giovedì 28 luglio 2016

Caccia Messerschmitt

La Germania nazionalsocialista potè contare su una forza aerea, la famosa Luftwaffe, che mai deluse le aspettative di chi, da questo corpo, si aspettava solo il meglio. La Luftwaffe partecipò a praticamente tutte le operazioni militari della Seconda guerra mondiale ed è proprio grazie a questa forza aerea se la Germania riuscì ad attuare, in maniera vincente, la strategia della Blitzkrieg, la guerra lampo. E’ degno di nota ricordare come i suoi piloti, una volta che la catastrofe fosse vicina, prima si fossero dedicati alla difesa dei cieli della Germania, quindi ripiegarono a Berlino, in un tentativo di estrema difesa dell’ultima roccaforte del Terzo Reich; inoltre, volendo menzionare un atto di estrema lealtà che ha caratterizzato questo corpo, lo scrivente non può non ricordare la Fallschirm-Panzergrenadier-Division 2 Hermann Göring (2ª divisione panzergrenadier paracadutisti Hermann Göring), che difese Dresda sino all’ultimo istante, rifiutando categoricamente di arrendersi e che venne prima accerchiata, quindi totalmente annientata dai soldati dell’Armata Rossa l’8 maggio 1945: questa data, oltre che ricordare l’estremo sacrificio dell’ultimo corpo rimasto della Luftwaffe, coincide anche con la fine di questa gloriosa aviazione militare tedesca.
Wilhelm Messerschmitt nel dopoguerra
Wilhelm Messerschmitt nel dopoguerra

La spina dorsale della Luftwaffe e in particolare dei caccia germanici è costituta dai Messerschmitt BF 109: quanto scritto viene provato dal numero degli esemplari prodotti, pari a 30.840 unità.
Messerschmitt BF 110 copia
Messerschmitt BF 110 copia

Quest’aereo fu progettato dal grande ingegnere tedesco Wilhelm Emil Messerschmitt che, insieme all’italiano Giuseppe Gabrielli e al giapponese Jiro Horikoshi, rappresenta uno dei tre geni dell’aereonautica del secondo conflitto mondiale. Egli, inoltre, simboleggia ed incarna il destino di molti tedeschi che vissero durante il Novecento: prestò servizio per il Reich durante la prima guerra mondiale con onore, quindi studiò e, una volta terminati gli studi, aspettò il momento opportuno per potere contribuire alla ripresa della propria nazione. Com’è facile aspettarsi, le doti di questo genio dell’aviazione non mancarono di entusiasmare lo stesso Adolf Hitler ed egli, nonostante alcune invidie lo avessero spesso posto in posti di secondo piano all’interno dell’industria che egli stesso fondò, lavorò sempre e comunque per il rafforzamento del suo popolo. La sua fortuna mutò volto dopo il 1945, quando fu internato in un campo di concentramento alleato per 3 anni ed una volta liberato, essendo stato classificato come “simpatizzante” del regime, gli venne impedito di svolgere attività pubbliche. Questa è la storia di chi, a differenza di molti esponenti italiani, rimase fedele all’Idea nella buona e nella cattiva sorte, anche quando ormai questa era scomparsa e non vi era nulla da guadagnare, ma tutto da perdere nell’esservi ancora un sostenitore.
Il Messerschmitt BF 109 fu progettato personalmente da Wilhelm Messerschmitt nel 1934, ma solo nel 1939, dopo una serie di prototipi e di voli sperimentali, si giunse al modello definitivo, il BF 109 E che rappresentò il miglior caccia al mondo, superiore finanche allo Spitfire inglese che, pur essendo più maneggevole, complessivamente risultò essere meno affidabile e potente della sua controparte tedesca.
oldati tedeschi durante la manutenzione del cannoncino del BF 109
oldati tedeschi durante la manutenzione del cannoncino del BF 109

Questo caccia entusiasmò a tal punto lo stato maggiore tedesco che già nel 1940 la produzione ammontava a 150 unità al mese. In questo modo, la Luftwaffe all’inizio della battaglia d’Inghilterra ebbe a disposizione ben 800 unità di Messerschmitt BF 109; questi dimostrarono di potere annientare i caccia inglesi operando come intercettatori puri. In seguito però, per motivi quasi inspiegabili (almeno secondo la storiografia ufficiale), il loro ruolo venne mutato in aerei scorta per i bombardieri e ciò portò a risultati a dir poco disastrosi: dovendo subire le iniziative degli Spitfire e degli Hurricane inglesi ed al contempo difendere i bombardieri, i BF 109 caddero a centinaia.
In risposta a tale sconfitta nel 1941 venne prodotto un nuovo modello, il Messerschmitt BF 109 F, il cui armamento consisteva in 2 mitragliatrici MG da 7,9 mm e 1 cannoncino MG da 15 mm che sparava direttamente dal mozzo dell’elica (il modello E era dotato invece di 2 cannoncini posti sotto le ali). Visti i buoni risultati, alla fine del 1942 fu prodotto un nuovo modello, il 109 G, che era costituito da un armamento ancora più potenziato: 2 mitragliatrici MG da 7,9 mm poste in fusoliera, 1 cannoncino MG da 20 mm posto nel mozzo dell’elica, 2 cannoncini MG da 20 mm o 1 da 30 mm posti sotto ciascuna ala ed infine un carico di bombe pari a 500 kg o 2 razzi da 21 cm.
Le caratteristiche geometriche e meccaniche di questo caccia, che in buona sostanza coincidono con quelle dei modelli precedenti, sono le seguenti: era lungo 9,04 m e caratterizzato da un’apertura alare pari a 9,86 m; la sua velocità massima era pari a 632 km/h a 7000 metri d’altezza, con un’autonomia pari a 1000 km; il suo motore era un Daimler-Benz DB 605 A, caratterizzato da una potenza al decollo pari a 1475 cavalli.
Abitacolo-del-BF-110
Abitacolo-del-BF-110

Queste caratteristiche furono mantenute da tutti gli aerei che costituiscono le tredici serie del BF 109, eccetto per uno, il BF 109 K. Questi costituisce il caccia più potente ed anche il più veloce: caratterizzato da un armamento costituito da 2 cannoncini da 15 mm posti in fusoliera e da uno 30 mm posto nell’elica, poteva raggiungere una velocità pari a 730 km/h a 6000 m.
In chiusura della presente scheda, lo scrivente vuole ricordare un altro caccia Messerschmitt, il BF 110. Questi era un bimotore il cui primo prototipo aveva preso il volo nel 1936. Era piuttosto bene armato e dotato di una grande autonomia, ma lento e poco maneggevole: proprio questo fece sì che risultasse inadatto al primo ruolo assegnatogli, quello di scorta ad ampio raggio, e non a caso anch’esso fu uno dei grandi sconfitti della battaglia d’Inghilterra. Migliore fortuna ebbe nella versione per intercettazione notturna (il BF 110 G) dotata di radar e impiegata negli ultimi anni della guerra, quando divenne vitale contrastare l’attività di bombardamento degli aerei nemici sul suolo tedesco.
Il BF 110 era lungo 16,7 m e dotato di un’apertura alare pari a 16,28 m; a pieno carico pesava 9900 kg e poteva raggiungere una velocità massima pari a 510 km/h ad una quota di 7000 m; era spinto da 2 motori Daimler-Benz DB 601 A-1, dotati di una potenza pari a 1100 cavalli ciascuno. Il suo equipaggio era composto da 3 uomini, mentre l’armamento consisteva in 2 cannoncini MG da 30 mm, 2 cannoncini MG da 20 mm e 2 mitragliatrici MG da 7,9 mm.
Wilhelm Messerschmitt e Adolf Hitler
Wilhelm Messerschmitt e Adolf Hitler

Soltanto 3 BF 110 sono sopravvissuti al flusso del tempo: uno è conservato al RAF Museum di Londra, un altro in un museo privato danese, l’ultimo, la versione G che distrusse tanti bombardieri alleati in difesa della popolazione del Reich, “riposa” oggi in Germania, presso il Deutsches Technikmuseum di Berlino.

Pasquale Piraino

http://thule-italia.com/wordpress/caccia-messerschmitt/

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