mercoledì 16 luglio 2014

Questa è la mia testimonianza di cosa furono i partigiani rossi in quel terribile periodo


Tratto da Il Giornale (Cronaca di Genova) del 15 febbraio 2007.

In questa atmosfera favorevole perché si ricordano i nostri cari infoibati, poiché repetita iuvant, vorrei anch’io rinnovare la memoria di quanto la mia famiglia abbia subito in quel losco periodo.

A Forgaria del Friuli mio cognato trentatreenne Carlo Bolognesi, brillante ufficiale pilota, medaglia d’argento, era tornato a casa per il dissolvimento dell’aviazione. 

Era sposato e padre di un bambino di tre anni. 

Pochi giorni dopo un ufficiale della Osoppo lo contattò per convincerlo a raggiungerlo in montagna. 

Mio cognato prese tempo e lo pregò di lasciargli qualche giorno per godersi il figlio, poi avrebbe deciso. 

Il giorno dopo si presentarono alcuni della Garibaldi e avvalendosi di un inganno, dissero che in montagna era caduto un aereo e che lui avrebbe potuto dire se era recuperabile. 

Lo trascinarono via prendendolo per la collottola. 

Per un anno i partigiani spogliarono la famiglia, calando spesso dalla montagna e dicendo che il nostro caro aveva bisogno di biancheria, di cibo, di soldi, invece l’avevano ucciso subito. 

Da cari amici avemmo delle soffiate e mio marito aiutato da loro andò in montagna, localizzò la foiba trovando così la salma seppellita sotto a una giovane donna e a una ragazzina stuprata. 

Nel frattempo questi soggetti erano andati nello stesso paese dalla matrigna e l’avevano freddata davanti alla figlia dodicenne e alla madre ottantenne che all’indomani morì di crepacuore.

Eravamo poi venuti a sapere che l’ufficiale della Osoppo era stato soppresso il giorno dopo del colloquio con mio cognato. 

Contemporaneamente in Emilia, a Ferrara, il fratello di mio padre, ex ufficiale, decorato, venne prelevato da casa sua e portato via. 

Per vie traverse venimmo a sapere che l’avevano portato in una porcilaia ad Alfonsine, ammazzato di botte, fatto a pezzi e dato in pasto ai porci.


Questa è la mia testimonianza di cosa furono i partigiani rossi in quel terribile periodo”. 
(Liliana Bolognesi – Loano)

AGGIUNTO DA SOCIALE

I fascisti quando andarono al potere dopo una guerra civile scatenata dai comunisti non uccisero un solo avversario politico.

Diversamente a fine guerra, anche per compiacere i nostri vincitori, servi dei banchieri, gli antifascisti eliminarono oltre centomila tra i più validi ed onesti fascisti. 



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