https://archive.org/details/LaFarsaDellaResistenza
"Ci stanno delle verità che a volte ci sconvolgono.
"Ci stanno delle verità che a volte ci sconvolgono.
Verità che ci sembrano
talmente assurde e tante volte ci rifiutiamo di accettarle come tali.
Chi detiene il potere sa come manovrare, mistificare i fatti.
Pluriassassini sono stati fatti diventare personaggi esemplari della
cosa pubblica: consiglieri, sindaci, deputati, senatori, ministri e
persino Presidenti della 'Repubblica Italiana'.
La criminosa verità
viene taciuta, nascosta, minimizzata e negata alla stragrande parte
della pubblica opinione, proprio da chi ne ha il potere di farlo perché
ha il controllo sullo stato, sui mass media, sui partiti.
Si fa passare
il messaggio in modo chiaro e forte, oscuro e subliminale che
assassinare i nemici, gli avversari, i concorrenti, i diversi e gli
estranei alla nostra parte, anche se neutrali, e l'eliminare senza
scrupoli perfino alleati, amici e parenti qualora essi siano di ostacolo
sia giusto e doveroso.
Dal 1943 si è fatto passare il messaggio che
assassinare un fascista non è reato.
Ma che senso ha una tale assurda,
folle, malvagia perversità?
Nell'Italia
massonica di Rothschild si continua a vivere di Antifascismo.
Lentamente però riemerge dai fondali neri della Storia la verità.
La
resistenza fu una farsa che portò alla distruzione di una nazione
sovrana: l'Italia.
Pertini, Togliatti, Amendola, Bentivegna, Carla
Capponi e tutti i partigiani non devono essere considerati più eroi ma
Assassini e Traditori della Patria.
L'attentato di via Rasella del 23
marzo 1944 non fu un gesto eroico ma un atto di pura vigliaccheria e
tradimento verso il Popolo italiano.
Gli autori di questo vile gesto non
furono mai processati.
Uccidere Claretta Petacci, Luisa Ferida,
Giuseppina Ghersi, e tantissimi altri sostanzialmente innocenti, fu
fatto fare da Rothschild , come sempre tramite agenti criminali e privi
di scrupoli proprio per seminare il terrore e l'odio reciproco e la
divisione in seno al Popolo Italiano. Personaggi come Sandro Pertini,
Francesco Moranino, Arrigo Boldrini, Eugenio Fassino e tantissimi altri
furono appunto strumenti di cui Rothschild si servi e si serve ancora
adesso in Italia ed in tutto il Mondo.
Le
uccisioni indiscriminate tra fascisti e comunisti in Italia furono
fomentate al massimo dal 'nuovo potere degli Alleati' sotto l'egemonia
USA al servizio del satanico Rothschild, proprio per creare una
divisione in seno al Popolo Italiano, e possiamo constatare che ancora
adesso, a distanza di più di 70 anni, le ferite non si sono
completamente sanate.
Nel
1945 il signor Pertini Alessandro, detto Sandro, tra le altre cose,
oltre ad essere coinvolto in modo diretto nella decisione di assassinare
Mussolini e Claretta Petacci, che aveva l'unica 'colpa'di essere
l'amante di Mussolini, fece analogamente e sbrigativamente fucilare
anche la bella attrice Luisa Ferida, la quale era del tutto innocente da
responsabilità politiche di sorta, ma solo perché moglie di Osvaldo
Valenti che era stato condannato a morte perché 'fascista'.
Ci hanno condannato all'odio con il loro fascismo ed antifascismo.
Oscar
Luigi Scalfaro, cattolico e contrario alla pena di morte, a guerra
finita, fece condannare alla fucilazione sei persone, di cui un giovane
padre di famiglia che conosceva perfettamente ed era innocente.
Accusato
dal pm Scalfaro e fucilato come fascista. Domenico Ricci era innocente.
Nell’estate 1945, a guerra finita, l’allora 27settenne Oscar Luigi
Scalfaro, futuro presidente della Repubblica italiana, sostenne con
altri due colleghi la pubblica accusa al processo che vedeva imputati
l’ex prefetto di Novara Enrico Vezzalini e i fascisti Arturo Missiato,
Salvatore Santoro, Giovanni Zeno, Raffaele Infante e Domenico Ricci.
Dopo tre giorni di dibattimento fu chiesta per i sei la condanna a
morte, eseguita il 23 settembre al poligono di tiro di Novara.
Giuseppina
Ghersi era una bambina di 13 anni e fu condannata a morte dai
partigiani della Brigata Garibaldi, dopo essere stata violentata e
stuprata, solo per aver vinto un concorso scolastico con un tema che
omaggiava il Duce.
Fu uccisa con un colpo di pistola alla nuca e gettata
su un mucchio di altri cadaveri davanti alle mura del Cimitero di
Zinola.
Un signore che passava nei dintorni testimoniò che: 'Era un
cadavere di donna molto giovane ed erano terribili le condizioni in cui
l’avevano ridotta.
Evidentemente avevano infierito in maniera brutale su
di lei.
L’orrore era rimasto impresso sul suo viso, una maschera di
sangue con un occhio bluastro tumefatto e l’altro spalancato
sull’inferno'.
La storia di Giuseppina Ghersi è stata ricostruita nel
dopoguerra grazie al padre, che il 29 aprile 1949 presentò al
Procuratore della Repubblica di Savona un esposto di sei pagine.
(s. brosal)"
(https://www.youtube.com/watch?v=duMUwtg29s8)
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Cfr. http://www.metamorfosialiene.com/2015/06/16/il-volto-criminale-della-resistenza/,
http://www.ilgiornale.it/news/cultura/esecuzioni-torture-stupri-crudelt-dei-partigiani-paura-e-844311.html,
http://stragipartigiane.blogspot.it/,
http://ausiliarie.blogspot.it/.
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"europadelsud
Pubblicato il 12 nov 2015" (https://www.youtube.com/watch?v=duMUwtg29s8)
Dopo vent'anni di tracotanza e soprusi in cui si pretendeva semplicemente cieca obbedienza è in cui si uccidevano gli oppositori non vedo come si possa pretendere dalla storia che spesso è così cruenta l'incolumità per i responsabili e anche per le loro amanti., certo è orrendo il crimine riportato della ragazzina e sarebbe stato bello un processo ai gerarchi fascisti ma penso che avessero una tale rete di protezione che o si faceva giustizia subito o non ci sarebbe forse mai stata per il popolo oppresso
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