASCE, parroco di Cesino (Genova), ucciso nel maggio del 1945 da partigiani
comunisti.
Don GIOVANNI FAUSTI, Superiore generale dei Gesuiti in Albania,
fucilato il 5 marzo 1946 perché italiano. Con lui furono trucidati ALTRI
sacerdoti dei quali non si è mai potuto conoscere il nome.
Don FERNANDO
FERRAROTTI, o.f.m., cappellano militare reduce dalla Russia, ucciso nel giugno
1944 a Champorcher (Aosta) da partigiani comunisti.
Don GREGORIO FERRETTI,
parroco di Collevecchio (Teramo), ucciso da partigiani slavi ed italiani nel
maggio 1944.
Don GIOVANNI FERRUZZI, arciprete di Campanile (Imola), ucciso da
partigiani il 3 aprile 1945. Don ACHILLE FILIPPI, parroco di Maiola (Bologna),
ucciso la sera del 25 luglio 1945 perché accusato di simpatie fasciste.
Don GIUSEPPE
GABANA, della diocesi di Brescia, cappellano della VI Legione della Guardia di
Finanza, ucciso il 3 marzo 1944 da un partigiano comunista.
Don SANTE FONTANA,
parroco di Cornano (Pontremoli), ucciso dai partigiani il 16 gennaio 1945.
Don
GIUSEPPE GALASSI, arciprete di S. Lorenzo in Selva (Imola), ucciso il 1° maggio
1945 perché sospetto di filo-fascismo.
Don TISO GALLETTI, parroco di Spazzate
Sassatelli (Imola), ucciso il 9 maggio 1945 perché aveva criticato il
comunismo.
Don DOMENICO GIANNI, cappellano militare in Jugoslavia, prelevato la
sera del 21 aprile 1945 e soppresso dopo tre giorni.
Don GIOVANNI GUICCIARDI,
parroco di Mocogno (Modena), ucciso il 10 giugno 1945 dopo sevizie inflittegli
nella sua canonica.
Don VIRGINIO ICARDI, parroco di Squaneto (Acqui), ucciso il
4 luglio 1944 a Preto da partigiani comunisti.
Don LUIGI ILARIUCCI, parroco di
Garfagnolo (Reggio Emilia), ucciso il 19 agosto 1944 da partigiani comunisti.
Don GIUSEPPE JEMMI, cappellano di Felina (Reggio Emilia), ucciso il 19 aprile
1945 perché aveva deplorato gli "eccessi inumani di quanti disonoravano il
movimento partigiano".
Don SERAFINO LAVEZZARI, seminarista di Robbio
(Piacenza), ucciso il 25 febbraio 1945 dai partigiani insieme alla mamma e a
due fratelli.
Don LUIGI LENZINI, parroco di Crocette (Modena), ucciso da
partigiani rossi la notte del 21 luglio 1945. Don GIUSEPPE LORENZELLI, priore
di Corvarola di Bagnone (Pontremoli), ucciso da partigiani il 27 febbraio 1945
dopo essere stato obbligato a scavarsi la fossa.
Don LUIGI MANFREDI, parroco di
Budrio (Reggio Emilia), ucciso il 14 dicembre 1944 perché aveva deplorato gli
"eccessi partigiani".
Don DANTE MATTIOLI, parroco di Coruzzo (Reggio
Emilia), prelevato la notte del 1° aprile 1945 e scomparso per sempre.
Don FERNANDO
MERLI, mansionario della Cattedrale di Foligno, ucciso il 21 febbraio 1944
presso Assisi da jugoslavi istigati dai comunisti.
Don ANGELO MERLINI, parroco
di Fiamenga (Foligno), ucciso il medesimo giorno dagli stessi, presso Foligno.
Don ARMANDO MESSURI, cappellano delle Suore della S. Famiglia in Marino, ferito
a morte da partigiani comunisti e deceduto il 18 giugno 1944.
Don GIACOMO MORO,
cappellano militare in Jugoslavia, fucilato dai comunisti "titini" a
Micca di Montenegro.
Don ADOLFO NANNINI, parroco di Cercina (Firenze), ucciso
il 30 maggio 1944 da partigiani comunisti. Don SIMONE NARDIN, dei Benedettini
Olivetani, tenente cappellano dell'Ospedale Militare "Belvedere" in
Abbazia di Fiume prelevato da partigiani jugoslavi nell'aprile 1945 e fatto
morire tra sevizie orrende.
Don LUIGI OBID, economo di Podsabotino e San Mauro
(Gorizia), prelevato da partigiani e ucciso a San Mauro il 15 gennaio 1945. Don
ANTONIO PADOAN, parroco di Castel Vittorio (Imperia), ucciso da partigiani l'8
maggio 1944 con un colpo di pistola in bocca ed uno al cuore.
Don ATTILIO
PAVESE, parroco di Alpe Gorreto (Tortona), ucciso il 6 dicembre 1944 da
partigiani dei quali era cappellano, perché confortava alcuni prigionieri
tedeschi condannati a morte. Don FRANCESCO PELLIZZARI, parroco di Tagliolo
(Acqui), chiamato nella notte del 10 maggio 1945 e fatto sparire per sempre.
Don POMPEO PERAI, parroco dei SS. Pietro e Paolo di Città della Pieve, ucciso
per rappresaglia partigiana il 16 giugno 1944.
Don ENRICO PERCIVALLE, parroco
di Varriana (Tortona), prelevato da partigiani e ucciso a colpi di pugnale il
14 febbraio 1944.
Don VITTORIO PERKAN, parroco di Elsane (Fiume), ucciso il 9
maggio 1945 da partigiani mentre celebrava un funerale.
Don ALADINO PETRI,
pievano di Caprona (Pisa), ucciso il 27 giugno 1944 perché ritenuto
filo-fascista. Don NAZARENO PETTINELLI, parroco di Santa Lucia di Ostra di
Senigallia, fucilato per rappresaglia partigiana l'il luglio 1944.
Don UMBERTO
PESSINA, parroco di San Martino di Correggio, ucciso il 18 giugno 1946 da
partigiani comunisti. Seminarista GIUSEPPE PIERAMI, studente di teologia della
diocesi di Apuania, ucciso il 2 novembre 1944 sulla Linea Gotica da partigiani
comunisti.
Don LADISLAO PISACANE, vicario di Circhina (Gorizia), ucciso da
partigiani slavi il 5 febbraio 1945 con altre dodici persone.
Don ANTONIO PISK,
curato di Canale d'Isonzo (Gorizia), prelevato da partigiani slavi il 28
ottobre 1944 e fatto sparire per sempre.
Don NICOLA POLIDORI, della diocesi di
Nocera e Gualdo, fucilato il 9 giugno 1944 a Sefro da partigiani comunisti.
Don
GIUSEPPE PRECI, parroco di Montaldo (Modena), ucciso il 24 maggio 1945 dopo che
era stato chiamato ad assistere un morente.
Don GIUSEPPE RASORI, parroco di San
Martino in Casola (Bologna), ucciso la notte sul 2 luglio 1945 nella sua
canonica sotto accusa di simpatie fasciste.
Don ALFONSO REGGIANI, parroco di
Amola di Piano (Bologna), ucciso da marxisti la sera del 5 dicembre 1945.
Seminarista ROLANDO RIVI, di Reggio Emilia, di sedici anni, ucciso il 10 aprile
1945 da partigiani comunisti solo perchè indossava la tonaca.
Don GIUSEPPE
ROCCO, parroco a Santa Maria, diocesi di S. Sepolcro, ucciso da slavi il 4
maggio 1945. Don ANGELICO ROMITI, o.f.m., cappellano degli allievi ufficiali
della Scuola di Fontanellato, decorato al v.m., ucciso la sera del 7 maggio
1945 da partigiani comunisti.
Don LEANDRO SANGIORGI, salesiano, cappellano
militare decorato al v.m., fucilato a Sordevolo Biellese il 30 aprile 1945.
Don
ALESSANDRO SANGUANINI, della Congregazione della Missione, fucilato a Ranziano
(Gorizia) il 12 ottobre 1944 da partigiani slavi per i suoi sentimenti di
italianità.
Don LODOVICO SLUGA, vicario di Circhina (Gorizia), ucciso insieme
al confratello don Pisacane il 5 febbraio 1944.
Don LUIGI SOLARO, di Torino,
ucciso il 4 aprile 1945 perché congiunto del Federale di Torino Giuseppe
Solaro, anch'egli soppresso.
Don EMILIO SPINELLI, parroco di Campogialli
(Arezzo), fucilato il 6 maggio 1944 dai partigiani sotto accusa di
filo-fascismo.
Don EUGENIO SQUIZZATO, o.f.m., cappellano partigiano, ucciso dai
suoi il 16 aprile 1944 fra Corio e Lanzo Torinese perché, impressionato dalle
crudeltà che essi commettevano, voleva abbandonare la formazione.
Don ERNESTO
TALE', parroco di Castelluccio Formiche (Modena), ucciso insieme alla sorella
l'11 dicembre 1944 perché sospettato di filo-fascismo.
Don GIUSEPPE TAROZZI,
parroco di Riolo (Bologna), prelevato la notte sul 26 maggio 1945 e fatto
sparire.
Don ANGELO TATICCHIO, parroco di Villa di Rovigno (Pola), ucciso da
partigiani iugoslavi nell'ottobre 1943 perché "aiutava troppo gli
italiani".
Don CARLO TERENZIANI, prevosto di Ventoso (Reggio Emilia),
fucilato la sera del 29 aprile 1945 perché ex cappellano della Milizia.
Don
ALBERTO TERILLI, arciprete di Esperia (Frosinone), morto in seguito a sevizie
inflittegli dai marocchini eccitati da partigiani nel maggio 1944.
Don ANDREA
TESTA, parroco di Diano Borrello (Savona), ucciso il 16 luglio 1944 da una
banda partigiana perché osteggiava il comunismo.
Mons. EUGENIO CORRADINO
TORRICELLA, della Diocesi di Bergamo, ucciso il 7 gennaio '44 ad Agen (Francia)
da partigiani comunisti per i suoi sentimenti d'italianità.
Don RODOLFO TRCEK,
diacono della Diocesi di Gorizia, ucciso il 1° settembre 1944 a Montenero
d'Idria da partigiani comunisti.
Don FRANCESCO VENTURELLI, parroco di Fossoli
(Modena), ucciso il 15 gennaio 1946 perché inviso ai partigiani.
Don GILDO
VIAN, parroco di Bastia (Perugia), ucciso da partigiani comunisti il 14 luglio
1944.
Don GIUSEPPE VIOLI, parroco di Santa Lucia di Madesano (Parma), ucciso il
31 novembre 1945 da partigiani comunisti.
Don ANTONIO ZOLI, parroco di Morra
del Villar (Cuneo), ucciso da partigiani comunisti perché durante la predica
del Corpus Domini del 1944 aveva deplorato l'odio tra fratelli.
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