domenica 24 ottobre 2010

L'immondizia del consumo


di Alessandro Mezzano
Sul Corsera del 17 Marzo 2008, un articolo che era anche uno studio e che analizzava le conseguenze sull’ecosistema planetario, dell’impatto negativo dovuto agli imballi delle varie merci che rappresentano una fetta notevole equivalente al 35% in peso ed al 50% in volume di tutti i rifiuti solidi urbani.
L’articolo evidenziava anche le varie funzioni degli imballaggi che venivano così sintetizzate: contenere, proteggere, conservare, trasportare, informare e comunicare, ma dimentica, secondo noi di sottolineare come tutte queste funzioni concorrano unicamente allo scopo di incrementare i consumi al di là delle necessità reali e primarie per realizzare l’obiettivo di vendere anche il superfluo che è parte integrante del progetto economico di dilatare i consumi per aumentare i profitti in un circolo chiuso vizioso che si riassume nel produrre non per sopperire alle necessità, ma per consumare e consumare non per soddisfare esigenze primarie, ma per gonfiare il giro degli affari.
Tutto ciò, a parte le considerazioni etiche e sociali che ne scaturiscono e che sono tuttavia importanti nelle valutazioni del destino dell’umanità, potrebbe anche essere oggetto di controverse discussioni filosofiche, sociologiche e politiche se non coinvolgesse invece un aspetto pratico, contingente ed urgente e cioè la sostenibilità del sistema ecologico del pianeta a questo inquinamento da imballaggi che sta crescendo in scala esponenziale sia per l’aumento dei consumi del primo mondo, che per la crescita velocissima ed inarrestabile di quelli dei Paesi emergenti che rappresentano un potenziale triplo di quello già in atto.Già in passato abbiamo scritto su come in moltissimi casi sia solamente la necessità commerciale di una presentazione accattivante ad imporre che per imballare una camicia sia necessario usare una decina di spilli, due o tre pezzi di cartone, sostegni e rinforzi di plastica, busta di plastica ed infine una scatola di plastica o come per vendere mezzo chilo di verdure si debba usare un vassoio di polistirolo ed un velo di plastica o come, per vendere una cuffietta auricolare per il computer o una presa di corrente si debbano usare elaborati contenitori su misura in plastica.
Ogni lettore ha senza dubbio la possibilità di arricchire la gamma degli esempi attingendo alla propria quotidianità.
Tutti imballi che, a dimostrazione della loro funzione solamente commerciale, sono immediatamente gettati via subito dopo l’acquisto e vanno a costituire quella massa enorme di immondizia inquinante e non riciclabile che sta intasando il pianeta.
Qualcuno difende l’industria degli imballi rimarcando che essa è rappresentata, solo in Italia, da circa 7.000 imprese che danno lavoro a 106.000 addetti, ma è un po’ come difendere la pena di morte per impiccagione per non danneggiare i fabbricanti di corda…!
Il vero, anzi l’unico problema importante è la sostenibilità del pianeta ad un sistema che si sta rivelando mortale per la sua esistenza ed a noi sembra più logico ripensare ad un sistema economico che prescinda dal consumismo e difenda la vita che non il continuare a nascondere la testa sotto la sabbia in un atteggiamento stupido e suicida.
Da allora da quel 17 Marzo 2008, nulla è cambiato se non in peggio e le considerazioni allarmanti che scaturivano da questo studio sono cadute nel silenzio e nell’oblio di una situazione anestetizzata socialmente dai grandi interessi commerciali ed economici che il settore supporta.
Forse si dovrà fare qualche passo indietro sulla via del benessere e degli agi, ma qui è in gioco, in tempi medio brevi, la stessa vita del genere umano e pertanto ci pare che le priorità siano chiare e definite.
E’ giunta l’ora di dare un colpo alla barra del timone, prima che sia troppo tardi, prima che sia troppo tardi, prima che si giunga al punto di non ritorno!

Per chiarire meglio il concetto: comsumo-profitto-democrazia

La Storia delle cose Pt. 1/3

http://www.youtube.com/watch?v=18a1GQUZ1eU
http://www.youtube.com/watch?v=fRrpNgIG0jA&feature=related
http://www.youtube.com/watch?v=PT5OTsnGwsw&feature=related

Quando la democrazia liberale-liberista era assente tutto funzionava bene, anche per l'immondizia.

Milano 1939: raccolta porta a porta,selezione e riciclo

http://www.youtube.com/watch?v=ZSrrxBhiHnA&feature=player_embedded


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