sabato 8 giugno 2019

I DANNI DEL FASCISMO



Questo non è, né vuole essere, un libro come gli altri; non è un romanzo, non è un saggio, non è un libro di storia, non è un'analisi politica.
Non è nemmeno un vero libro; a parte la mole modesta, eventualmente lo si può considerare
un "libro bianco" nel senso che vuole essere solamente l'esposizione ragionata delle cose che il Fascismo ha realizzato, nel breve arco di ventitré anni dei quali cinque di guerra e due ( 1929 e 1930) di una spaventosa crisi economica mondiale e quindi non ideali per varare riforme strutturali importanti.
Un'esposizione semplice e lineare, priva di enfasi
retorica, con un minimo di dati, un minimo di cronistoria ed un accenno alle conseguenze che tali realizzazioni hanno determinato, spesso in modo permanente, nella società Italiana.
E dunque, l'esposizione di una verità oggettiva, determinata e controllabile.
Come quasi tutte le cose che si fanno, anche questo libro nasce da una esigenza pratica, anzi da una motivazione così pressante e consistente da sottoporre chi scrive alla fatica della ricerca, della selezione e del riordino di dati e notizie e della stesura del testo. Sono 70 anni che tutti gli antifascisti, con e senza un passato in camicia nera (e questi ultimi molto spesso solo per motivi anagrafici), ci rompono le scatole con notizie inesatte, menzogne ed omissioni, rinfacciando ai Fascisti quelli che, secondo loro, sono i disastri provocati dal regime in generale e da Benito Mussolini in particolare!
Senza contare che i più arrabbiati in questa bisogna sono sempre stati i "senza vergogna"
comunisti ed ex comunisti, spesso ex camicie nere convertiti opportunamente quando le cose si mettevano male per il Fascismo e dunque infami voltagabbana ed opportunisti con la necessità di rifarsi una "verginità" politica.
Non che di antifascisti veri non ce ne fossero, ma fino al 1943 essi erano pochi e comunque
molti, moltissimi di meno di quanti si aggregarono al carro dei vincitori quando le sorti e la fortuna del regime girarono.
Noi che avemmo la ventura di conoscerne alcuni, pur considerandoli avversari li rispettiamo
come persone perché per essere antifascisti dal 1922 al 1943 ci voleva coraggio, onestà intellettuale e determinazione mentre per diventarlo dal 1943 al 1945 bastava un po' di opportunismo... Non se ne può più, anche perché, a fronte di una relativa limitazione delle libertà, delle leggi razziali e dell'entrata nella seconda guerra mondiale, cose di cui si può senz'altro discutere, ma la cui condanna assoluta e senza appello è opinabilissima anche a fronte dei disastri ben maggiori che capitalismo "democratico" e comunismo hanno portato al mondo senza la condanna né della politica né della storia, nessuno di questi galantuomini ha l'onestà intellettuale o la preparazione storica per riconoscere le mille cose positive che il Fascismo ha portato agli Italiani, ma si limitano, i meno acrimoniosi e pregiudiziali, a riconoscere genericamente che :"..qualcosina di buono è stato fatto..".
Ebbene noi vogliamo solamente evidenziare come quel qualcosina sia in realtà molto, anzi
moltissimo di più di quanto la storiografia ufficiale riconosca e vogliamo fornire ai camerati, ai giovani che non sanno ed ai Cittadini in buona fede, un qualcosa di concreto sia per ampliare le proprie conoscenze personali e farsi un'opinione autonoma e non drogata dalla propaganda, che per sapere fondatamente ribattere ai soliti denigratori in "servizio permanente" in occasione di eventuali discussioni o dibattiti. 
Vogliamo dimostrare come la gran parte dell'impianto delle Leggi sociali e civili sulle quali ancora oggi si fonda la vita di tutti i lavoratori ed i cittadini Italiani, sia stato costruito durante il ventennio, dal Fascismo, per la precisa volontà di Benito Mussolini.
Vogliamo evidenziare come in Italia, le grandi riforme di questo secolo appena trascorso che
hanno rivoluzionato in modo significativo e permanente la scuola, l'agricoltura, l'industria, lo sviluppo urbanistico, il mondo del lavoro, il mondo femminile, la giustizia, la società tutta, siano opera della dottrina, della prassi e dell'azione del Fascismo e che le vanterie in questa materia dei comunisti, dei sindacati e della sinistra in genere sono una vera e propria appropriazione indebita causata dal vuoto e dalla sterilità della loro azione sociale....



I DANNI DEL FASCISMO
https://www.portalestoria.net/IMAGES%20313/I%20DANNI%20DEL%20FASCISMO.pdf

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