"Ciò che sappiamo è una goccia, ciò che ignoriamo un oceano!" Isaac Newton
In questo blog
si vuole commentare ed analizzare l'attualità e la storia ma sopratutto
scoprire ed evidenziare le ipocrisie, le falsità ed i soprusi di questo
mondo appunto ormai impossibile da vivere.
Prima o poi si arriva a tutto e solitamente per caso, tutti gli articoli secondo me più belli ed interessanti di questo blog, che poi la gente non legge perchè troppo poco stupidi, mi sono capitati per combinazione anche perchè se una cosa la conosci non è nè una novità nè una scoperta.
"Negli anni Settanta, a volte la Marina di Israele cantava una canzone Yiddish sui pirati"...
Letteratura sul tema ne esisteva ma la questione era occultata, scrivendo questo articolo ho letto diverse opinioni, ovviamente sono entusiasti di essere discendenti dei pirati che pare appunto fossero in gran parte ebrei e qualcuno si lamenta del perchè Hollywood lo nasconda, chissà perche non sono entusiasti di essere anche i discendenti dei trafficanti di schiavi che erano praticamente tutti ebrei e non è difficile crederlo, i tempi, la zona ed il fatto di essere pirati in quel determinato periodo storico non poteva che farne la continuazione dell'attività ma si scopre che lo facevano anche prima, e non si lamentano quando il cinema ed i media occultino la mafia più potente al mondo, la mafia ebraica. Le zone d'ombra vengono occultate semplicemente perchè è tutto in mano loro e sarebbe sconveniente venisse fuori visto che devono passare per le "vittime" eterne, quando invece un loro eminente rappresentante, farò l'articolo è in attesa da mesi, ha dichiarato che sono sempre stati perseguitati non per la loro religione ma per quello che facevano, interessante anche questa opinione, sempre di uno di loro. Domande retoriche, certo che a ben scavare a qualche conclusioni si arriva, già più me li studiavo più mi sembrava una associazione a delinquere di stampo religioso ora si viene a scoprire che è un popolo che pratica l'usura solo verso i "goyim", i gentili, gli appartenenti ad altre religioni da millenni, sempre da millenni sono un popolo di pirati e trafficanti di schiavi ed hanno la mafia più potente al mondo che tra il resto pratica il traffico di organi sempre dei "goyim" e sono proprio i rabbini a farlo, ne hanno arrestati parecchi, aggiungiamo il genocidio palestinese, un bel pò di false flags e pasticci vari in cui il mossad si è fatto beccare, guarda la combinazione e nulla succede per caso, le false flags nascono proprio in mare e proprio i pirati le utilizzavano però ai tempi all'ultimo momento veniva issata la bandiera originale, oggi impensabile lo scopo è cambiato, allora serviva per avvicinarsi impunemente, ora per "fottere" il mondo ... Sembrano anche certi nei secoli i sacrifici rituali, almeno processi e condanne ce ne sono state parecchie, la creazione del comunismo e i milioni di morti che ne sono conseguiti. Tralasciamo quello che non è certo, alla luce di tutto ciò uno delle domande se le fà, ecco il perche del titolo : "I Pirati Ebrei che hanno dominato i Caraibi ed ora dominano il mondo ..."
Il problema pare essere che quando a delinquere pesantemente, e mi sembra di dire ancor poco, è "quasi" tutto un popolo che automaticamente si copre l'un l'altro diventa un problema difficile da risolvere, poi in questo caso che si sono infiltrati in qualsiasi governo, nazione e banca centrale è ancor peggio, ovviamente questo discorso verrebbe indicato come antisemita, eheheh, solita truffa, non si può "difendersi" perchè diventi un "antisemita", ti mandano i magistrati se ti và bene altrimenti l'ADL, Anti Diffamation League, il braccio operativo del B'nai B'rith, a romperti il culo e comunque hai finito di lavorare, questo è, il solito giochino.
Ora, in questo mondo fottutamente opportunista loro fanno bene, fanno i loro interessi, ma noi, tutti gli altri dovremo solamente tutelare i nostri di interessi, e le nostre vite, ma no, troppo stupidi e sottomessi, in ogni caso questa parte del popolo ebraico è solo una parte del problema usato come testa di ponte e mi vien da ridere che non si rendano conto di essere solo usati e spesso mandati al macello ed alla resa dei conti saranno come tutti gli altri ma questa è un'altra storia ...
Leggendo sempre in merito alla questione pirati, espulsione dalla Spagna e nuovo mondo sembra emergere un fatto diverso da quanto storicamente riportato, tempo fà ero venuto a scoprire il fatto che l'America fosse già conosciuta prima di Colombo, ora è venuto il tempo per scriverne un articolo, quindi, pare che i reali spagnoli non avessero fondi e anzi nel periodo chiesero un prestito documentato ad un commerciante ebreo, sembra che la storia dei gioielli di Antonietta sia una leggenda e siano stati tre commercianti sempre ebrei a finanziare la spedizione di Colombo che pare essere un ebreo convertito, le ipotesi sulla sua nazionalità sono da guinness dei primati, decine se non centinaia, la concomitanza del viaggio di Colombo e l'espulsione fà pensare, riassumendo l'ipotesi che mi sono fatto: Precedentemente gli ebrei furono utilizzati come "Guardiani della camera del tesoro" dai vari sovrani cristiani, contabili, per la loro capacità nel maneggio del denaro e divennero capro espiatorio nel caso di soprusi per il popolo o troppe spese, Colombo era una decina di anni che attendeva e la concomitanza fà pensare che volendo liberarsi degli ebrei per motivi vari, fu come trovargli la "Terra Promessa" e così fu, l'America è la vera Terra Promessa ed è palese ...
Tutto questo nasce dall'uscita di un libro (NdR) :
da Booklist
Forse questo libro divertente e sorprendente è un esempio di una etnia diventata selvaggia la cui identità batteva forte nel petto, ma, sì, ci sono stati davvero pirati ebrei che correvano freneticamente, in genere, sulla Spagna principalmente nei secoli XV e XVI. La maggior parte di loro erano ebrei sefarditi i cui antenati erano stati espulsi dalla Spagna o dal Portogallo, e la vendetta per un pò era certamente una motivazione. I loro alleati naturali erano l'Inghilterra e la Repubblica olandese, e i principali personaggi erano meno bucanieri a ruota libera che corsari pagati. Si tratta di un'ampia saga piena di attraenti e repellenti personalità, tra cui un rabbino guerriero, un trafficante di armi ombroso e inquisitori spagnoli ripugnanti. Pirati e le loro imprese si prestano ai vertici delle fantasie romantiche. In effetti, la guerra navale nel Mar dei Caraibi era spesso brutale, senza "traccia" dell'onore pirata. Kritzler cattura lo spirito di quella violenta, epoca senza legge e lo combina con una prospettiva etnica interessante. --Jay Freeman
“La
storia ha due volti: quello ufficiale, mendace e quello segreto e
imbarazzante, in cui però sono da ricercarsi le vere cause degli
avvenimenti occorsi”. Honorè de Balzac
“Contra factum non valet argumentum”
I Pirati Ebrei che hanno dominato i Caraibi ed ora dominano il mondo ...
di Arturo Navone
Vediamo subito il perchè del titolo
nelle parole autografe di un docente universitario ebreo, che racconta
la storia della pirateria ebraica, che ovviamente collego con
l'atteggiamento ed i fatti storicamente ed attualmente ascrivibili ad
Israele, al Sionismo ed a parte del popolo ebraico, poi la storia a cui
ci riferiamo (NdR) :
Menzioni di pirati ebrei possono
apparire in alcuni luoghi inaspettati. Poco prima del Rosh Hashanah di
quest'anno (Rosh haShana [in ebraico ראש השנה, letteralmente capo
dell'anno] è il capodanno religioso, uno dei tre previsti nel
calendario ebraico. NdR), il sito liberale Huffington Post ha pubblicato un post dell'umorista Andy Borowitz "reporting"
di un gruppo di pirati somali che avevano appena dirottato una nave
piena di ucraini nel Golfo di Aden stava effettuando una battuta
d'arresto all'atto di pirateria in onore delle Grandi Feste Ebraiche.
Ha scritto Borowitz:
Fino a poco tempo fà, i libri di storia hanno raramente notato le gesta dei pirati ebrei, nonostante la loro diffusione sorprendente ed il loro successo, ma i cimiteri storici rinvenuti, a Kingston, nei pressi di Bridgetown in Barbados e nel vecchio cimitero ebraico di Curacao, nei Caraibi, nel corso dell'ultimo decennio hanno rivelato lapidi con Stelle di David, inscrizioni ebraiche, ed insegne con teschio ed ossa incrociate.
FERDINANDO E ISABELLA HANNO RESO POSSIBILE LA PIRATERIA
"IL GRANDE EBREO" E IL PIRATA RABBI
Moshe Cohen Hanarkis (o Mosè Cohen Henriques, a seconda della traduzione) è stato uno dei più famosi di questi cercatori di vendetta. Nel 1628, ha aiutato l'olandese Piet Hein ammiraglio della West India Company, che odiava la Spagna dopo essere stato tenuto come schiavo per quattro anni su un galeone spagnolo, a fare una delle rapine di mare più redditizie della storia pirateria, rubando enormi quantità di oro e argento da una flotta spagnola al largo delle coste di Cuba. La valutazioni di oggi del tesoro avrebbe il valore a oltre $ 1 miliardo. Non molto tempo dopo, Hanarkis ha stabilito la propria isola dei pirati al largo delle coste del Brasile, in cui gli ebrei potevano praticare apertamente la loro religione. Una volta che la colonia è stata ripresa dal Portogallo nel 1654, alcuni di questi ebrei sarebbero salpati per istituire una nuova comunità ebraica in un posto chiamato New Amsterdam, ora nota come New York., Hanarkis è diventato un consigliere del famigerato capitano Henry Morgan. Sorprendentemente, anche se la sua data esatta della morte è sconosciuta, Hanarkis non ha mai dovuto affrontare un singolo processo per i suoi crimini.
Queste avventure non si sono neanche limitate solo ad ebrei laici.
In molti casi i pirati ebrei
collaborarono con l'Olanda, uno stato amichevole e accogliente per gli
ebrei. Uno di questi pirati era rabbino Samuel Pallache, uno dei leader
della comunità ebraica marocchina a Fez. Era figlio di un rabbino di
Cordoba che finì in Marocco. Da lì fu inviato in Olanda come inviato del
sultano del Marocco, che cercava alleati contro la Spagna. E 'diventato
un amico personale del principe ereditario olandese Maurice, che lo ha
commissionato come privato, e ha servito per anni come un pirata sotto
una bandiera olandese e con le lettere olandesi di preda. Rabbi Pallache
ha reclutato anche marrani per i suoi equipaggi. Come
un pio rabbino, ha fatto in modo che il suo equipaggio donasse un
decimo del loro bottino in beneficenza come in un usanza ebraica nota
come ma'aser, es ha anche mantenuto kosher a bordo della sua nave.
La ricerca ha dimostrato che Pallache segretamente ha agito come un
agente doppio. Ha mantenuto stretti legami con la corte spagnola e
passato informazioni classificate sulle relazioni olandese-marocchina
agli spagnoli. Allo stesso tempo, passava informazioni sulla Spagna agli
olandesi e marocchini. Quando questo alla fine è venuto alla luce, è
caduto in disgrazia con il sultano.
Martine Yana, direttore del Centro Edmond Fleg, centro culturale ebraico a Marsiglia, che ha organizzato una mostra dedicata a un soggetto della storia del romanzo: gli ebrei del Marocco e l'Andalusia, fuggiti dal regime barbaro dell'Inquisizione della estremisti regina di Spagna Isabella la cattolica, che diventano pirati dell'Atlantico, dal Marocco ai Caraibi, dice :
Un pirata di nome David Abrabanel, evidentemente, della stessa famiglia della celebre dinastia rabbinica spagnola (che comprendeva rabbino Isaac Abrabanel), si è unito corsari inglesi dopo la sua famiglia è stata massacrata al largo della costa del Sud America. Ha usato il nome di battaglia "Capitano Davis" e comandò la sua nave pirata di nome The Jerusalem. Secondo almeno un rapporto, era la persona che ha scoperto ciò che ora è chiamata l'Isola di Pasqua.
Diversi corsari ebrei agivano contro le navi spagnole al largo delle coste del Cile. Ci sono rapporti che le loro galee erano kosher e si sono astenuti dai raid di sabato. Un museo marittimo in Cile oggi detiene le lettere di comunicazione tra questi pirati composte in ebraico.
Un capo dei pirati è stato nominato Subatol Deul. In un viaggio lungo la costa si è imbattuto in una nave sotto il comando del pirata Henry Drake, figlio di Sir Francis Drake. Hanno deciso di creare un'alleanza di pirati anti-spagnoli, il "Black Flag Fraternità".
Deul e Drake hanno riferito di un tesoro sepolto su un'isola vicino a Coquimbo nel 1645. Un capitolo del libro Pirateria & Plunder: A Murderous Affari, da Milton Meltzer, è dedicato alla carriera di cappa e spada di Deul.
Ci sono stati anche corsari ebrei con sede a Curacao prossimi al Venezuela. Il rabbino locale di Curacao una volta rimproverò pirati della sua comunità quando sconsideratamente attaccato una nave di proprietà di un collega Ebreo. Almeno non è stato fatto di sabato.
Forse il più influente di tutti i pirati
ebrei era Jean Lafitte, la figura storica conosciuta per il suo ruolo
chiave con i suoi uomini, i pirati addestrati a colpi di cannone, nel
successo di Andrew Jackson nella battaglia di New Orleans durante la
guerra del 1812. A Jean Lafitte National Historic Park si trova oggi su
alla periferia della città. Nel controverso "Journal of Jean Lafitte" che
potrebbe essere stato scritto da lui, o potrebbe essere stato scritto
da qualcun altro durante il 19° secolo, o può essere una contraffazione moderna, egli sostiene che il padre di sua madre era un Ebreo spagnolo.
Il Professor Steven Plaut scrive : Ciò che è ancora in gran parte sconosciuta è che Lafitte era un Ebreo, nato sia nella Francia occidentale o in quello che ora è Haiti. Qualche tempo fa il mio amico Edward Bernard Glick, un professore in pensione di vita scienze politiche in Oregon, ha pubblicato un articolo del Jerusalem Post (14 Luglio 2006) sulle origini ebree di Lafitte e suscitato una tempesta di interesse. Parti del libro su ebrei di Rabbi I. Harold Sharfman sulla frontiera discutono anche la vita di Lafitte.
Secondo Glick, "[Lafitte] era un sefardita Ebreo, come era la sua prima moglie, che è nata nelle Isole Vergini danesi. Nel suo primo, Lafitte non ha solo uno sloop pirata ma una intera flotta di loro allo stesso tempo. Ha anche comprato un negozio di fabbro a New Orleans, che ha usato come uno schermo per il bottino da pirata e lui era uno dei pochi bucanieri che non sono morti in battaglia, in prigione o sulla forca".
Glick rivendica che gli inglesi hanno cercato di reclutare Lafitte per guidarli attraverso le paludi per tendere un'imboscata agli americani, ma Lafitte invece ha mostrato al Generale "Old Hickory" Jackson i piani di battaglia della Gran Bretagna per attaccare New Orleans. Il resto è storia.
Anni prima della Battaglia di New Orleans, il governatore della Louisiana William CC Claiborne offrì un premio di $ 500 sulla testa di Lafitte. Lafitte si vendicò mettendo una taglia 5000 $ sulla testa del governatore. Nessuno dei due fu rivendicato.
Nel libro "Jews on the Frontier", ebrei alla frontiera (Rachelle Simon, 1991), Rabbi I. Harold Sharfman racconta la storia del pirata ebraico sefardita Jean Lafitte, le cui Convertite nonna e madre fuggirono dalla Spagna in Francia nel 1765, dopo che il suo nonno materno era stato messo a la morte dall'Inquisizione per "giudaizzazione".
Dopo la battaglia di New Orleans, Lafitte è tornato alla pirateria e, infine, ha istituito una comunità pirata il suo "regno", dal nome Campeche sull'isola di Galveston,
Texas, quindi nominalmente sotto il
dominio spagnolo. Alcune delle attività di trading di Lafitte sono stati
condotti da Jao de la Porta, un Ebreo portoghese dello spagnolo Texas.
Tra i loro clienti era Jim Bowie, reso famoso ad Alamo e anche per il
suo coltello speciale.
Gli antecedenti
La storia di pirati ebrei va molto
indietro: Giuseppe Flavio menziona pirati ebrei che operano nei mari al
largo della Terra di Israele in epoca romana:Ha scritto Borowitz:
" 'A tutti i nostri amici ebrei, diciamo una ricca Shana Tova', (In occasione di Rosh Hashanah sono usate anche le espressioni shanah tovah (שָׁנָה טוֹבָה), che significa letteralmente "un buon anno". NdR) ha detto il portavoce dei pirati Sugule, momenti prima che i pirati issassero una bandiera con la stella di David sulla nave catturata. Sugule ha avuto cura di indicare che i pirati stavano prendendo una pausa Rosh Hashanah dal loro solito programma di predazione e saccheggio, e che stavano facendo in questo modo solo per rispetto per i pirati ebrei e non perché sono essi ebrei. 'Nessuno di noi pirati somali è ebreo', ha detto. 'Fatta eccezione per Abe in contabilità, che lo è a metà' ".
"Personalmente, penso che la sfida più grande per i pirati ebrei avviene al Purim (il carnevale ebraico). Dopo aver passeggiato per tutto l'anno decorati in quel modo, come potrebbero mai vestirsi? Da commercialisti?
In un certo senso, l'eredità dei pirati ebrei è viva e vegeta oggi in Israele. Uno degli esempi più notevoli di temerarietà dello stato ebraico è stato quando ha rubato cinque cannoniere fuori del porto di Cherbourg in Francia - le navi che erano già state pagate da Israele, ma che la Francia, come punizione per la vittoria di Israele nella guerra dei sei giorni, si rifiutava di consegnare.Agenti israeliani che operavano attraverso una società di fronte sequestrarono le navi il 25 dicembre 1969 e con loro navigarono verso Haifa. I dettagli di questa pirateria sono simpaticamente raccontati in "The Boats of Cherbourg" (1997) di Abraham Rabinovich.
Quindi cerchiamo di Pulire con i ponti, contare i nostri dobloni e concedere ai pirati ebrei il loro giusto posto nella storia. In altre parole, è il momento di mettere il oy di nuovo in "Ahoy".Steven Plaut, docente all'Università di Haifa
I Pirati Ebrei che hanno dominato i Caraibi
June 3, 2015
Mentre le nazioni europee spingevano
verso ovest in una folle corsa per le colonie dal 16° al 18° secolo, i
Caraibi sono diventati il paradiso dei pirati. Navigatori leggendari
come Edward
"Barbanera"
Teach e William "Captain" Kidd hanno notoriamente battuto le acque alla
ricerca di navi mercantili vulnerabili. Ciò che è meno noto è che tra i
ranghi di questi marinai canaglie c'erano ebrei europei apolidi. La
pirateria è stata una delle professioni più egualitari
dell'epoca, c'è poco tempo per la discriminazione, se avete bisogno di
lavorare insieme durante l'inseguimento alle flotte reali. Questo senso
di uguaglianza relativa potrebbe essere stato uno dei motivi che ha
attirato un certo numero di ebrei a queste vite avventurose in alto
mare.
Fino a poco tempo fà, i libri di storia hanno raramente notato le gesta dei pirati ebrei, nonostante la loro diffusione sorprendente ed il loro successo, ma i cimiteri storici rinvenuti, a Kingston, nei pressi di Bridgetown in Barbados e nel vecchio cimitero ebraico di Curacao, nei Caraibi, nel corso dell'ultimo decennio hanno rivelato lapidi con Stelle di David, inscrizioni ebraiche, ed insegne con teschio ed ossa incrociate.
FERDINANDO E ISABELLA HANNO RESO POSSIBILE LA PIRATERIA
Proprio come molti altri immigrati del
Nuovo Mondo, gli ebrei hanno attraversato l'Atlantico nella speranza di
trovare una vita migliore e carriere lucrative, sempre più difficili
obiettivi in Europa. Per secoli, gli ebrei hanno sentito come l'ira
dell'Inquisizione ha spazzato tutto il continente, e una nuova ondata
di antisemitismo ha coinciso quasi esattamente con i primi viaggi
attraverso l'Atlantico. Nello stesso mese,
che Colombo partì alla ricerca di un nuovo percorso verso l'Asia, il re
Ferdinando e la regina Isabella hanno ordinato l'espulsione di tutti
gli ebrei e musulmani dalla Spagna, ed il Portogallo ne ha seguito
l'esempio qualche anno più tardi.
Molti fuggirono nei più tolleranti paesi del Medio Oriente, come l'Impero ottomano, ma un gran numero finalmente ha fatto loro la
strada per le nuove colonie, dove divennero agricoltori zucchero,
commercianti, e anche i politici. In realtà, così tanti ebrei occupavano
seggi giamaicani che, nel 19° secolo, il parlamento della Giamaica è
stato l'unico al mondo a non tenere la sessione di sabato a causa di Shabbat.
In 1720, si stima che il 20 per cento
dei residenti di Kingston erano discendenti di ebrei
spagnolo-portoghesI, e alcuni di questi ebrei finalmente hanno sentito
il bisogno di cercare una vita più avventurosa sul mare. Capitani di
navi con nomi come la regina Ester, il profeta Samuele, e lo Scudo di Abramo, i marinai ebrei
cominciarono a vagabondare per le coste dell'isola in cerca di
ricchezze, di solito ottenute in circostanze legali discutibili. Questi
pirati ebrei più frequentemente hanno attaccato navi spagnole e
portoghesi, come rimborso per generazioni di ingiustizie.
"IL GRANDE EBREO" E IL PIRATA RABBI
Moshe Cohen Hanarkis (o Mosè Cohen Henriques, a seconda della traduzione) è stato uno dei più famosi di questi cercatori di vendetta. Nel 1628, ha aiutato l'olandese Piet Hein ammiraglio della West India Company, che odiava la Spagna dopo essere stato tenuto come schiavo per quattro anni su un galeone spagnolo, a fare una delle rapine di mare più redditizie della storia pirateria, rubando enormi quantità di oro e argento da una flotta spagnola al largo delle coste di Cuba. La valutazioni di oggi del tesoro avrebbe il valore a oltre $ 1 miliardo. Non molto tempo dopo, Hanarkis ha stabilito la propria isola dei pirati al largo delle coste del Brasile, in cui gli ebrei potevano praticare apertamente la loro religione. Una volta che la colonia è stata ripresa dal Portogallo nel 1654, alcuni di questi ebrei sarebbero salpati per istituire una nuova comunità ebraica in un posto chiamato New Amsterdam, ora nota come New York., Hanarkis è diventato un consigliere del famigerato capitano Henry Morgan. Sorprendentemente, anche se la sua data esatta della morte è sconosciuta, Hanarkis non ha mai dovuto affrontare un singolo processo per i suoi crimini.
Hanarkis non era il solo. In altri casi i pirati ebrei lavoravano per gli Ottomani. Un capitano conosciuto solo come Sinan, o come "Il Grande Ebreo" dai suoi obiettivi spagnoli, ha affiancato il temuto Khayr al-Din Pasha Barbarossa. Nato in Turchia, questo marinaio sefardita era così bravo a navigazione marittima che si diceva impiegasse la magia nera per trovare la strada, la bandiera visualizzata sulla sua nave era caratterizzata da una stella a sei punte chiamata il sigillo di Salomone.
Nel 1538, Sinan è stato determinante nella sconfitta della flotta genovese spagnola della Lega Santa di Carlo V sotto il comando di Andrea Doria nella battaglia di Preveza, un
duro colpo ai tentativi della Spagna per mettere in sicurezza la
Barbary Coast. Ha poi conquistato Tripoli in Libia, e alla fine fu
nominato comandante supremo navale degli Ottomani. È sepolto in un
cimitero ebraico in Albania.
La Battaglia di Preveza |
Queste avventure non si sono neanche limitate solo ad ebrei laici.
Martine Yana, direttore del Centro Edmond Fleg, centro culturale ebraico a Marsiglia, che ha organizzato una mostra dedicata a un soggetto della storia del romanzo: gli ebrei del Marocco e l'Andalusia, fuggiti dal regime barbaro dell'Inquisizione della estremisti regina di Spagna Isabella la cattolica, che diventano pirati dell'Atlantico, dal Marocco ai Caraibi, dice :
'' Egli [Samuel Pallache] sarà il primo a ricevere un accordo tra un cristiano e un paese musulmano. In tale contratto, negozia la presenza di una comunità ebraica in Amsterdam e la costruzione della prima sinagoga della città, dove si possono vedere il teschio e i femori. ''
Un pirata ebreo di nome Yaakov Koriel nacque da
una famiglia ebrea convertita al cristianesimo sotto la pressione
dell'Inquisizione quando Yaakov era un bambino. Da giovane, Yaakov
Koriel era un capitano della flotta spagnola fino a quando fu catturato
dall'Inquisizione. E 'stato liberato dai suoi marinai, la maggior parte
dei quali erano marrani stessi. Per molti anni il suo unico obiettivo
era la vendetta. Aveva tre navi pirata sotto il suo comando. In
seguito si pentì e finito in Safed come uno degli studenti di Kabbalah
del Ari (rabbino Isaac Luria) ed è sepolto vicino alla tomba del Ari.
Un pirata di nome David Abrabanel, evidentemente, della stessa famiglia della celebre dinastia rabbinica spagnola (che comprendeva rabbino Isaac Abrabanel), si è unito corsari inglesi dopo la sua famiglia è stata massacrata al largo della costa del Sud America. Ha usato il nome di battaglia "Capitano Davis" e comandò la sua nave pirata di nome The Jerusalem. Secondo almeno un rapporto, era la persona che ha scoperto ciò che ora è chiamata l'Isola di Pasqua.
Diversi corsari ebrei agivano contro le navi spagnole al largo delle coste del Cile. Ci sono rapporti che le loro galee erano kosher e si sono astenuti dai raid di sabato. Un museo marittimo in Cile oggi detiene le lettere di comunicazione tra questi pirati composte in ebraico.
Un capo dei pirati è stato nominato Subatol Deul. In un viaggio lungo la costa si è imbattuto in una nave sotto il comando del pirata Henry Drake, figlio di Sir Francis Drake. Hanno deciso di creare un'alleanza di pirati anti-spagnoli, il "Black Flag Fraternità".
Deul e Drake hanno riferito di un tesoro sepolto su un'isola vicino a Coquimbo nel 1645. Un capitolo del libro Pirateria & Plunder: A Murderous Affari, da Milton Meltzer, è dedicato alla carriera di cappa e spada di Deul.
Ci sono stati anche corsari ebrei con sede a Curacao prossimi al Venezuela. Il rabbino locale di Curacao una volta rimproverò pirati della sua comunità quando sconsideratamente attaccato una nave di proprietà di un collega Ebreo. Almeno non è stato fatto di sabato.
Il PIRATA EBRAICO CHE HA CONTRIBUITO A FAR VINCERE LA GUERRA DEL 1812
Jean Lafitte |
Il Professor Steven Plaut scrive : Ciò che è ancora in gran parte sconosciuta è che Lafitte era un Ebreo, nato sia nella Francia occidentale o in quello che ora è Haiti. Qualche tempo fa il mio amico Edward Bernard Glick, un professore in pensione di vita scienze politiche in Oregon, ha pubblicato un articolo del Jerusalem Post (14 Luglio 2006) sulle origini ebree di Lafitte e suscitato una tempesta di interesse. Parti del libro su ebrei di Rabbi I. Harold Sharfman sulla frontiera discutono anche la vita di Lafitte.
Secondo Glick, "[Lafitte] era un sefardita Ebreo, come era la sua prima moglie, che è nata nelle Isole Vergini danesi. Nel suo primo, Lafitte non ha solo uno sloop pirata ma una intera flotta di loro allo stesso tempo. Ha anche comprato un negozio di fabbro a New Orleans, che ha usato come uno schermo per il bottino da pirata e lui era uno dei pochi bucanieri che non sono morti in battaglia, in prigione o sulla forca".
Glick rivendica che gli inglesi hanno cercato di reclutare Lafitte per guidarli attraverso le paludi per tendere un'imboscata agli americani, ma Lafitte invece ha mostrato al Generale "Old Hickory" Jackson i piani di battaglia della Gran Bretagna per attaccare New Orleans. Il resto è storia.
Anni prima della Battaglia di New Orleans, il governatore della Louisiana William CC Claiborne offrì un premio di $ 500 sulla testa di Lafitte. Lafitte si vendicò mettendo una taglia 5000 $ sulla testa del governatore. Nessuno dei due fu rivendicato.
Nel libro "Jews on the Frontier", ebrei alla frontiera (Rachelle Simon, 1991), Rabbi I. Harold Sharfman racconta la storia del pirata ebraico sefardita Jean Lafitte, le cui Convertite nonna e madre fuggirono dalla Spagna in Francia nel 1765, dopo che il suo nonno materno era stato messo a la morte dall'Inquisizione per "giudaizzazione".
Dopo la battaglia di New Orleans, Lafitte è tornato alla pirateria e, infine, ha istituito una comunità pirata il suo "regno", dal nome Campeche sull'isola di Galveston,
Il Bowie Knife |
Gli antecedenti
Jason, un arco ebreo sulla prua di una nave pirata. (Un dipinto dalla tomba di Jason ) |
"Si sono costruite molte navi bandite, e reso seno frequente e violenza la parte di mare che si trova tra la Siria e la Fenicia , e la terra di Egitto, fino a quando lei non poteva più spedire a navigare in mare e dal terrore per la loro paura"
- Le guerre ebree , Libro III, cap 1
C'è un disegno di una nave pirata a
seguito di due navi mercantili nella Tomba di Jason a Gerusalemme. Il
disegno mostra tre navi, una delle quali è una nave da guerra con Jason
che tiene l'arco sempre pronto a tirare. Il dipinto risale all'inizio
del 1° secolo a.C. Per la dinastia seleucide il decadimento fu una
conseguenza della guerra dei Maccabei, ed è stata seguita da un afflusso
di ebrei e arabi pirati che operavano da Levante. Il viaggio
di Pompeo in Giudea può indicare una connessione tra ebrei e pirati
cilici . È un dato di fatto ci sono stati così tanti ebrei in mare,
alcuni dei quali erano pirati, in particolare durante il periodo Asmoneo, prima di Cristo, erano tantissimi.
I pirati agivano da insenature lungo la costa levantina per secoli, e la città di Haifa, una volta era conosciuta come la piccola Malta a causa dei suoi pirati noti. (I pirati locali in questi giorni sembrano specializzarsi principalmente in software per computer.)
Il fatto che alcuni ebrei sembrava aver preso così facilmente allo stile di vita dei pirati potrebbe essere stato dovuto in parte ad altre competenze sviluppate dagli ebrei nel corso dei secoli. Cartografia, per esempio, è stata considerata una specialità ebraica nei secoli 15° e 16°, e Cristoforo Colombo si crede abbia consultato il lavoro di un cartografo ebreo, Abraham Cresque di Maiorca, che ha prodotto l'Atlante catalano nel 1375. Cartografi ebrei portoghesi e scienziati hanno contribuito al viaggio di Vasco da Gama alla scoperta del Capo di Buona Speranza nel 1497. Gli ebrei hanno anche lavorato sulle navi come navigatori.
I pirati agivano da insenature lungo la costa levantina per secoli, e la città di Haifa, una volta era conosciuta come la piccola Malta a causa dei suoi pirati noti. (I pirati locali in questi giorni sembrano specializzarsi principalmente in software per computer.)
Il fatto che alcuni ebrei sembrava aver preso così facilmente allo stile di vita dei pirati potrebbe essere stato dovuto in parte ad altre competenze sviluppate dagli ebrei nel corso dei secoli. Cartografia, per esempio, è stata considerata una specialità ebraica nei secoli 15° e 16°, e Cristoforo Colombo si crede abbia consultato il lavoro di un cartografo ebreo, Abraham Cresque di Maiorca, che ha prodotto l'Atlante catalano nel 1375. Cartografi ebrei portoghesi e scienziati hanno contribuito al viaggio di Vasco da Gama alla scoperta del Capo di Buona Speranza nel 1497. Gli ebrei hanno anche lavorato sulle navi come navigatori.
I Pirati Ebrei che hanno dominato i Caraibi ed ora dominano il mondo ...
"Negli anni Settanta, a volte la Marina di Israele cantava una canzone Yiddish sui pirati"...
Letteratura sul tema ne esisteva ma la questione era occultata, scrivendo questo articolo ho letto diverse opinioni, ovviamente sono entusiasti di essere discendenti dei pirati che pare appunto fossero in gran parte ebrei e qualcuno si lamenta del perchè Hollywood lo nasconda, chissà perche non sono entusiasti di essere anche i discendenti dei trafficanti di schiavi che erano praticamente tutti ebrei e non è difficile crederlo, i tempi, la zona ed il fatto di essere pirati in quel determinato periodo storico non poteva che farne la continuazione dell'attività ma si scopre che lo facevano anche prima, e non si lamentano quando il cinema ed i media occultino la mafia più potente al mondo, la mafia ebraica. Le zone d'ombra vengono occultate semplicemente perchè è tutto in mano loro e sarebbe sconveniente venisse fuori visto che devono passare per le "vittime" eterne, quando invece un loro eminente rappresentante, farò l'articolo è in attesa da mesi, ha dichiarato che sono sempre stati perseguitati non per la loro religione ma per quello che facevano, interessante anche questa opinione, sempre di uno di loro. Domande retoriche, certo che a ben scavare a qualche conclusioni si arriva, già più me li studiavo più mi sembrava una associazione a delinquere di stampo religioso ora si viene a scoprire che è un popolo che pratica l'usura solo verso i "goyim", i gentili, gli appartenenti ad altre religioni da millenni, sempre da millenni sono un popolo di pirati e trafficanti di schiavi ed hanno la mafia più potente al mondo che tra il resto pratica il traffico di organi sempre dei "goyim" e sono proprio i rabbini a farlo, ne hanno arrestati parecchi, aggiungiamo il genocidio palestinese, un bel pò di false flags e pasticci vari in cui il mossad si è fatto beccare, guarda la combinazione e nulla succede per caso, le false flags nascono proprio in mare e proprio i pirati le utilizzavano però ai tempi all'ultimo momento veniva issata la bandiera originale, oggi impensabile lo scopo è cambiato, allora serviva per avvicinarsi impunemente, ora per "fottere" il mondo ... Sembrano anche certi nei secoli i sacrifici rituali, almeno processi e condanne ce ne sono state parecchie, la creazione del comunismo e i milioni di morti che ne sono conseguiti. Tralasciamo quello che non è certo, alla luce di tutto ciò uno delle domande se le fà, ecco il perche del titolo : "I Pirati Ebrei che hanno dominato i Caraibi ed ora dominano il mondo ..."
Il problema pare essere che quando a delinquere pesantemente, e mi sembra di dire ancor poco, è "quasi" tutto un popolo che automaticamente si copre l'un l'altro diventa un problema difficile da risolvere, poi in questo caso che si sono infiltrati in qualsiasi governo, nazione e banca centrale è ancor peggio, ovviamente questo discorso verrebbe indicato come antisemita, eheheh, solita truffa, non si può "difendersi" perchè diventi un "antisemita", ti mandano i magistrati se ti và bene altrimenti l'ADL, Anti Diffamation League, il braccio operativo del B'nai B'rith, a romperti il culo e comunque hai finito di lavorare, questo è, il solito giochino.
Ora, in questo mondo fottutamente opportunista loro fanno bene, fanno i loro interessi, ma noi, tutti gli altri dovremo solamente tutelare i nostri di interessi, e le nostre vite, ma no, troppo stupidi e sottomessi, in ogni caso questa parte del popolo ebraico è solo una parte del problema usato come testa di ponte e mi vien da ridere che non si rendano conto di essere solo usati e spesso mandati al macello ed alla resa dei conti saranno come tutti gli altri ma questa è un'altra storia ...
Leggendo sempre in merito alla questione pirati, espulsione dalla Spagna e nuovo mondo sembra emergere un fatto diverso da quanto storicamente riportato, tempo fà ero venuto a scoprire il fatto che l'America fosse già conosciuta prima di Colombo, ora è venuto il tempo per scriverne un articolo, quindi, pare che i reali spagnoli non avessero fondi e anzi nel periodo chiesero un prestito documentato ad un commerciante ebreo, sembra che la storia dei gioielli di Antonietta sia una leggenda e siano stati tre commercianti sempre ebrei a finanziare la spedizione di Colombo che pare essere un ebreo convertito, le ipotesi sulla sua nazionalità sono da guinness dei primati, decine se non centinaia, la concomitanza del viaggio di Colombo e l'espulsione fà pensare, riassumendo l'ipotesi che mi sono fatto: Precedentemente gli ebrei furono utilizzati come "Guardiani della camera del tesoro" dai vari sovrani cristiani, contabili, per la loro capacità nel maneggio del denaro e divennero capro espiatorio nel caso di soprusi per il popolo o troppe spese, Colombo era una decina di anni che attendeva e la concomitanza fà pensare che volendo liberarsi degli ebrei per motivi vari, fu come trovargli la "Terra Promessa" e così fu, l'America è la vera Terra Promessa ed è palese ...
Tutto questo nasce dall'uscita di un libro (NdR) :
Nel suo libro del 2008, "Jewish Pirates Of The Caribbean - How
a Generation of Swashbuckling Jews Carved Out an Empire in the New
World in Their Quest for Treasure, Religious Freedom and Revenge", "I Pirati Ebrei dei CARAIBI - Come
una generazione di ebrei avventurieri hanno ricavato un impero nel
Nuovo Mondo nella loro ricerca di tesori, della libertà religiosa e
vendetta", il giornalista
ebreo americano che viveva da 40 anni in Giamaica Edward Kritzler ha
aperto il mondo sconosciuto di bucanieri e avventurieri ebrei. Secondo
Kritzler, sentimenti anti-spagnoli, il senso di avventura, ed il
sostegno britannico, anche reale ha aiutato a cristallizzare il fenomeno
senza precedenti di pirati e corsari ebrei durante l'età d'oro della
pirateria nell'emisfero occidentale.
Alla fine del XV secolo, l'Inquisizione
spagnola ha costretto molti ebrei a fuggire dal paese. I più avventurosi
tra i quali sono scesi in alto mare come fuorilegge a ruota libera.
Navi che portavano nomi come profeta Samuele, la regina Ester e Scudo di
Abramo, hanno attaccato e saccheggiato la flotta spagnola, mentre
formavano alleanze con altre potenze europee per garantire la sicurezza
degli ebrei che vivevao in clandestinità. Pirati ebrei dei Caraibi è la
saga divertente di un capitolo nascosto nella storia ebraica, e della crudeltà, terrore e avidità che fiorì durante il Age of Discovery. Tra le tante figure osando funzione nel libro sono: 'il grande pirata ebraico' Sinan, secondo in comando di
Barbarossa; Rabbino Samuel Palache e suo fratello, Giuseppe, che è
andato da comandare navi pirata a fondare la prima comunità apertamente ebraica
nel Nuovo Mondo; e Abraham Cohen Henriques, e trafficante d'armi che ha
usato la sua astuzia e la sua forza economica per trovare rifugi sicuri
per altri ebrei. Pieni di avventure d'altura
tra cui incontri con il capitano Morgan e altri pirati leggendari - e
dettagliati ritratti delle città arroccate con bottino, come il Port
Royal, Giamaica, pirati ebrei dei Caraibi cattura un'epoca grintosa e
gloriosa della storia da una insolita visuale prospettiva.
Da Publishers Weekly
Lo storico e giornalista Kritzler porta le ramificazioni politiche e religiose della pirateria caraibica in un nuovo contesto, mentre spiega come la diaspora ha finanziato la pirateria ebraica per promuovere la loro libertà di religione (e finanziaria) nel Nuovo Mondo. Attraverso una combinazione abile di panoramica di fatti e aneddoti che coinvolgono alcune delle figure più colorate del tempo, Kritzler dipinge un quadro unico di questo forse sovraesposto periodo della storia. Per secoli in Europa, gli ebrei sono stati spinti da paese a paese, sfruttati da governanti avari per i loro acume finanziario e prontamente perseguitati dopo che il paese è diventato solvente (più egregiamente in Spagna). Finanziando la pirateria, gli ebrei hanno assicurato la propria sopravvivenza, così come monopolizzando le fonti di reddito più redditizie che l'Europa aveva visto nei secoli. Mentre personaggi come Henry Morgan e Barbarossa spiccheranno per i lettori che hanno familiarità con le leggende dei pirati, il poco conosciuto "pirata rabbi" Samuel Palache ecciterà altrettanto l'interesse. Anche se Kritzler tende a saltare da un argomento all'altro, si estende su una interdisciplinare gamma impressionante, combina politica, economia e religione, che dovrebbe soddisfare gli appassionati di storia religiosa e di storie vere di cappa e spada.
Copyright © Reed Business Information, a division of Reed Elsevier Inc. All rights reserved.Edward Kritzler |
Da Publishers Weekly
Lo storico e giornalista Kritzler porta le ramificazioni politiche e religiose della pirateria caraibica in un nuovo contesto, mentre spiega come la diaspora ha finanziato la pirateria ebraica per promuovere la loro libertà di religione (e finanziaria) nel Nuovo Mondo. Attraverso una combinazione abile di panoramica di fatti e aneddoti che coinvolgono alcune delle figure più colorate del tempo, Kritzler dipinge un quadro unico di questo forse sovraesposto periodo della storia. Per secoli in Europa, gli ebrei sono stati spinti da paese a paese, sfruttati da governanti avari per i loro acume finanziario e prontamente perseguitati dopo che il paese è diventato solvente (più egregiamente in Spagna). Finanziando la pirateria, gli ebrei hanno assicurato la propria sopravvivenza, così come monopolizzando le fonti di reddito più redditizie che l'Europa aveva visto nei secoli. Mentre personaggi come Henry Morgan e Barbarossa spiccheranno per i lettori che hanno familiarità con le leggende dei pirati, il poco conosciuto "pirata rabbi" Samuel Palache ecciterà altrettanto l'interesse. Anche se Kritzler tende a saltare da un argomento all'altro, si estende su una interdisciplinare gamma impressionante, combina politica, economia e religione, che dovrebbe soddisfare gli appassionati di storia religiosa e di storie vere di cappa e spada.
Forse questo libro divertente e sorprendente è un esempio di una etnia diventata selvaggia la cui identità batteva forte nel petto, ma, sì, ci sono stati davvero pirati ebrei che correvano freneticamente, in genere, sulla Spagna principalmente nei secoli XV e XVI. La maggior parte di loro erano ebrei sefarditi i cui antenati erano stati espulsi dalla Spagna o dal Portogallo, e la vendetta per un pò era certamente una motivazione. I loro alleati naturali erano l'Inghilterra e la Repubblica olandese, e i principali personaggi erano meno bucanieri a ruota libera che corsari pagati. Si tratta di un'ampia saga piena di attraenti e repellenti personalità, tra cui un rabbino guerriero, un trafficante di armi ombroso e inquisitori spagnoli ripugnanti. Pirati e le loro imprese si prestano ai vertici delle fantasie romantiche. In effetti, la guerra navale nel Mar dei Caraibi era spesso brutale, senza "traccia" dell'onore pirata. Kritzler cattura lo spirito di quella violenta, epoca senza legge e lo combina con una prospettiva etnica interessante. --Jay Freeman
Fonti jewishpress mentalfloss jewishjournal en.wikipedia en.wikipedia he.wikipedia lemag timeout amazon
Traduzioni, adattamento e commenti Arturo Navone
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