Qualche giorno fa ascoltavo in televisione un rappresentante dell’associazione “Arcigay”
che attaccava il Fascismo per la persecuzione, a suo dire, che lo
stesso mise in atto contro gli omosessuali nella prima metà del secolo
scorso in Italia durante il Ventennio. Ovviamente trattasi dell’ennesimo
falso storico con cui un ignorante tenta di dibattere di un argomento
che disconosce totalmente. Vogliamo pertanto con il presente articolo
confutare le fandonie quotidianamente propinate da media e da soggetti
come colui di cui sopra. Nostro unico obiettivo la verità storica e non
quella ad arte propagandata da 70 anni a questa parte.
Fonte: L’Altra Storia – Il Confronto – di Bruno Tomasich vol. 1
Agli inizi del XX secolo la cultura del
tempo condannava senza mezzi termini ed in ogni regione del mondo la
condotta omosessuale che solo nella seconda metà del secolo iniziò il
suo coming out.Il discorso che attribuisce al fascismo azioni
persecutorie nei confronti degli omosessuali è un clamoroso falso storico:
non solo tali azioni furono inferiori a quelle esercitate nella
maggioranza degli altri Stati ma lo furono di gran lunga rispetto alle
misure praticate nella rinnovata democrazia antifascista del nostro
paese dopo la seconda guerra mondiale. Il regime che pur voleva la
“maschia gioventù” non emise mai leggi discriminatorie contro gli omosessuali ed in questo il codice Rocco non si discostò dal precedente codice Zanardelli che non condannava l’omosessualità bensì “l’esibizione in pubblico di atti contro la pubblica decenza” intesa secondo la morale del tempo.
Nelle leggi razziali del 1938 non si
troveranno riferimenti alla differenziazione razziale rispetto gli
omosessuali, diversamente invece dalla discriminazione biologica
praticata dal nazismo al quale si fa risalire peraltro l’eliminazione
fisica di alcune decine di migliaia di omosessuali.
Gli omosessuali italiani colpiti da un limitato periodo di confino politico durante il Ventennio furono circa 80 e tutti per reati contro il buoncostume. Molte di più furono le condanne ante e post regime fascista.
La democrazia del dopoguerra prendendo le mosse dal Maccartismo USA giunse a far emanare al Ministero dell’Interno una circolare avente come oggetto: “omosessualità-repressione”. In quella circolare si lamentava la difficoltà a procedere in tal senso in quanto il codice Rocco lasciato dal fascismo non prevedeva nulla a proposito.
Gli omosessuali italiani colpiti da un limitato periodo di confino politico durante il Ventennio furono circa 80 e tutti per reati contro il buoncostume. Molte di più furono le condanne ante e post regime fascista.
La democrazia del dopoguerra prendendo le mosse dal Maccartismo USA giunse a far emanare al Ministero dell’Interno una circolare avente come oggetto: “omosessualità-repressione”. In quella circolare si lamentava la difficoltà a procedere in tal senso in quanto il codice Rocco lasciato dal fascismo non prevedeva nulla a proposito.
Il fascismo non ha perseguitato i gay pur non approvando la loro scelta.
Circa 80 furono quindi i confinati in 20 anni di fascismo con tanto di
mantenimento a spese dello Stato con la somma di 10 lire al giorno,
somma considerevole per i tempi. Fra questi 80 confinati, media di 4 all’anno,
oltre quaranta (42 per la precisione) furono nella sola Catania ove un
questore zelante di nome Molina, aveva interpretato più severamente le
disposizioni del Governo Mussolini di certo più garantista di quello di
De Gasperi che in fatto di repressione dell’omosessualità fu superato
solo dal governo Moro.
Fatta infatti la tara sugli eccessi del Questore Molina contro due perseguitati all’anno del regime Mussoliniano ne abbiamo più di 1000 (!!!) all’anno lungo tutto il decennio che va dal 1950 al 1960.
Fatta infatti la tara sugli eccessi del Questore Molina contro due perseguitati all’anno del regime Mussoliniano ne abbiamo più di 1000 (!!!) all’anno lungo tutto il decennio che va dal 1950 al 1960.
Scrive Dario Petrosino su “Storia e Futuro” sulla base di documentazione conservata all’Archivio Centrale dello Stato: “Nelle
relazioni al capo della polizia conservate presso l’Archivio Centrale
dello Stato (ministero dell’interno, dipartimento generale della
pubblica sicurezza), emerge con chiarezza la consistenza del fenomeno:
la raccolta dei dati ha inizio nel novembre 1952 e già in quell’anno in
soli due mesi vengono eseguiti 518 provvedimenti di polizia che salgono a
1117 nel 1953 e 1407 nel 1954. Da 1955 inizia un calo che vede scendere
il numero dei provvedimenti a 671 e poco sopra i 600 negli anni
successivi. Poi la curva ricomincia a salire e a metà degli anni ’60 gli
omosessuali finiti sotto la lente della pubblica sicurezza sono ancora
di più: 1474 nel 1964, ben 3062 nel 1965. Possiamo affermare con rapido
calcolo che tra il 1952 e il 1965 furono compiuti in Italia dalla
polizia più di 11 mila provvedimenti tra fermi, ammonizioni, diffide,
arresti e invii al confino nei confronti degli omosessuali. Credevamo
che l’invio al confino fosse una prerogativa dell’odiato regime ed
invece apprendiamo che la Repubblica in questo ha battuto il Fascismo
per ben più di 100 a 1!”
Con questa mole di interventi di polizia
oggi in Italia si parla solo della persecuzione nazifascista di ebrei
ed omosessuali confondendo, nella mescolanza dei dati e delle posizioni,
le vere responsabilità democristiane nel silenzio complice delle
sinistre, per i provvedimenti omofobici polizieschi durante la
Repubblica nata dalla Resistenza.
A questo proposito scrive Giovanni dell’Orto nei suoi “Saggi di storia gay” su La tolleranza repressiva dell’omosessualità: “La scelta del Codice Rocco non fu insomma causata da una dimenticanza. Ciò è dimostrato dall’esistenza di una bozza di codice penale, del 1927, di un articolo, il 528, destinato a reprimere proprio gli atti omosessuali”.
Eccone il testo: “Relazioni omosessuali: Chiunque… compie atti di libidine su persona dello stesso sesso, ovvero si presta a tali atti, è punito, se dal fatto derivi pubblico scandalo con la reclusiaone dai 6 mesi a 3 anni. La pena è della reclusione da uno a cinque anni: 1) se il colpevole, essendo maggiore degli anni 21, commetta il fatto su persona minore degli anni 18; 2) se il fatto sia commesso abitualmente o a fine di lucro;” Si noti come questa proposta di legge fascistissima sia molto meno repressiva delle leggi tuttora in vigore in molti stati “democratici”. Ciò nonostante l’articolo non fu approvato come spiegò lo stesso Rocco al momento di presentare il nuovo codice penale.
A questo proposito scrive Giovanni dell’Orto nei suoi “Saggi di storia gay” su La tolleranza repressiva dell’omosessualità: “La scelta del Codice Rocco non fu insomma causata da una dimenticanza. Ciò è dimostrato dall’esistenza di una bozza di codice penale, del 1927, di un articolo, il 528, destinato a reprimere proprio gli atti omosessuali”.
Eccone il testo: “Relazioni omosessuali: Chiunque… compie atti di libidine su persona dello stesso sesso, ovvero si presta a tali atti, è punito, se dal fatto derivi pubblico scandalo con la reclusiaone dai 6 mesi a 3 anni. La pena è della reclusione da uno a cinque anni: 1) se il colpevole, essendo maggiore degli anni 21, commetta il fatto su persona minore degli anni 18; 2) se il fatto sia commesso abitualmente o a fine di lucro;” Si noti come questa proposta di legge fascistissima sia molto meno repressiva delle leggi tuttora in vigore in molti stati “democratici”. Ciò nonostante l’articolo non fu approvato come spiegò lo stesso Rocco al momento di presentare il nuovo codice penale.
Dunque anche uno studioso della
storia e dei diritti omosessuali come dell’Orto afferma che per quanto
il fascismo fosse antidemocratico, il suo comportamento fu meno
omofobico di quanto non lo fosse in tutti gli altri paesi democratici.
Ecco le conclusioni di Giovanni Dell’Orto su “Il Codice Rocco e la tolleranza repressiva”: “Questo nuovo codice, benchè costituisse sotto molti punti di vista una restaurazione, per molti altri era figlio legittimo della Rivoluzione Francese. Il suo modo di trattare i comportamenti sessuali “devianti” e fra questi ultimi l’omosessualità in quanto tale non è infatti neanche nominata. E’ una decisione davvero rivoluzionaria e contrasta con l’atteggiamento prevalente nel resto del mondo occidentale, dove la pratica omosessuale era ancora un crimine punibile con la morte.
Ecco le conclusioni di Giovanni Dell’Orto su “Il Codice Rocco e la tolleranza repressiva”: “Questo nuovo codice, benchè costituisse sotto molti punti di vista una restaurazione, per molti altri era figlio legittimo della Rivoluzione Francese. Il suo modo di trattare i comportamenti sessuali “devianti” e fra questi ultimi l’omosessualità in quanto tale non è infatti neanche nominata. E’ una decisione davvero rivoluzionaria e contrasta con l’atteggiamento prevalente nel resto del mondo occidentale, dove la pratica omosessuale era ancora un crimine punibile con la morte.
Ovviamente una decisione cosi audace
non nacque dal nulla: al contrario fece tesoro di un lungo dibattito
sull’inumanità della condanna capitale contro i sodomiti (e non solo),
sviluppatosi fra gli illuministi a partire da Montesquieu e Beccaria. …
Mentre la Germania di Hitler perfezionava al Paragrafo 175 e preparava i
primi campi di concentramento, l’Italia di Mussolini escludeva dal
Codice Rocco qualsiasi traccia di omosessualità”.
Avete capito bene? Il codice fascista, il Codice Rocco, non ha prodotto, nel momento della sua attuazione, una legge specifica anti-omosessuale. Sapete chi erano Montesquieu, dell’ “Esprit de Lois”, e Beccaria, “Dei delitti e delle pene”?
Leggiamo da Beccaria: Io non pretendo diminuire il giusto orrore che meritano questi delitti; ma, indicandone le sorgenti mi credo in diritto di cavarne una conseguenza generale, cioè che non si può chiamare precisamente giusta (il che vuol dire necessaria) una pena di un delitto, finchè la legge non ha adoperato il miglior prezzo possibile nelle date circostanze d’una nazione per prevenirlo”.
Avete capito bene? Il codice fascista, il Codice Rocco, non ha prodotto, nel momento della sua attuazione, una legge specifica anti-omosessuale. Sapete chi erano Montesquieu, dell’ “Esprit de Lois”, e Beccaria, “Dei delitti e delle pene”?
Leggiamo da Beccaria: Io non pretendo diminuire il giusto orrore che meritano questi delitti; ma, indicandone le sorgenti mi credo in diritto di cavarne una conseguenza generale, cioè che non si può chiamare precisamente giusta (il che vuol dire necessaria) una pena di un delitto, finchè la legge non ha adoperato il miglior prezzo possibile nelle date circostanze d’una nazione per prevenirlo”.
Abbiamo visto che l’altro erano la cultura, la famiglia, la patria, il lavoro, la pratica sportiva e l’orgoglio nazionale.
Abituati alle bugie,ormai,prendiamo tutto per buono e,approfittando di questo difetto ognuno costruisce verità personali.
RispondiElimina4
RispondiEliminaCRIMINALISSIMO MEGA RICICLA SOLDI MAFIOSI LUIGI BERLUSCONI: CON PADRE L'ASSASSINO NAZIMAFIOSO, STRAGISTA SPAPPOLA MAGISTRATI, MANDANTE DI MIGLIAIA DI OMICIDI MASCHERATI DA FINTI SUICIDI, MALORI, INCIDENTI, VISCIDISSIMO PEDOFILO SILVIO BERLUSCONI! E CON FIDANZATA UN NOTO MASSONE DI COSA NOSTRA, CON LA BARBA. QUESTO: https://www.tuttouomini.it/images/2017/7/luigi-berlusconi-bacio-gay-estate-amico.jpg
E NON CON FIDANZATA LA NOTA TROIA, SEMPRE SCOPATA DA TUTTI IN MILLE CLUB PRIVE, LA NOTA COCAINOMANE PUTTANA SEMPRE PENETRATA NEL CULO: FEDERICA FUMAGALLI.
CIAO A TUTTI DA ME, ORA. SONO LA NOTA, VICENTISSIMA PORNOSTAR, MASSONA DI ALTO GRADO, POLITICO DI FORZA ITALIA (MAFIOSA) ED INSEGNANTE IN LOMBARDIA: MARIA GRAZIA CRUPI. NATA IL 30.10.1969. NOTA IN TUTTO IL MONDO PER ESSERE STATA PER BEN 12 ANNI, L'AMANTE LESBICA NUMERO DI MARINA BERLUSCONI ( FRA MIGLIAIA DI TROIE CHE LA NAZISTA, RICICLA SOLDI SUPER LERCI E CRIMINALISSIMA MARINA BERLUSCONI PAGA AFFINCHE' LE LECCHINO LA FIGA... COME DA NOTO PROVERBIO... " SANGUE MARCIO MAI MENTE").
SON QUI IN CHIARO SCURO MASSONICISSIMO ( SON MASSONA DI ALTISSIMO GRADO PRESSO LA GRAN LOGGIA D'ITALIA DI ANTONIO BINNI)
http://3.bp.blogspot.com/-77QAEQtTGWk/W3cRuhZHDJI/AAAAAAAAAPU/ox_S3cmW7KEUZnXiaX_TFzWEftaFh63wwCK4BGAYYCw/s1600/ACSszfG2KY6Io2QWHkHClzs_yhKC6NKY96WSeBEhLQ%253Ds900-mo-c-c0xffffffff-rj-k-no
QUI IN LOOK 9 TO 5, GIUSTO PRIMA DI ANDARE AD UN ORGIA POMERIDIANA CHE FECI AD ARCOREHARDCORE CON MARINA BERLUSCONI, PAOLA BARALE, MARIA DE FILIPPI, ALBA PARIETTI, MARIA ELENA BOSCHI, DANIELA SANTANCHE', SIMONA PREMOLI, FRANCESCA PASCALE ( CHE E' DA TANTI ANNI AMANTE LESBICISSIMA DI MARINA BERLUSCONI E NON DEL PEDOFILO SPAPPOLA MAGISTRATI SILVIO BERLUSCONI) E TANTISSIME ALTRE "MASCHIONE" DI GIRI "MAFIASET"
https://yt3.ggpht.com/a-/ACSszfGYKnNA7XEP81l-T0eLaUTs8OwxdR6vxCtIFg=s900-mo-c-c0xffffffff-rj-k-no
QUI IN ALCUNI MIEI FILM PORNO AMATORIALI, DI GRAN SUCCESSO IN TUTTO IL MONDO ( OVE SONO SEMPRE ED ASSOLUTAMENTE CON MASCHERINA PER NON RISCHIARE DI PERDERE IL PUR SEMPRE COMODO E FACILE STIPENDIO DI INSEGNANTE DEL MINISTERO DI ISTRUZIONE)
https://4.bp.blogspot.com/-qkTlyigYRQM/WQsbwxkPZzI/AAAAAAAAALo/MGN1QnRh4GcwjoiFO96u3-1bFXqWqegDQCK4B/s113/1443711887.76214.jpg
https://cdn1.images.lesbianpornvideos.com/videos/0566/13400/main.jpg
https://encrypted-tbn0.gstatic.com/images?q=tbn:ANd9GcRQbZWcnN5tKpb_ra-np8v8mAfAGLrNU-7CkH7hUy8HCoWuhR6KFA
SONO SPECIALMENTE NOTA IN TUTTO IL GLOBO TERRESTRE PER ESSER STATA L' EX AMANTE LESBICA DI MARINA BERLUSCONI E PER BEN 12 ANNI ( FRA MONTAGNE DI CASH MAFIOSO, QUINTALI DI COCAINA, ORDINI DI OMICIDI E STRAGI: I BERLUSCONI SONO PIU' MALAVITOSI ASSASSINI DI AL CAPONE E TOTO RIINA MESSI INSIEME, VE LO STRA ASSICURO)
https://groups.google.com/forum/#!search/maria$20grazia$20crupi/it.sport.calcio.napoli/0K7zC5-GrmA/npiVnL36DQAJ
https://groups.google.com/forum/#!search/maria$20grazia$20crupi/it.politica/KP-ArJynkDY/Og-93NXDBQAJ
https://www.youtube.com/channel/UC-jR78tPoXDaRXHYGteQPUw
ED ORA FATEMI URLARE CON TUTTE LE MIE FORZE, PLEASE, MI RIPETERO', MOLTO PROBABILMENTE, MA PER IL BENE DELLA UMANITA' TUTTA, LO FACCIO E LIETISSIMAMENTE!L'IMMENSO PRENDI CAZZI IN CULO LUIGI BERLUSCONI (FIDANZATA-WIKIPEDIA-PADRE SPAPPOLA MAGISTRATI E SBAUSCIA TROIE POCO PIU' CHE BAMBINE, SILVIO BERLUSCONI..... " PER SEMPRE FUORI DAI COGLIONI") STA IMBASTENDO IN GIRO PER IL MONDO, VERE E PROPRIE OVRA E GESTAPO ASSASSINE DEL WEB, COL PRIMA CITATO MERDONE BERLUSCONICCHIO MARCO CARRAI DI CGNAL E COL NAZI-ST-ALKER, ACCERTATO PEDERASTA INCULA BAMBINI, FREQUENTISSIMO MANDANTE DI OMICIDI, GIA' TRE VOLTE FINITO IN CARCERE: PAOLO BARRAI NATO A MILANO IL 28.6.1965 ( O FREQUENTISSIMO MANDANTE DI OMICIDI, GIA' TRE VOLTE FINITO IN CARCERE: PAOLO PIETRO BARRAI NATO A MILANO IL 28.6.1965 CHE SIA)!!! E SIA CHIARO, PLEASE: IO SONO MARIA GRAZIA CRUPI DI MILANO. SONO L'EX AMANTE LESBICA DI MARINA BERLUSCONI.