domenica 29 settembre 2019

STRAGI E TERRORISMO SONO FIGLI DELL’ANTIFASCISMO COMPRESO IL “NEOFASCISMO” SUA VARIANTE DI DESTRA.





"Questo post e’ dedicato a quei ricercatori storici, giornalisti e scrittori, i piu’ attendibili, come Aldo Giannuli, Stefania Limiti, Giovanni Fasanella, Giacomo Pacini e altri, che spesso nei loro resoconti ignorano una realta’ storica: il neofascismo non c’entra con il fascismo anzi e’ un prodotto di destra dello stesso antifascismo.
Io rispetto la loro ideologia antifascista, ci mancherebbe, ma prendano atto di questa realta’, perche’ il fascismo e’ finito sotto le armi straniere nel 1945. Il neofascismo e’ una mostruosa farsa, un prodotto dell’antifascismo, della criminalita’ anglo americana, dei suoi servizi, delle sue false flag e delle sue bombe “democratiche";.

di Maurizio Barozzi

Bombe stragiste e terrorismo sono armi che hanno origine nella Storia da qualche ANARCHICO, dagli EBREI nella Russia zarista, in Palestina e contro gli inglesi, e ovviamente dai PARTIGIANI come in via Rasella, mentre gli agguati terroristici, vili, alle spalle, senza divisa alcuna e fuga, furono usati dai MASSONI, ad iniziare dalla rivoluzione americana, e soprattutto nella nostra guerra civile furono praticati dai GAP e SAP su inviti di Mosca e Radio Londra.
Il terrorismo delle BR “morettiane”, agguati con gambizzazioni, omicidi e stragi come in via Fani, è la esatta riproposizione degli agguati dei Gap nel 1944 – ’45.
I Fascisti hanno sempre combattuto apertamente e con una divisa.
Stabilito questo, noi oggi sappiamo che il NEOFASCISMO, una mutazione perfida e antropologica del Fascismo, fu sotto controllo e strumentalizzato dagli Apparati di sicurezza dello Stato, democratico e antifascista e dalle Intelligence Nato e occidentali.
Il nostro Stato Maggiore, il Sifar – il Sid, e il Servizio civile degli AA.RR. avevano sotto controllo uomini e gruppi neofascisti e il MSI, il partito cosiddetto neofascista, era un partito annesso e connesso al sistema democratico e con ideologie e tematiche destroidi e non di certo fasciste.
E’ ridicolo quindi parlare di “eversione nera” quando il neofascismo ha supportato lo Stato nel suo potere e i nostri colonizzatori anglo americani, nella loro egemonia.
Ergo: il NEOFASCISMO è stato una variante di destra dello stesso antifascismo.

Basta in ogni caso considerare la nostra storia recente, nei suoi risvolti e quella dei neofascisti incriminati per terrorismo, anche a prescindere dalle condanne, per avere la certezza di come il neofascismo sia stato un arma del Sistema.

Le tante bombe del 1969, inizio bombarolo, Fiera e treni, ovvie false flag per incolpare gli anarchici, destabilizzare e far chiedere uno “stato di emergenza”, vennero messe dalla cellula padovana di Freda e Ventura, inquisita poi per Pz. Fontana, e sappiamo che quella “cellula” era sotto controllo del Sid, anche attraverso l’agente ”Z”, Guido Giannettini, neofascista e a libro paga del Servizio.
E’ ovvio inoltre che Freda e Ventura poterono fuggire in Sud America, come altri loro sodali, per esempio il Pozzan in Spagna, grazie alla “benevolenza” dei Servizi.

Non sappiamo come considerare Freda per Pz. Fontana, ma o ggi la Magistratura ci dice che con le nuove prove acquisite, se si potesse rifare il processo, e per legge sappiamo che non si può, Freda e Ventura, nel frattempo deceduto, sarebbero condannati all’ergastolo per la strage alla Banca della Agricoltura, e non assolti per insufficienza di prove.
Ne prendiamo atto.,
Ordine Nuovo, di cui il suo capo Pino Rauti era colluso con il Servizio segreto dello Stato Maggiore, ha una gran messe di suoi adepti collusi con il Sid, molti dei quali con tanto di criptonimo segreto.
ON del Triveneto, controllato dal medico Carlo Maria Maggi (ON e MSI), finalmente condannato all’ergastolo per la strage di Brescia, aveva uomini che erano in uso entrare ed uscire dalla base Fatse Nato di Verona.
Carlo Digilio (acronimo “Erodoto”), l’”armiere” di Ordine Nuovo del Triveneto, era una spia in forza alla Cia, come suo padre spia dello Oss americano durante la RSI.

Altri sodali di Maggi, come il “camerata”, Marcello Soffiati, ("Eolo") , Maurizio Tramonte (“Tritone”) anche lui ergastolo per Brescia, aggiungendoci Lino Franco indicato dal Digilio quale uno dei fiduciari statunitensi nell’ambito della rete informativa da lui descritta e anche il Minetto Sergio, a quel tempo già fiduciario C.I.A., secondo Digilio.
A Roma e non solo, invece, uomini e gruppi neofascisti, come ampiamente dimostrato, erano sotto stretto controllo degli AA.RR. e del massimo dirigente del Servizio Civile, Umberto Federico D’Amato, che ne faceva quel che voleva.

Al sud è infine noto che non pochi neofascisti, oltre a frequentazioni di Logge massoniche, erano in contatto con Cosche mafiose e ‘ndrine. Tutte componenti di questo Stato democratico e antifascista.

Non indifferenti poi le strumentalizzazioni e i connubi che ci sono stati tra neofascisti con organi militari dello Stato come la divisione dei Carabinieri Pastrengo di Milano, o con i vari Sogno, Fumagalli, ecc., antifascisti legati alla Cia.
i confidenti e gli informatori neofascisti verso quelli che demenzialmente chiamavano “camerati in divisa” non si contano.

Certamente nel neofascismo hanno anche militato camerati che credevano di lottare per il fascismo, ma sono stati ingannati, nel complesso non hanno potuto contare nulla, e molti purtroppo ci hanno rimesso anche la vita. Ma questo non può cambiare il giudizio sul neofascismo.

Molte di queste connivenze tra lo Stato antifascista, gli americani e i neofascisti non erano recenti. In alcuni casi come per esempio il missista Pino Romualdi, che poi resse la struttura semiclandestina, ante MSI, dei FAR, risalgono a poco prima della fine della guerra, e stessa cosa per il Principe Valerio Borghese che mise i reduci Decima Mas a diposizione dello Oss americano per operazioni in Italia, soprattutto in Sicilia, e a favore degli israeliani.

Tanti altri reduci fascisti, tutte anime perdute, vennero assunti dallo Oss americano per impiegarli come elementi di manovra contro le sinistre nel momento in cui le loro truppe avrebbero lasciato il nostro paese.

Oggi, documenti statunitensi desecretati, ci dicono che in quel primo dopoguerra le strutture neofasciste, molte semiclandestine, erano sotto scacco dello OSS.

Dal 1946, con la nascita perfidamente progettata del MSI, le cui redini, protezioni e finanziamenti vennero posti nelle mani di Arturo Michelini, uno alieno alla RSI, ma che garantiva massonicamente il comportamento “democratico” e servile del partito, mentre la sua dirigenza: gli Almirante, i Servello, di nome e di fatto per il suo servilismo agli statunitensi, Caradonna, ecc., tutti ributtanti conservatori reazionari e filo americani e filo israeliani, niente avevano in comune con il Fascismo.
Passate partecipazioni al fascismo, nulla contavano rispetto al presente (anche Licio Gelli, massone e spia dei partigiani, si dichiarava “fascista”).

E nulla contava che molti neofascisti avessero il portachiavi del Duce, o la svastica al collo che la portavano anche squallidi criminali comuni ergastolani.

Tutta l’area neofascista fece da truppe cammellate a favore dei nostri colonizzatori statunitensi e poi Atlantici. Sempre, per mezzo secolo, un vero tradimento della Patria !

Basti pensare che i neofascisti hanno sostenuto ogni forma militare, conservatrice e reazionaria che gli americani utilizzavano per la loro politica internazionale: dai Colonnelli greci, a Pinochet; hanno sostenuto le guerre yankee, da Cuba al Vietnam, e tutte le politiche reazionarie, golpiste e poliziesche nel pianeta. Come si vede una netta differenza rispetto al Fascismo con le sue specifiche socialiste e la sua lotta del sangue contro l’oro.

Tutto questo e altro ancora che sorvoliamo, dimostra come il neofascismo, con tutti i suoi bombaroli, non è stato altro che un parto dell’antifascismo con annessi e connessi.

Si consideri solo che il Fascismo è stato un irriducibile nemico, di fatto e di idee, della massoneria, degli anglo americani, del capitalismo, soprattutto plutocratico e finanziario, tutte forze e ideali che invece sono state alla base o insite al NEOFASCISMO.

Ed infine tutte le bombe stragista, dal 1969 al 1993, non sono state poste solo da neofascisti, ma molte sono rimaste misteriose, proprio perche dietro c’erano gli interessi della strategia della tensione, “destabilizzare per stabilizzare”, una guerra non ortodossa che praticavano gli yankee, guarda caso cessata solo con la seconda Repubblica, quando ci è stato eliso ogni residuo di sovranità nazionale e depredato lo Stato di ogni proprietà pubblica.

PER CONCLUDERE:
LO STRAGISMO E IL TERRORISMO SONO STORICAMENTE APPANNAGGIO DELL’ANTIFASCISMO E DI FORZE CHE NE SONO CONNATURATE: MASSONERIE, CAPITALISMO, ECC., IL NEOFASCISMO E’ UN PRODOTTO DELL’ANTIFASCISMO STESSO.
QUINDI SI INVITANO RICERCATORI STORICI, SCRITTORI E GIORNALISTI, A CONSIDERARE IL NEOFASCISMO COME UN FRUTTO DELLA DEMOCRAZIA OCCIDENTALE E DEL NOSTRO STATO DEMOCRATICO ANTIFASCISTA.
BASTI PENSARE CHE QUESTO STATO, LA SUA MAGISTRATURA, NON HANNO VOLUTO O POTUTO FARE LUCE SU LE PEGGIORI STRAGI CHE HANNO INSAGUINATO IL PAESE, PERCHE’ STRAGI E NEOFASCISMO SONO FIGLI DEL REGIME ANTIFASCISTA, COSI’ COME LA REPUBBLICA DEMOCRATICA ANTIFASCISTA E’ FIGLIA DELLA INVASIONE ANGLO AMERICANA, I CRIMINALI CHE HANNO ESPORTATO STRAGI E TERRORISMO, SONO FIGLI DELL’ANTIFASCISMO, COMPRESO IL “NEOFASCISMO”, SUA VARIANTE DI DESTRA.

"Questo post e’ dedicato a quei ricercatori storici, giornalisti e scrittori, i piu’ attendibili, come Aldo Giannuli, Stefania Limiti, Giovanni Fasanella, Giacomo Pacini e altri, che spesso nei loro resoconti ignorano una realta’ storica: il neofascismo non c’entra con il fascismo anzi e’ un prodotto di destra dello stesso antifascismo.
Io rispetto la loro ideologia antifascista, ci mancherebbe, ma prendano atto di questa realta’, perche’ il fascismo e’ finito sotto le armi straniere nel 1945. Il neofascismo e’ una mostruosa farsa, un prodotto dell’antifascismo, della criminalita’ anglo americana, dei suoi servizi, delle sue false flag e delle sue bombe “democratiche".

di Maurizio Barozzi

Bombe stragiste e terrorismo sono armi che hanno origine nella Storia da qualche ANARCHICO, dagli EBREI nella Russia zarista, in Palestina e contro gli inglesi, e ovviamente dai PARTIGIANI come in via Rasella, mentre gli agguati terroristici, vili, alle spalle, senza divisa alcuna e fuga, furono usati dai MASSONI, ad iniziare dalla rivoluzione americana, e soprattutto nella nostra guerra civile furono praticati dai GAP e SAP su inviti di Mosca e Radio Londra.

Il terrorismo delle BR “morettiane”, agguati con gambizzazioni, omicidi e stragi come in via Fani, è la esatta riproposizione degli agguati dei Gap nel 1944 – ’45.

I Fascisti hanno sempre combattuto apertamente e con una divisa.

Stabilito questo, noi oggi sappiamo che il NEOFASCISMO, una mutazione perfida e antropologica del Fascismo, fu sotto controllo e strumentalizzato dagli Apparati di sicurezza dello Stato, democratico e antifascista e dalle Intelligence Nato e occidentali.

Il nostro Stato Maggiore, il Sifar – il Sid, e il Servizio civile degli AA.RR. avevano sotto controllo uomini e gruppi neofascisti e il MSI, il partito cosiddetto neofascista, era un partito annesso e connesso al sistema democratico e con ideologie e tematiche destroidi e non di certo fasciste.

E’ ridicolo quindi parlare di “eversione nera” quando il neofascismo ha supportato lo Stato nel suo potere e i nostri colonizzatori anglo americani, nella loro egemonia.

Ergo: il NEOFASCISMO è stato una variante di destra dello stesso antifascismo.

Basta in ogni caso considerare la nostra storia recente, nei suoi risvolti e quella dei neofascisti incriminati per terrorismo, anche a prescindere dalle condanne, per avere la certezza di come il neofascismo sia stato un arma del Sistema.

Le tante bombe del 1969, inizio bombarolo, Fiera e treni, ovvie false flag per incolpare gli anarchici, destabilizzare e far chiedere uno “stato di emergenza”, vennero messe dalla cellula padovana di Freda e Ventura, inquisita poi per Pz. Fontana, e sappiamo che quella “cellula” era sotto controllo del Sid, anche attraverso l’agente ”Z”, Guido Giannettini, neofascista e a libro paga del Servizio.

E’ ovvio inoltre che Freda e Ventura poterono fuggire in Sud America, come altri loro sodali, per esempio il Pozzan in Spagna, grazie alla “benevolenza” dei Servizi.

Non sappiamo come considerare Freda per Pz. Fontana, ma o ggi la Magistratura ci dice che con le nuove prove acquisite, se si potesse rifare il processo, e per legge sappiamo che non si può, Freda e Ventura, nel frattempo deceduto, sarebbero condannati all’ergastolo per la strage alla Banca della Agricoltura, e non assolti per insufficienza di prove.
Ne prendiamo atto.,
Ordine Nuovo, di cui il suo capo Pino Rauti era colluso con il Servizio segreto dello Stato Maggiore, ha una gran messe di suoi adepti collusi con il Sid, molti dei quali con tanto di criptonimo segreto.

ON del Triveneto, controllato dal medico Carlo Maria Maggi (ON e MSI), finalmente condannato all’ergastolo per la strage di Brescia, aveva uomini che erano in uso entrare ed uscire dalla base Fatse Nato di Verona.

Carlo Digilio (acronimo “Erodoto”), l’”armiere” di Ordine Nuovo del Triveneto, era una spia in forza alla Cia, come suo padre spia dello Oss americano durante la RSI.
Altri sodali di Maggi, come il “camerata”, Marcello Soffiati, ("Eolo") , Maurizio Tramonte (“Tritone”) anche lui ergastolo per Brescia, aggiungendoci Lino Franco indicato dal Digilio quale uno dei fiduciari statunitensi nell’ambito della rete informativa da lui descritta e anche il Minetto Sergio, a quel tempo già fiduciario C.I.A., secondo Digilio.

A Roma e non solo, invece, uomini e gruppi neofascisti, come ampiamente dimostrato, erano sotto stretto controllo degli AA.RR. e del massimo dirigente del Servizio Civile, Umberto Federico D’Amato, che ne faceva quel che voleva.

Al sud è infine noto che non pochi neofascisti, oltre a frequentazioni di Logge massoniche, erano in contatto con Cosche mafiose e ‘ndrine. Tutte componenti di questo Stato democratico e antifascista.

Non indifferenti poi le strumentalizzazioni e i connubi che ci sono stati tra neofascisti con organi militari dello Stato come la divisione dei Carabinieri Pastrengo di Milano, o con i vari Sogno, Fumagalli, ecc., antifascisti legati alla Cia.
i confidenti e gli informatori neofascisti verso quelli che demenzialmente chiamavano “camerati in divisa” non si contano.

Certamente nel neofascismo hanno anche militato camerati che credevano di lottare per il fascismo, ma sono stati ingannati, nel complesso non hanno potuto contare nulla, e molti purtroppo ci hanno rimesso anche la vita. Ma questo non può cambiare il giudizio sul neofascismo.

Molte di queste connivenze tra lo Stato antifascista, gli americani e i neofascisti non erano recenti. In alcuni casi come per esempio il missista Pino Romualdi, che poi resse la struttura semiclandestina, ante MSI, dei FAR, risalgono a poco prima della fine della guerra, e stessa cosa per il Principe Valerio Borghese che mise i reduci Decima Mas a diposizione dello Oss americano per operazioni in Italia, soprattutto in Sicilia, e a favore degli israeliani.
Tanti altri reduci fascisti, tutte anime perdute, vennero assunti dallo Oss americano per impiegarli come elementi di manovra contro le sinistre nel momento in cui le loro truppe avrebbero lasciato il nostro paese.

Oggi, documenti statunitensi desecretati, ci dicono che in quel primo dopoguerra le strutture neofasciste, molte semiclandestine, erano sotto scacco dello OSS.

Dal 1946, con la nascita perfidamente progettata del MSI, le cui redini, protezioni e finanziamenti vennero posti nelle mani di Arturo Michelini, uno alieno alla RSI, ma che garantiva massonicamente il comportamento “democratico” e servile del partito, mentre la sua dirigenza: gli Almirante, i Servello, di nome e di fatto per il suo servilismo agli statunitensi, Caradonna, ecc., tutti ributtanti conservatori reazionari e filo americani e filo israeliani, niente avevano in comune con il Fascismo.

Passate partecipazioni al fascismo, nulla contavano rispetto al presente (anche Licio Gelli, massone e spia dei partigiani, si dichiarava “fascista”).

E nulla contava che molti neofascisti avessero il portachiavi del Duce, o la svastica al collo che la portavano anche squallidi criminali comuni ergastolani.

Tutta l’area neofascista fece da truppe cammellate a favore dei nostri colonizzatori statunitensi e poi Atlantici. Sempre, per mezzo secolo, un vero tradimento della Patria !

Basti pensare che i neofascisti hanno sostenuto ogni forma militare, conservatrice e reazionaria che gli americani utilizzavano per la loro politica internazionale: dai Colonnelli greci, a Pinochet; hanno sostenuto le guerre yankee, da Cuba al Vietnam, e tutte le politiche reazionarie, golpiste e poliziesche nel pianeta. Come si vede una netta differenza rispetto al Fascismo con le sue specifiche socialiste e la sua lotta del sangue contro l’oro.

Tutto questo e altro ancora che sorvoliamo, dimostra come il neofascismo, con tutti i suoi bombaroli, non è stato altro che un parto dell’antifascismo con annessi e connessi.

Si consideri solo che il Fascismo è stato un irriducibile nemico, di fatto e di idee, della massoneria, degli anglo americani, del capitalismo, soprattutto plutocratico e finanziario, tutte forze e ideali che invece sono state alla base o insite al NEOFASCISMO.

Ed infine tutte le bombe stragista, dal 1969 al 1993, non sono state poste solo da neofascisti, ma molte sono rimaste misteriose, proprio perche dietro c’erano gli interessi della strategia della tensione, “destabilizzare per stabilizzare”, una guerra non ortodossa che praticavano gli yankee, guarda caso cessata solo con la seconda Repubblica, quando ci è stato eliso ogni residuo di sovranità nazionale e depredato lo Stato di ogni proprietà pubblica.

PER CONCLUDERE:

LO STRAGISMO E IL TERRORISMO SONO STORICAMENTE APPANNAGGIO DELL’ANTIFASCISMO E DI FORZE CHE NE SONO CONNATURATE: MASSONERIE, CAPITALISMO, ECC., IL NEOFASCISMO E’ UN PRODOTTO DELL’ANTIFASCISMO STESSO.
QUINDI SI INVITANO RICERCATORI STORICI, SCRITTORI E GIORNALISTI, A CONSIDERARE IL NEOFASCISMO COME UN FRUTTO DELLA DEMOCRAZIA OCCIDENTALE E DEL NOSTRO STATO DEMOCRATICO ANTIFASCISTA.
BASTI PENSARE CHE QUESTO STATO, LA SUA MAGISTRATURA, NON HANNO VOLUTO O POTUTO FARE LUCE SU LE PEGGIORI STRAGI CHE HANNO INSAGUINATO IL PAESE, PERCHE’ STRAGI E NEOFASCISMO SONO FIGLI DEL REGIME ANTIFASCISTA, COSI’ COME LA REPUBBLICA DEMOCRATICA ANTIFASCISTA E’ FIGLIA DELLA INVASIONE ANGLO AMERICANA, I CRIMINALI CHE HANNO ESPORTATO DEMOCRAZIA FINANZIARIA, CAPITALISTA E BANCARIA, SEPPELLENDO* SOTTO UN TAPPETO DI BOMBE, MILIONI DI CIVILE.
CHI SONO QUINDI I BOMBAROLI TERRORISTI?
DEMOCRAZIA FINANZIARIA, CAPITALISTA E BANCARIA, SEPPELLENDO* SOTTO UN TAPPETO DI BOMBE, MILIONI DI CIVILE.
CHI SONO QUINDI I BOMBAROLI TERRORISTI?

tratto da:
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