giovedì 9 febbraio 2012

Socializzazione dopo il 25 aprile 1945



di Manlio Sargenti

Stranamente, la socializzazione delle imprese, che gli antifascisti hanno di volta in volta considerata un trucco del regime per ingannare i lavoratori, un assurdo economico e giuridico, una irrealizzabile utopia, venne fatta oggetto dell'attenzione del governo del CLNAI fin dalla mattina del 25 aprile, subito dopo la proclamazione dell'insurrezione.
E così venne emanata immediatamente, fra i primi provvedimenti urgenti, la disposizione che la aboliva.

Strano, se era solo un inganno propagandistico o un'utopia, che vi fosse tanta fretta di abolirla, strano che i partiti della sinistra non avessero considerato l'ipotesi di usarla almeno come mezzo di scambio con il padronato.
Perché, come abbiamo visto, gli industriali ed i finanzieri italiani avevano fatto di tutto per impedire l'emanazione di quella legge e delle relative norme di applicazione.
Soprattutto si erano rivolti al “tedesco invasore” premendo sui responsabili del complesso militare – industriale tedesco che, dopo l'8 settembre '43, utilizzava le loro industrie, i loro tecnici ed i loro operai per il proprio sforzo bellico.
Eppure... eppure non tutto di quelle idee perì con il crollo del fascismo.
E, stranamente,
alcune di quelle idee sul lavoro, il capitale e i loro rapporti, sul significato spirituale del lavoro come anche del possesso di capitali o di proprietà in genere, se la loro gestione viene vissuta come un dovere verso la comunità e nel rispetto degli interessi generali, le ritroviamo proprio nel testo del documento fondamentale della Repubblica Italiana, nella Costituzione del 1948 che porta in calce le firme del Presidente della Repubblica Enrico De Nicola, del Presidente dell'Assemblea Costituente Umberto Terracini, del Presidente del Consiglio dei ministri Alcide De Gasperi e del Guardasigilli Grassi.
E persino il concetto di una sede in cui le categorie del lavoro e della produzione potessero confrontarsi tra loro e con le forze politiche, alla luce del sole e non cogli inciuci sotto banco, era predisposta dall'articolo 99.

E per chi non ricordasse quei dettati costituzionali che quasi mai hanno trovato attuazione nelle leggi, ve li riproponiamo.


Articolo 1 L'Italia è una Repubblica democratica fondata sul lavoro. La sovranità appartiene al popolo, che la esercita nelle forme e nei limiti della Costituzione.
...omissis...

Articolo 4 La Repubblica riconosce a tutti i cittadini il diritto al lavoro e promuove le condizioni che rendano effettivo questo diritto.Ogni cittadino ha il dovere di svolgere, secondo le proprie possibilità e la propria scelta, un'attività o una funzione che concorra al progresso materiale o spirituale della società.

Articolo 35 La Repubblica tutela il lavoro in tutte le sue forme ed applicazioni. Cura la formazione e l'elevazione professionale dei lavoratori. Promuove e favorisce gli accordi e le organizzazioni internazionali intesi ad affermare i diritti del lavoro. Riconosce la libertà di emigrazione, salvo gli obblighi stabiliti dalla legge nell'interesse generale, e tutela il lavoro italiano all'estero.

Articolo 41 L'iniziativa economica privata è libera. Non può svolgersi in contrasto con l'utilità sociale o in modo da recare danno alla sicurezza, alla libertà, alla dignità umana. La legge determina i programmi e i controlli opportuni perché l'attività economica pubblica e privata possa essere indirizzata e coordinata a fini sociali.

Articolo 42 La proprietà è pubblica o privata. I beni economici appartengono allo Stato, ad enti, a privati. La proprietà privata è riconosciuta e garantita dalla legge, che ne determina i modi di acquisto, di godimento e i limiti allo scopo di assicurare la funzione sociale e di renderla accessibile a lutti. La proprietà privata può essere, nei casi previsti dalla legge, e salvo indennizzo, espropriata per motivi d'interesse generale.La legge stabilisce le norme e i limiti della successione legittima e testamentaria e i diritti dello Stato sulle eredità.

Articolo 43 A fini di utilità generale la legge può riservare originariamente o trasferire, mediante espropriazione e salvo indennizzo, allo Stato, ad enti pubblici o a comunità di lavoratori o di utenti determinate imprese o categorie di imprese, che si riferiscano a servizi pubblici essenziali o a fonti di energia o a situazioni di monopolio ed abbiano carattere di preminente interesse generale.

Articolo 44 Al fine di conseguire il razionale sfruttamento del suolo e di stabilire equi rapporti sociali, la legge impone obblighi e vincoli alla proprietà terriera privata, fissa limiti alla sua estensione
secondo le regioni e le zone agrarie, promuove ed impone la bonifica delle terre, la trasformazione del latifondo e la ricostituzione delle unità produttive; aiuta la piccola e la media proprietà. La legge dispone provvedimenti a favore delle zone montane.

Articolo 45 La Repubblica riconosce la funzione sociale della cooperazione a carattere di mutualità e senza fini dì speculazione privala. La legge ne promuove e favorisce l'incremento con i mezzi più idonei e ne assicura, con gli opportuni controlli, il carattere e le finalità. La legge provvede alla tutela e allo sviluppo dell'artigianato.

Articolo 46 Ai fini della elevazione economica e sociale del lavoro e in armonia con le esigenze della produzione, la Repubblica riconosce il diritto dei lavoratori a collaborare, nei modi e nei limiti stabiliti dalle leggi, alla gestione delle aziende.

Articolo 99 Il Consiglio Nazionale dell'economia e del lavoro è composto, nei modi stabiliti dalla legge, di esperti e di rappresentanti delle categorie produttive, in misura che tenga conto della loro importanza numerica e qualitativa. E' organo di consulenza delle Camere e del Governo per le materie i secondo le funzioni che gli sono attribuite dalla legge.Ha iniziativa legislativa e può contribuire alla elaborazione della legislazione economica e sociale secondo i principi ed entro i limiti stabiliti dalla legge.

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Per chi è interessato a conoscere la socializzazione del lavoro e dell'economia, nemica del capitale speculativo, cioè i capitalisti di oggi, può apprenderla aprendo i seguenti link:

Simbiosi fra Capitalismo e Lavoro
Nella Repubblica Sociale Italiana
http://www.corrierecaraibi.com/FIRME_FGiannini_080301_Simbiosi.htm


Ripeto: Lavoratore, sei stato truffato ! QUESTO ARTICOLO E' DEDICATO A QUEI LAVORATORI CHE PERDERANNO IL LAVORO
http://www.corrierecaraibi.com/FIRME_FGiannini_100417_Ripeto-Lavoratore-sei-stato-truffato.htm
La socializzazione spiegata praticamente:
socializzazione - Renzaglia un'impresa per tutti.
http://pocobello.blogspot.com/2009/07/unimpresa-per-tutti-socializzazione.html
Quello che tutti i partiti di destra e di sinistra servi del "banchieri" non ti hanno mai fatto conoscere.
FASCISMO E ANTIFASCISMO PER UNA NUOVA COSTITUZIONE
http://pocobello.blogspot.it/2010/01/fascismo-e-antifascismo-per-una-nuova.html

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