venerdì 26 febbraio 2010

Andate a votare ????


Faccio mia e condivido l'analisi di un amico, che ha fatto e fa molto per allargare le nostre menti, ecco uno stralcio:
"Ma siamo proprio sicuri, che non esista una alternativa? La democrazia infatti non è un obbligo, che ti impone di votare qualcuno a tutti costi, ma un privilegio, che ti permette di scegliere da chi vuoi essere rappresentato nella gestione della cosa pubblica. Se quindi vai alle urne, e non trovi nessuno degno di rappresentarti, semplicemente non voti per nessuno e torni a casa. Al massimo, avrai fatto una bella passeggiata fino alla scuola comunale.
...
è il principio di accettare per buona la rosa dei candidati che ci viene offerta, a farci concludere che “tanto non c’è niente da fare”. Certo, con quei candidati non ci sarà mai nulla da fare, che discorsi! Sono figli di un sistema marcio alla radice, che non poteva che generare gente dello stesso spessore morale. Quando mai uno scarafaggio ha dato luce a una farfalla? Ma non sta scritto da nessuna parte che si debbano accettare per forza quei candidati, nè i partiti che poi li sceglieranno. Se nessuno ti soddisfa, trattieni il tuo voto e torni a casa.

A questo punto il cinico dice:
“non votare non serve a nulla, perchè tanto votano gli altri”
.
La prima risposta è questa: non importa se serve o non serve.

Innanzitutto, non votare una classe politica criminale significa
a) non approvare i loro crimini passati, e
b) non autorizzarla a commetterne di nuovi
.
Questo già dovrebbe bastare, ad un individuo con un minimo di rettitudine morale.


In secondo luogo, bisogna vedere se davvero “non serve a nulla” trattenere il nostro voto, o se sia invece questo ragionamento a nullificare l’intero concetto di rappresentatività popolare. Perchè mai credete che i politici, che ignorano sistematicamente le nostre necessità quando stanno al governo, ci corrono dietro come delle mammolette appena inizia il periodo elettorale? Come si spiega che per cinque anni rubino svendano e distruggano a piacimento, senza minimamente curarsi di noi, ma poi diventino degli angioletti, pieni di belle parole e di buone intenzioni, in campagna elettorale?
Proprio perchè la nostra è una democrazia rappresentativa, e senza il nostro voto loro non possono più fare nulla. Senza il nostro voto loro non esistono più.

(ripeto io, SENZA IL NOSTRO VOTO NON ESISTONO PIU'!)

A questo punto anche un bambino capirebbe che il coltello dalla parte del manico l’abbiamo noi, e che quindi saremmo perfettamente in grado di dettare le nostre condizioni, prima di dare quel voto. Invece ci sediamo incantati ad ascoltare le loro favolette, che parlano vagamente di “riforme”, di “crescita” e di “posti di lavoro”, e poi ci torturiamo per intere settimane per decidere chi sia meglio e chi sia peggio. Alla fine regaliamo il nostro voto al “meno peggio” – pur di non rinunciare a dire la nostra - e corriamo a casa per iniziare a bestemmiare contro di lui.

Certo che la democrazia è una presa in giro, se praticata in questo modo, ma siamo noi a renderla tale, usandola senza ragionare, e senza il minimo senso di responsabilità.
Se il politico ha un bisogno talmente disperato del nostro voto da arrivare a rendersi ridicolo, con le sue favolette elettorali, come si può pensare che non cambi nulla nel non darglielo?
Se questa gente corre su e giù per l’Italia come un criceto impazzito, pur di raggranellare mezzo voto in più, vorrà dire che quei voti le servono a qualcosa, non credete?
Le servono per tornare in quel posto meraviglioso dove prendi uno stipendio esorbitante per non fare nulla di utile,
mentre gestisci con grande “elasticità” milioni di miliardi di euro prodotti dal sudore della gente che lavora. Chi non vorrebbe tornarci, in un posto del genere? E chi non sarebbe disposto a calpestare persino la madre, la moglie o la sorella, pur di farlo? Cosa vuoi che sia, firmare una leggiucola che
privatizza l’acqua sorgiva, quando ho la possibilità di entrare in quota nella nuova società che la venderà a peso d’oro? Tanto - ragiona il politico - fra cinque anni chi mi ha votato non se ne ricorderà più, e al massimo sto fuori un turno, che mi serve per preparare meglio la mia rete di contatti, e rientrare alla grande in quello successivo.
La vera alternanza politica è questa: chi ruba, e chi sta all’asciutto. Facciamo un po’ per uno, e lasciamo che sia il popolo a decidere ogni volta a chi tocca.


Ma questa non è democrazia, è criminalità organizzata, e le elezioni non sono un mandato a governare, ma una vera e propria autorizzazione a delinquere.
Che firmiamo noi, di nostro pugno, legislatura dopo legislatura. D’altronde, finchè continueremo a dare il voto a questa gente, senza pretendere nulla in cambio, non potremo illuderci che costoro si sforzino di fare meglio la volta successiva. Perchè mai dovrebbero provarci? è quindi “votando comunque”, casomai, che non cambia niente.
La democrazia prevede una forte responsabilità in chi demanda il proprio potere decisionale, e una responsabilità ancora maggiore in chi viene incaricato di esercitarlo. è quindi naturale che fra le due parti debba esserci prima un accordo chiaro e dettagliato, in modo da poter rispondere ciascuno delle proprie responsabilità, alla fine del mandato.

Non si può mandare al governo gente che dice “farò le riforme” mentre si mette annoiata le dita nel naso, senza chiedergli di specificare tempi, modalità e termini precisi di tali riforme.

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Ecco chi comanda, in democrazia. Siamo noi ad avere il coltello dalla parte del manico. Però dobbiamo sapere con precisione cosa vogliamo, prima di scegliere qualcuno che vada a farlo per nostro conto. Per poter utilizzare quel coltello nel modo giusto, infatti, dobbiamo poter chiedere conto al candidato del suo operato con estrema precisione, alla fine del mandato, e questo è possibile solo se i suoi impegni iniziali erano stati altrettanto precisi e dettagliati.

Non c’è bisogno di limitare per legge - a due, o tre legislature - la presenza in parlamento dei deputati. Saremo noi a rimandarceli se ci hanno soddisfatto in quella precedente, e a cancellarli per sempre dalla lista dei “deputabili”, se invece hanno tradito i loro impegni. (Idem per i partiti, se votassimo quelli). Invece ce ne stiamo qui seduti come degli imbecilli a farci raccontare delle favolette senza senso, durante le campagne elettorali, e poi mandiamo questa gente al governo con un impegno talmente vago che non solo loro si fanno i porci comodi, ma alla fine noi non sappiamo nemmeno più con chi prendercela. Se ciascun cittadino rispettasse il semplice principio della democrazia rappresentativa, che prevede di eleggere chi si impegni a fare per tuo conto ciò che tu ritieni giusto – e non “il meno peggio” - i non-voti sarebbero talmente tanti che i politici sarebbero immediatamente obbligati a scendere a patti con il proprio elettorato. Sia chiaro: per non-voto si intende schede bianche, o preferibilmente nulle (per evitare “appropriamenti indebiti”), non si intende assolutamente di non andare a votare. Alle urne bisogna recarsi fisicamente, per fare la propria parte. Se poi non c’è nessuno che riteniamo degno di rappresentarci (persona o partito fa poca differenza), annulliamo semplicemente la scheda e torniamo a casa.

Certo, non è facile rinunciare al diritto di far sentire la propria voce, ma dobbiamo renderci conto che un non-voto di questo tipo è forse la voce più potente che si possa esprimere nella nostra attuale situazione, mentre usufruire di quel diritto senza avere una reale scelta di fronte è solo una colossale presa in giro. Inizialmente, le bianche e le nulle potranno anche finire nel calderone degli altri (si dividono persino quelle, pur di rafforzare la loro legittimazione), ma quando le quote di voti effettivi cominciassero davvero a calare, nessun politico potrebbe permettersi di andare al governo senza un reale mandato.

Lo strumento per governare correttamente ce l’abbiamo, dobbiamo solo capovolgerlo prima dell’uso."

ANNULLIAMO LE SCHEDE ELETTORALI,,
E SICURAMENTE MOLTO CAMBIERA',,,

RIVOLUZIONE PACIFISTA,,


NOTA

Se votate scheda bianca o nulla perchè non vi sentite rappresentati da nessun partito, in realtà, favorirete il partito con più voti. Infatti (vedere REGOLAMENTI PER IL CALCOLO DEL PREMIO DI MAGGIORANZA) anche i voti bianchi o nulli entrano nel calcolo del premio di maggioranza, favorendo chi ha preso più voti.ESISTE UN'ARMA LEGALE CONTRO QUESTA
LEGGE INDECENTE E ANTIDEMOCRATICA!Di seguito i riferimenti legali.Tutto si basa su un uso "puntiglioso" della legge:Testo Unico delle Leggi ElettoraliD.P.R. 30 marzo 1957, n. 361 - Art. 104 - Par. 55) Il segretario dell'Ufficio elettorale che rifiuta di inserire nel processo verbale odi allegarvi proteste o reclami di elettori è punito con la reclusione da sei mesi atre anni e con la multa sino a lire 4.000.000.Illustro nei dettagli il sistema da usare:
1) ANDARE A VOTARE, PRESENTARSI CON I DOCUMENTI + TESSERA ELETTORALE E
FARSI VIDIMARE LA SCHEDA
2) ESERCITARE IL DIRITTO DI RIFIUTARE LA SCHEDA (DOPO VIDIMATA),
dicendo: "Rifiuto la scheda per protesta, e chiedo che sia verbalizzato"
3) PRETENDERE CHE VENGA VERBALIZZATO IL RIFIUTO DELLA SCHEDA
4) ESERCITARE IL PROPRIO DIRITTO METTERE A VERBALE UN COMMENTO CHE
GIUSTIFICHI IL RIFIUTO (ad esempio "Nessuno dei politici inseriti nelle liste mi rappresenta") COSI FACENDO NON VOTERETE, ED EVITERETE CHE IL VOTO NULLO O BIANCO SIA CONTEGGIATO COME QUOTA PREMIO PER IL PARTITO CON PIU' VOTI ,, MA L'ANNULLAMENTO VERBALIZZATO NON VA A NESSUNO,,

FATE GIRARE IL + POSSIBILE!
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I MOTIVI PER I QUALI IO NON VOTERO'

1) votare è legittimare il sistema
2) e’ l’unica occasione per contestare numericamente il sistema
3) voglio far parte di una maggioranza,partito dell’astensione
4) voglio dimostrare la realtà: è una minoranza a gestire una maggioranza parlamentare,l’opposto della democrazia,se volete che siamo in una dittatura.
5) sono contro la minoranza che gestisce il potere:il partito dell’eternita’
6) non trovo nei programmi qualcuno che mi rappresenti
7) non credo in un potere politico costruito sul sistema clientelare e non sulla forza delle idee. in buona sostanza un sistema mafioso
8) voglio una democrazia realmente partecipata. meglio con la socializzazione dell’economia
9) voglio che l’emissione monetaria torni allo stato o meglio direttamente al popolo,
10) voglio un’informazione mediatica vera. basta divulgare la falsa storia incominciando dal recupero della conoscenza dell’ex regno delle due sicilie.
11) voglio una televisione pubblica,di qualita’ e senza pubblicita’

12) perche’ lo stato non deve vendere e propinare pacchi e gratta e vinci
13) voglio finanziamenti prioritari per la scuola e la cultura
14) perche’ voglio investimenti che tutelino e valorizzino il patrimonio artistico e culturale
15) perche’ non voglio che governi l’ignoranza
16) voglio dire basta al mondo di sprechi,festini e baccanali
17) voglio una giustizia veramente uguale per tutti
18) voglio che il territorio sia considerato una risorsa
19) perche’ amo la natura e dico no a navi dei veleni,diossina e inquinamenti
20) perche’ sono per una politica della solidarieta’ e non della sussidarieta’
21) perche’ voglio l’italia “una” realizzata attraverso l’applicazione di un minor costo del denaro al sud e non attraverso capannoni e cattedrali nel deserto che servono solo ad arricchire i soliti noti e sprecare risorse
22) perche’ voglio la riduzione delle tasse anche nel numero
23) perche’ non voglio pagare il bollo auto e il canone rai
24) perche’ i tributi vanno pagati senza sanzioni e con la sola aggiunta di interese semplice per evitare di avvantaggiare solo chi puo’ pagare:i soliti ricchi
25) perche’ non voglio l'autovelox ...se finalizzato a fregare i soldi dei cittadini
26) perche’ sono cittadino del mondo e per un mondo libero e senza confini
27) perche’ sono per la vita e per un progetto che esalti la centralita’ dell’uomo;
28) perche’ sono per uno stato laico e tollerante
29) perche ’ nessun partito contesta nel suo programma il signoraggio e l’usura bancaria:il male dei mali;un crimine contro l’umanita’ ;vera responsabile di crisi,disoccupazione,precarieta’,sofferenza e morte.
30) perche’ nessuno eletto deve poter dire di rappresentarmi..
31) perche' vorrei che nessun seggio, comunale, parlamentare, regionale, fosse assegnato senza il suo specifico corrispettivo di voti. 50% dei votanti=50% dei seggi

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VIDEO - Elezioni europee 7 giugno 2009 - Astensionismo attivo

http://www.youtube.com/watch?v=8bm94PoQ15U

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