di Alberto Alpozzi
9 maggio 1936, ore 22.30, Roma – “L’Italia ha finalmente il suo Impero.” Il Duce Benito Mussolini dal balcone di Palazzo Venezia così proclamava l’Impero 80 anni fa. Pochi giorni prima, il 5 maggio, aveva annunciato la vittoria nella guerra d’Etiopia (iniziata il 3 ottobre 1935) con l’entrata vittoriosa delle truppe, guidate da Badoglio, in Addis Abeba.
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Ecco il testo integrale della proclamazione dell’Impero:
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Ufficiali!
Sottufficiali! Gregari di tutte le Forze Armate dello Stato, in Africa e
in Italia! Camicie nere della rivoluzione! Italiani e italiane in
patria e nel mondo! Ascoltate!
Con le decisioni che fra pochi istanti
conoscerete e che furono acclamate dal Gran Consiglio del Fascismo, un
grande evento si compie: viene suggellato il destino dell’Etiopia, oggi, 9 maggio, quattordicesimo anno dell’era fascista.
Tutti i nodi furono tagliati dalla nostra
spada lucente e la Vittoria africana resta nella storia della Patria,
integra e pura, come i Legionari caduti e superstiti la sognavano e la
volevano. L’Italia ha finalmente il suo Impero.
Impero Fascista, perché porta i segni
indistruttibili della volontà e della potenza del Littorio Romano,
perché questa è la meta verso la quale durante quattordici anni furono
sollecitate le energie prorompenti e disciplinate delle giovani,
gagliarde generazioni italiane. Impero di pace, perché l’Italia vuole la
pace per sé e per tutti e si decide alla guerra soltanto quando vi è
forzata da imperiose, incoercibili necessità di vita. Impero di civiltà e di umanità per tutte le popolazioni dell’Etiopia.
Questo è nella tradizione di Roma, che, dopo aver vinto, associava i popoli al suo destino.
Ecco
la legge, o italiani, che chiude un periodo della nostra storia e ne
apre un altro come un immenso varco aperto su tutte le possibilità del
futuro:
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1 – I territori e le genti che appartenevano
all’impero di Etiopia sono posti sotto la sovranità piena e intera del
Regno d’Italia.
2 – Il titolo di Imperatore d’Etiopia viene assunto per sé e per i suoi successori dal Re d’Italia.
Ufficiali! Sottufficiali! Gregari di tutte le
forze Armate dello Stato, in Africa e in Italia! Camicie nere! Italiani
e italiane!
Il popolo italiano ha creato col suo sangue l’Impero. Lo feconderà col suo lavoro e lo difenderà contro chiunque con le sue armi.
In questa certezza suprema, levate in alto, o Legionari, le insegne, il ferro e i cuori, a salutare, dopo quindici secoli, la riapparizione dell’Impero sui colli fatali di Roma.
Ne sarete voi degni?
Questo grido è come un giuramento sacro, che vi impegna dinanzi a Dio e dinanzi agli uomini, per la vita e per la morte!
Camicie nere! Legionari! Saluto al Re!
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Con il nuovo Impero nasce l’A.O.I.
“Africa Orientale Italiana” comprendente i territori dell’Etiopia,
dell’Eritrea e della Somalia, suddivisi in 6 governi: Scioa, Galla e
Sidamo, Harar, Eritrea, Somalia e Amara, ciascuno con un Governatore e
indipendenti in termini amministrativi.
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