domenica 9 giugno 2019

Ai fratelli dell'ex Regno di Napoli poi Regno delle due Sicilie.


di Antonio Pocobello
 

BOZZA PROVVISORIA.

 

Se non incominciamo a prendere contezza, almeno un pò, di due materie che ci hanno tenute di proposito sconosciute, viene molto difficile capire la fine del nostro Regno ovvero del nostro migliore futuro andato in fumo.
E cosa proporre in caso di una eventuale separazione dall'Italia o come preferirei, vista che per più di 150 anni siamo stati costretti ed obbligati ad essere italiani, una CONFEDERAZIONE DI STATI ITALICI..

Le due materie sono: l'emissione monetaria e la geopolitica.

E una volta per tutte ci dobbiamo convincere tutti di tre aspetti.

1°- Tutti i sacrifici di una vita ci vengono ricompensati in denaro;

2°- in risposta a chi si crede duosiciliano ma sostanzialmente restato nella cultura risorgimentalista diventando democratico-liberista e partecipando alla truffa dei partiti, bisogna fargli capire che l'Italia in questo momento si trova anche per colpa loro sotto la "TIRANNIA" della "commissione europea.
Clan di banchieri usurai (gli stessi che vollero la fine del nostro Regno) non eletti da nessun organo democratico.

3° - siamo passati dal nostro Regno dal DIO-RE al DIO-DENARO ma stampato dal nulla e con la complicità dei governanti c’è lo prestano ad usura.
https://www.youtube.com/watch?v=vKElSRqIL8g&t=392s
https://www.youtube.com/watch?v=3Zs87g4sr7k

Siccome tutto questo ha la sua genesi con la rivoluzione francese che comporta gli stessi epocali cambiamenti dell’unità d’Italia

NOI DOBBIAMO RIGETTARE TUTTO QUESTO E TUTTO QUANTO HA PERFEZIONATO.

Perché siamo democratici e perché ci troviamo allo sbando.
 http://pocobello.blogspot.com/2016/08/perche-siamo-democratici-e-perche-ci.html

A quanti ancora tentennano su questa mia tesi gradirei che rispondessero a questa mia domanda:
 
sono finiti in poche mani di pochi uomini ? Come hanno fatto ?>   
Poi un  altro aspetto dove passi in avanti sono stati fatti su eventi storici locali dobbiamo allargarli sulle ricerche e sulle motivazioni anche nella visione di geopolitica, che è rimasta sempre assente.

Non possiamo continuare a ragionare restando solo su noi stessi senza tenere presente il contesto geopolitico.

Se il regno delle due Sicilie che è sempre stato al centro del Mar Mediterraneo è chiaro che quando avviene l’apertura del canale di Suez diventa di una importanza molto più rilevante per chi doveva raggiungere l’oriente.
Come continua ad esserlo.
Ecco un altro motivo perchè dovevano renderci impotenti.

Anche se il comando lo gestiva uno solo (il re-assoluto) il suo preminente e principale scopo era fare il bene del proprio popolo e lo faceva.
Quindi tra il banchiere usuraio ladro di emissione monetarie che pensa solo a se stesso ed a come fotterci e la nostra monarchia-assoluta c’è un abisso. E svegliamoci e cerchiamo di capire cosa è successo, non restiamo rimbecilliti da storici e media leccacolo e prezzolati di questi banchiueri usurai:


 

E non è quindi come ci vogliono far credere con questa democrazia-liberista.
E’ l’esatto contrario.

E sempre per la cultura falsificata e risorgimentalista siamo stati costretti ad accettare e che nostro malgrado abbiamo acquisita  molte cose non le abbiamo potute sapere come questa.

 I Sedili Napoletani
http://pocobello.blogspot.com/2015/06/i-sedili-napoletani.html

Allora andando al sodo i problemi utili alle nostre necessità venivano esplicati anche nella nostra monarchia assoluta molto e meglio di oggi e su indicazioni di noi stessi.

Ed ora chiedetevi:


Come vogliamo ricostruire il nostro Regno ?

Io, preferirei continuare con la monarchia borbonica, solo se il nostro nuovo  RE della dinastia dei Borbone  si fa carico di continuare nella politica economica sociale degli ultimi re Borbonici.
E con lo stesso territorio previo referendum.

1°- sostituire le Costituzioni che non sono mai state rispettate in tutto il mondo con i “doveri” di san Leucio.
http://pocobello.blogspot.com/2014/03/i-doveri-del-feudo-di-san-leucio.html

2°- La nostra monarchia deve restare assoluta, come già detto all’inizio, ovvero senza costituzione, senza partiti e senza democrazia-liberista, tutte metastasi tumorali innestateci della farlocca rivoluzione francese e da chi la realizzò solo per proprio dominio del mondo.
Se salviamo una sola di queste componenti siamo destinati a morire di tumore democratico-liberista.

Ai vecchi “sedili” dobbiamo trovare il modo di rinvigorirli e di dargli la partecipazione popolare più aperta ma contemporaneamente con uomini più qualificati ricambiabili in continuità quindicinali o mensili.

3- Dobbiamo continuare con il primo socialismo al mondo di san Leucio che abbiamo inventato noi e per noi.
E la nostra guida come lo era per i Borbone deve restare san Tommaso Moro ed i suoi prinicipi.
http://pocobello.blogspot.com/2010/03/thomas-more-o-tommaso-moro-utopia-1516.html

Quindi dobbiamo perfezionare, cosa che certamente avrebbero fatto anche i nostri Re Borbone, ed arrivare alla parità tra capitale e lavoro;
alla partecipazione dei lavoratori della gestione delle Aziende
ed alla divisione dei profitti
ed anche ad avere una parte dei profitti che la democrazia-liberista oggi lascia tutta ai capitalisti, per un fondo di riserva anche per incominciare ad incentivare la proprietà sociale (ricostruzione moderna e più sostanziale ed equa dei vecchi beni demaniali).


4- Ricostruire con la nostra moneta borbonica, purtroppo non più possibile di solo oro e argento, la nostra Banca Centrale Nazionale.

5- La nostra economia deve restare privata e possibilmente con partecipazioni statali come già lo era.

6- Dobbiamo fare di tutto per riuscire a muoverci come in tempi di autarchia.
E tranne poche cose c’è la possiamo fare.

L’impronta sociale deve ricalcare e cercare di ripristinare il socialismo di san Leucio.
Anche perché già tutte le vecchie monarchie assolute con i loro beni demaniali erano sostanzialmente socialiste se paragonate ad oggi con questa truffa della democrazia-liberista.


Ecco questo dovrebbe essere il nostro nuovo Stato recuperato e corretto.
Tutto nella continuità dei tantissimo primati borbonici.



 

 


 


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