venerdì 4 febbraio 2011

I FRATELLI D'ITALIA CI VOLEVANO FUORI DALLE PALLE...




pubblicata da Nando Dicè su facebook il giorno domenica 16 gennaio 2011 alle ore 13.29
Il progetto di una colonia di deportazione di Duosiciliani fu ripreso nel 1867 dall'allora Presidente del Consiglio e Ministro degli Esteri, Luigi Federico Menabrea, savoiardo ...di Chambery. Questi in data 30 novembre rivolgeva al Ministro a Londra, Emanuele D'Azeglio, la seguente nota il cui contenuto doveva rimanere segreto:
«Vengo a farvi carico di una comunicazione particolarmente delicata e segreta. Da molto tempo il Governo cerca un luogo di deportazione per i condannati. Informazioni recenti ci indicano come molto adatta a tale scopo una regione situata sulla costa del Mar Rosso presso il paese dei Galla [Eritrea, ndr] in contiguità dell’Abissinia e che attualmente, per la verità, non appartiene ad alcun sovrano. Noi vorremmo occuparla; ma prima di intraprendere alcunché, sarebbe essenziale essere certi che da parte dell'Inghilterra non ci sarebbe opposizione. Vi prego dunque di sondare l’opinione di Lord Stanley [Ministro degli Esteri britannico, ndr] su questo argomento. Fate valere questa ragione: che il paese in questione da noi non viene occupato, lo sarà probabilmente da parte della Francia che certamente si affretterebbe a piantarvi la sua bandiera dopo l'apertura dell’istmo di Suez e potrebbe così creare difficoltà all’Inghilterra. Del resto questo desiderio, da parte nostra, non è affatto il risultato di una politica di conquista che non è nelle nostre mire, ma un bisogno di sicurezza interna di cui l’Italia non potrà gioire finché non ci sarà un luogo remoto per trasportarvi i numerosi criminali che affollano le sue prigioni. Noi contiamo sulla buona volontà che, a tutt’oggi, l'Inghilterra ha dimostrato verso l'Italia perché essa, l'Inghilterra, non sia un ostacolo ai nostri progetti» (D.D.I., 1a Serie, Vol. IX, n. 631) (Je vais vous charger d'une communication particulièrement délicate et secrète. Depuis longtemps le Gouvernement cherche un lieu de déportation pour les condamnés. Des renseignements récents indiquent comme très adaptée à ce but une région située sur le bord de la Mer Rouge près du pays des Gallas en contiguité de l'Abyssinie et qui, actuellement n'appartient réellement à aucun souverain. Nous voudrions l'occuper: mais avant de rien entreprendre, il serait essentiel d'être assuré que de la part de l'Angleterre il n'y aurait pas d'opposition. Je vous prie donc de sonder l'opinion de lord Stanley à ce sujet. Faites valoir cette raison que le pays en question n'est pas occupé par nous, et il le sera probablement par la France, qui certainement s'empresserait d'y planter son drapeau après l'ouverture de l'isthme de Suez et pourrait ainsi créer des embarras à l'Angleterre. Du reste ce désir de notre part n'est point le rèsultat d'une politique de conquête qui n'est nullement dans nos vues, mais un besoin de sécurité intérieure dont l'Italie ne pourra jouir tant qu'elle n'aura pas un lieu éloigné pour y transporter les nombreux criminels qui encombrent ses prisons. Nous comptons sur le bon vouloir que l'Angleterre a toujours démonstré envers l'Italie pour qu'elle ne soit pas un obstacle à nos projets).
LA PRUDENZA INGLESE
Il Ministro a Londra D’Azeglio, contrariamente alla storica burocratica lentezza tutta italica, rispose con inusitata rapidità, due giorni dopo, 2 dicembre 1867 ore 16,50, con telegramma n. 875 (D.D.I., 1a Serie, Vol. IX, n. 643):
«Circa la deportazione, Stanley non ha detto né sì né no, e non è sembrato affatto troppo contrario. S’è riservato di dare una risposta; ma egli desidera che il progetto sia differito, in ogni caso, a dopo la guerra dell'Abissinia, altrimenti questo farebbe nascere delle complicazioni sollevando i nativi contro gli europei. Gli ho detto di ricordarsi della Francia» (Stanley n’a dit ni oui ni non quant à la déportation et il n'a point paru trop contraire. Il s'est réservé de donner réponse; mais il désire que le projet en tout cas soit differé après la guerre de l'Abyssinie, sinon cela ferait naître des complications en soulevant les naturels contre les européens. Je lui ai dit de se souvenir de la France).

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