È una storia che la CNN non
seguirà. La sera tardi c’è qualcuno che bussa a una porta a Misurata. I soldati
armati fanno uscire a forza le giovani donne libiche con le armi puntate contro
di loro. Una volta spinte le donne e gli adolescenti nei camion, i soldati
costringono le donne a un’orgia di gruppo con i ribelli NATO o con chiunque sia
presente davanti ai loro mariti e ai loro genitori. Quando i ribelli della NATO
hanno terminato di divertirsi con lo stupro, i soldati tagliano la gola alle
donne.
Le violenze sessuali sono azioni di guerra ordinarie nelle città in mano ai ribelli, che, secondo le parole dei rifugiati, fanno parte di un’organizzata strategia militare. Joanna Moriarty, che fa parte della delegazione d’indagine a livello globale in visita questa settimana a Tripoli, ha anche riportato che i ribelli NATO setacciano Misurata casa per casa, chiedendo ai familiari se sono sostenitori della NATO. Se i familiari dicono di no, vengono uccisi sul posto. Se le famiglie dicono che se ne vogliono stare alla larga dai combattimenti, i ribelli NATO hanno un approccio differente per spaventare le altre famiglie. Le porte delle “case neutrali” vengono chiuse e saldate, come ha riferito Moriarty, intrappolando le famiglie all’interno. Nelle case libiche, le finestre sono generalmente sbarrate. E così, quando le porte di un’abitazione vengono saldate, i libici sono sepolti nelle loro case, dove le forze NATO possono essere sicure che queste famiglie moriranno lentamente di fame.
Le violenze sessuali sono azioni di guerra ordinarie nelle città in mano ai ribelli, che, secondo le parole dei rifugiati, fanno parte di un’organizzata strategia militare. Joanna Moriarty, che fa parte della delegazione d’indagine a livello globale in visita questa settimana a Tripoli, ha anche riportato che i ribelli NATO setacciano Misurata casa per casa, chiedendo ai familiari se sono sostenitori della NATO. Se i familiari dicono di no, vengono uccisi sul posto. Se le famiglie dicono che se ne vogliono stare alla larga dai combattimenti, i ribelli NATO hanno un approccio differente per spaventare le altre famiglie. Le porte delle “case neutrali” vengono chiuse e saldate, come ha riferito Moriarty, intrappolando le famiglie all’interno. Nelle case libiche, le finestre sono generalmente sbarrate. E così, quando le porte di un’abitazione vengono saldate, i libici sono sepolti nelle loro case, dove le forze NATO possono essere sicure che queste famiglie moriranno lentamente di fame.
Questi
sono fatti normali, non eventi isolati. E i soldati di Gheddafi non sono
responsabili. Infatti, le famiglie pro-Gheddafi o quelle “neutrali” sono gli
obbiettivi degli attacchi. Alcune delle tattiche della NATO sono state
realizzate nella speranza di incolpare proprio Gheddafi. Comunque questi
attacchi sono controproducenti.
Flashback
sulla Serbia
Gli
eventi ci ricordano sinistramente il conflitto serbo nei Balcani con i famosi
campi degli stupri, a parte il fatto che oggi è la NATO a perpetrare questi
Crimini di Guerra, come se avesse imparato dai loro nemici le peggiori tattiche
terroristiche.
Queste
azioni sarebbero considerate Crimini di Guerra, come è successo con il leader
serbo, Slobodan Milošević, a parte il fatto che la NATO non gli ha permesso di
difendersi in tribunale. Secondo la NATO, le leggi internazionali sono sempre
fatte per gli altri. Ma la NATO si sbaglia. Fino a che i governanti della NATO
forniranno i finanziamenti, i fucili d’assalto, l’addestramento militare, i
consiglieri sul posto, i veicoli di supporto e il sostegno aereo sono da
ritenersi pienamente responsabili per le azioni dei ribelli nelle zone di
guerra. I ribelli libici non sono neppure una forza composta da gentaglia.
Grazie alla generosità della NATO e ai finanziamenti dei contribuenti
britannici e statunitensi, sono ben rivestiti con le uniformi militari e
sfilano per le strade con i veicoli militari per farsi ammirare da tutti.
E si
vedono proprio bene. Ma a Washington il Congresso vorrebbe ipotizzare che
l’America non è coinvolta della pianificazione giornaliera delle attività
militari. Ma i rifugiati hanno osservato che i soldati USA, britannici,
francesi e israeliani rimangono di supporto mentre i ribelli attaccano i
civili.
Le “feste
degli stupri” sono l’esemplificazione più evidente della perdita del controllo
morale della NATO. Un padre in lacrime ha riferito alla delegazione d’indagine
come due settimane prima i ribelli della NATO hanno preso di mira sette
differenti abitazioni e rapito la figlia vergine da ogni famiglia pro-Gheddafi.
I ribelli sono stati pagati per ogni sequestro, così come vengono pagati per
ogni soldato libico ucciso, proprio come i mercenari. Hanno spinto le ragazze
sui mezzi e le hanno portate in edifici dove le ragazze sono state recluse in
stanze separate.
I soldati
della NATO hanno iniziato a bere alcool, fino a diventare sbronzi. Poi il leader ha
detto di violentare le figlie vergini stile gang bang. Quando hanno
finito di violentarle, il leader della NATO ha chiesto di tagliare i seni delle
ragazze ancora in vita e di portarglieli. Tutto questo mentre le altre ragazze
erano vive e terrorizzate. Tutte le ragazze sono morte in modo odioso. Poi i
lori seni amputati sono stati portati in una piazza del posto e sistemati per
compitare la parola “puttana”.
Il padre
in lutto ha parlato a una riunione di lavoratori, frequentata dalla delegazione
d’indagine. Stava piangendo a dirotto, come tutti noi avremmo fatto. I reati
della NATO in Libia sono tanto terribili e imperdonabili quanto la castrazione
in Siria del tredicenne che ha scioccato il mondo intero. E ora che la NATO è
dalla parte del torto, i media occidentali guardano dall’altra
parte con disinteresse.
Ma alcuni
tra noi sono rimasti attenti. Possiamo vedere come la NATO sia una canaglia in
Libia. E la gente libica ritiene questo imperdonabile. La scorsa settimana 2000
capi tribù si sono riuniti a Tripoli per scrivere la Costituzione per il loro
paese come richiesto dal governo britannico. Come tutti sappiamo, le navi da
guerra britanniche e i droni USA stanno gettando sulle strade di Tripoli
bombe bunker e missili giorno e notte
proprio vicino al posto dove i capi tribù si riuniscono. A Tripoli si pensa che
i britannici stiano cercando di impedire al popolo libico di portare in vita la
propria Costituzione.
I capi
tribù condannano l’aggressione britannica
Questo è
quello che i 2.000 capi tribù hanno deciso di dire sull’aggressione britannica
in una dichiarazione approvata all’unanimità il 3 giugno. Sheikh Ali, leader dei
capi tribù, lo ha consegnato a Joanna Moriarty e agli altri membri della
missione d’indagine:
Il popolo
libico ha il diritto di governarsi da solo. Gli attacchi continui dal cielo, a
tutte le ore del giorno, hanno completamente distrutto le vite delle famiglie
libiche. Non ci sono mai stati combattimenti a Tripoli, e ora siamo bombardati
tutti i giorni. Siamo civili e veniamo uccise dai britannici e dalla NATO. I
civili sono gente senza armi, e invece i britannici e la NATO proteggono solo i
crociati armati dell’Est che si muovono come l’esercito che li arma. Abbiamo
letto le risoluzioni delle Nazioni Unite e non c’è alcuna menzione del
bombardamenti di civili innocenti. Non c’è nessuna menzione dell’assassinio
delle legittime autorità libiche.
Il popolo
libico ha il diritto di scegliersi i propri capi. Abbiamo sofferto
l’occupazione straniera per migliaia di anni. Sono negli ultimi 41 anni noi
libici abbiamo goduto nell’essere proprietari di qualcosa. Solo negli ultimi 41
anni abbiamo visto il nostro paese svilupparsi. Solo negli ultimi 41 anni
abbiamo visto che tutti i libici hanno potuto godere di una vita migliore e
abbiamo saputo che i nostri bambini avrebbero avuto una vita migliore della
nostra. Ma ora, mentre i britannici e la Nato bombardano il nostro paese,
vediamo invece la distruzione delle nostre nuove e sviluppate infrastrutture.
Noi capi
vediamo la distruzione della nostra cultura. Noi capi vediamo le lacrime negli
occhi dei nostri bambini per la paura costante della “pioggia del terrore” nei
cieli della Libia che viene dai bombardamenti britannici e della NATO. I nostri
anziani soffrono di problemi al cuore, del diabete e della perdita di vigore.
Le nostre giovani madri stanno perdendo i loro piccoli ogni giorno a causa
delle devastazioni dei bombardamenti britannici e della NATO. Questi bambini
persi erano il futuro della Libia. Non potranno essere rimpiazzati. I nostri
eserciti sono stati distrutti dai bombardamenti britannici e della NATO. Non
potremo più difenderci dagli attacchi di chicchessia.
Come capi
tribù della Libia, dobbiamo chiedere il perché i britannici e la NATO hanno
deciso di scatenare questa guerra contro il popolo libico. C’è una piccola
percentuale di dissidenti nell’est della Libia che hanno iniziato
un’insurrezione armata contro le legittime autorità. Ogni paese ha il diritto
di difendersi contro le insurrezioni armate. E perché la Libia non si può
difendere?
I capi
tribù della Libia chiedono che tutti gli atti di aggressione, dei britannici e
dalla NATO, contro il popolo libico si fermino immediatamente.
3 giugno
2011
Vi sembra
che la NATO abbia adottato una strategia vincente? Se non è così, allora
dovrebbero ripensarci. Anche se Gheddafi cadesse, la NATO non ha alcuna
speranza di eliminare la struttura tribale della Libia, che abbraccia tutte le
famiglie e tutti i clan. E invece la NATO sta perdendo la battaglia del cuore e
della mente della popolazione ogni volta che un missile si schianta in un
edificio.
La
reazione violenta delle tribù
Il popolo
libico sta rispondendo agli attacchi. Questo report è arrivato
oggi da Tripoli. Non è stato corretto e descrive una reazione violenta delle
tribù nella città di Darna nell’est, dove si ritiene che i ribelli siano i più
forti:
Qualcuno
ha trovato il corpo del Martire Hamdi Jumaa Al-Shalwi a Darna, città nella
Libia occidentale. La sua testa è stata tagliata e poi piazzata davanti al
quartier generale della Sicurezza Interna di Dernah. È avvenuto dopo essere
stato rapito a un posto di blocco Herich. In risposta a questo la famiglia
Al-Shalwi ha eretto una tenda per il funerale per ricevere le condoglianze dove
la bandiera verde [della Libia] è stata alzata. Dopo il funerale l’intera città
di Darna si è sollevata con tutti le sue tribù che comprendono: la famiglia Abu
Jazia, la famiglia Al-Shalwi, le famiglie Quba, le famiglie Ain Marra. Dopo
questo, la famiglia Al-Shalwie la tribù Bojazia hanno attaccato il quartier
generale del Consiglio di Transizione e sparato a tutti i sorci (ribelli) e
bandiere verdi sono state alzate. Inoltre, il figlio di Sofian Qamom era
ucciso, anche due membri di Al-Qaeda sono stati uccisi dai residenti della
città di Darna. La bandiera della Jamahiriya Libica è stata alzata su Darna
dopo gli scontri.
La CNN
non ha fatto menzione di tutto questo. I media mainstream continuano
a cullare gli americani per convincerli nei progressi della guerra in Libia.
Gli americani sono proprio all’oscuro dei fallimenti dei loro sforzi bellici.
Il risultato di tutto questo è che i libici stanno perdendo fiducia nelle
potenzialità delle amicizie con l’Occidente. Un individuo che non c’è
all’orizzonte potrebbe ripristinare la fiducia. Proprio ora una squadra di
avvocati internazionali sta preparando una lamentela urgente per conto dei capi
tribù e del popolo libico. La Comunità Internazionale Pacifista potrebbe
contribuire in modo sostanziale per riportare in Libia la fiducia per
l’Occidente nel sostenere queste azioni a tutela dei diritti umani. E davvero
il popolo libico e i capi tribù si meritano il nostro sostegno. Tutti insieme
dobbiamo chiedere che la NATO affronti un processo per Crimini di Guerra,
citando questi esempi e anche altri.
I
governanti della NATO dovono essere perseguiti per pagare i danni alle famiglie
libiche, gli stessi che anche gli Stati Uniti e il Regno Unito chiederebbero
per i propri cittadini nelle stesse identiche circostanze. Il mondo non può più
tollerare doppi standard, in base ai quali le nazioni potenti commettono abusi
sui cittadini inermi. La Convenzione di Ginevra deve essere rafforzata e deve
essere applicata l’uguaglianza di fronte alla legge.
La lotta
per Misurata
Anche se
gli attacchi sono ovunque, alcuni dei peggiori abusi sono stati commessi a
Misurata. La Città ha l'unico grande porto della Libia e gestisce i trasporti
per tutto il paese, inclusi i più grossi depositi di gas e di petrolio. Niente
fermerà la NATO per cercare di prendere la Città.
I
rifugiati riportano che la bandiera israeliana con la stella di David è stata
stesa fuori dalla più grande moschea di Misurata durante il secondo giorno di
combattimenti, un’azione che si è assicurata l’umiliazione e l’antagonismo
della popolazione locale.
Le forze
della NATO hanno tagliato le forniture di cibo e di medicinali in tutta la
Libia. Ma i mari sono pieni di pesce nelle acque del Mediterraneo. I pescatori
coraggiosi hanno tirate le loro imbarcazioni fuori dai porti, cercando di
raccogliere il pesce per la popolazione affamata. Per fermare la loro
perseveranza, i droni americani e gli aerei da guerra britannici non hanno
smesso di scagliare missili sulle barche dei pescatori, colpendo in modo
deliberato imbarcazioni non militari per farle allontanare dall’acqua.
E
nonostante la superiore potenza di fuoco e i vantaggi tattici, la NATO ancora
sembra che stia perdendo. Secondo quello che ha riportato oggi la delegazione
d’indagine, molti ribelli hanno lasciato Misurata e hanno riportato le
imbarcazioni a Benghazi. Il centro di Misurata è adesso liberato e sotto il
controllo militare centrale. La popolazione libica ha abbattuto due elicotteri
d’assalto vicino alla città di Zlitan. E anche se Al Jazeera sta
raccontando una bella storia sulle grandi manifestazioni contro Gheddafi a
Tripoli, uno delle moglie dei capi tribù vive nelle strade che si dice siano
state al centro delle rivolte e ha dichiarato che lei non ha visto
assembramenti fuori dalla sua finestra. Gli autobus fatti vedere dal video
di Al Jazeera non fanno servizio a Tripoli.
Ci si
dovrebbe chiedere: che tipo di società la NATO sta pensando di creare, nel caso
in cui Gheddafi venisse deposto, cosa che al momento sembra abbastanza
improbabile? Washington e Londra hanno imparato qualcosa dai loro fallimenti in
Iraq? La crudeltà e la perdita di reputazione delle forze NATO stanno già
alimentando forti rancori che continueranno per le prossime generazioni.
Perché
dovremmo essere fieri di questi “alleati”? Il popolo libico non lo è di sicuro.
I soldati
della NATO non sono migliori dei teppisti. Chiunque altro al posto loro
verrebbe etichettato come terrorista. Cosa ancora più preoccupante, le azioni
della NATO avranno sicuramente serie conseguenze per la stabilità a lungo
termine in Libia. Le vendette si stanno già scatenando tra le tribù e i clan
familiari e proseguiranno per decenni. È tutto così miope e auto-distruttivo.
La NATO
dovrebbe prendere questo avvertimento in seria considerazione: i suoi soldati
non sono a prova di processo. La Comunità Internazionale Pacifista si sta
muovendo per sostenere i diritti naturali della Libia alle Nazioni Unite. Molti
di noi nella Comunità Internazionale Pacifista difenderanno le donne della
Libia. E chiederemo un processo per i Crimini di Guerra e per le devastazioni
finanziare contro i governanti della NATO per conto del popolo.
Nessuno
si fa prendere in giro dalla storia della NATO secondo cui Gheddafi è dalla
parte del torto. Sappiamo che Washington, la Gran Bretagna, la Francia,
l’Italia e Israele sono i veri colpevoli.
Le donne
uccise di Misurata devono avere giustizia. La NATO ci può contare.
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