lunedì 14 novembre 2016

CONFESSIONE DI UN MISSINO TRADITO



ANTONIO POCOBELLO


Ho dato la mia migliore gioventù al MSI da attivista e formatore culturale. 


Inutilmente perchè da fascista continuatore della RSI sono stato tradito ed usato in funzione NATO anticomunista (quello che ho sempre cercato di evitare) e mi è andata bene a non passare ulteriori guai o rimetterci la vita come è capitato a tanti altri giovani e giovanissimi camerati assassinati.
E non è un piccolo numero e per questi la giustizia democratica non è mai esistita. 
"Uccidere un fascista non è reato" è così è stato e continua ad essere. 
Mai trovato un colpevole e quando è stato trovato lo si è lasciato scappare e ben mantenuto.
Cmq stare nel MSI era stare contro il sistema dei servi degli USA: la democrazia-liberista più che contro all'URSS. 

Avevamo capito con molto anticipo sui tempi quello che oggi stanno incominciando a recipire tutti: che la democrazia-liberista è la dittatura dei banchieri e delle lobbies. 
E' tanto palese che gli italiani nemmeno se ne accorgono che sono governati sostanzialmente dalla "commissione europea" clan di criminali che si fanno chiamare banchieri mai eletti da un organo democratico che ci comandano a bacchetta tanto da arrivare ad imporre a capo del governo un Renzi in sostituzione del leggittimo eletto a colpi di spreed; ovvero violenza finanziaria.
Pazzesco !


L'Italia con la guerra persa aveva cessata di essere una nazione sovrana e che era diventata una colonia anglo-USA con la spartizione di Yalta.
Guerra voluta dai banchieri già padroni attraverso il possesso dellle emissioni monetarie delle nazioni democratiche. Esattamente come è oggi l'Italia e dell'E.U..
Come continuano a fare guerre alle nazioni che ancora difendono la loro emissione nazionale.

Mentre noi eravamo, come ancora siamo,  per la socializzazione dell'economia e la democrazia del lavoro o corporativismo e cercare di ridurre al minimo la proprietà privata incominciando a far godere a tutti i lavoratori i benefici del profitto capitalistico e che non restasse tutto a loro ma una metà dei guadagni venisse distribuito a tutti i lavoratori, sempre nel rispetto della "carta del lavoro". 
E contro a tutto il capitale speculativo.


 Siccome la cultura massonica-liberista ha occultato molto bene la "carta del lavoro" fascista cioè quando per la prima volta al mondo i lavoratori hanno acquisiti i loro diritti per legge mi fa piacere ricordarla.
http://pocobello.blogspot.it/2011/07/carta-del-lavoro.html

Se per costruire un bene, come per esempio un’automobile, occorre il capitale e il lavoro, ora perchè il capitale deve “mangiarsi” da solo tutto il prifitto quando hanno concorso a questo profitto anche i lavoratori ? Per noi non deve funzionare così.
E cosa è successo in questi 70 anni di pseudo democrazia-liberista ?
La FIAT, in questo caso, ma c'è ne sono tanti altri simili restati senza pubblicità, ha socializzate le perdite e privatizzati i profitti.
E poi ha avuto anche il coraggio di delocalizzare la sede per meglio non pagare tasse in Italia.
Ma vi pare giusto ?


La Socializzazione dell'economia è la parità tra capitale e lavoro e 

SIMBIOSI FRA CAPITALE E LAVORO
http://pocobello.blogspot.it/2010/04/simbiosi-fra-capitale-e-lavoro.html

Ma per me l'atto più ignobile dei dirigenti del MSI e sue successive denominazioni è stato nasconderci nel 2002 il contenuto di un lavoro neutro (lavoro che già avrebbero dovuto fare loro) che ci faceva conoscere il lascito testamentario preciso della RSI.  
Fatto che ha scatenata tutta la mia ira ed indignazione.

Indignazione che è continuata e rafforzzata per tutte le frazioni politiche (laDestra, FN, FdI, ecc.) residui del fallito MSI alle quali avevo chiesto, ricevendone un rifiuto o molte non risposte, di trovare unità di contenuti politici in questo documento.
http://pocobello.blogspot.it/2010/01/fascismo-e-antifascismo-per-una-nuova.html

A QUESTE  ENTITITA' MICRO POLITICHE INSIGNIFICANTI NELLA LORO DIVISIONE E POCHEZZA LA SOCIALIZZAZIONE (parità tra capitale e lavoro) NON INTERESSA A NESSUNO.
SONO TUTTI SCHIFOSI LIBERISTI.
CONTINUANO NELLA SCIA DEL MSI/DN.

MSI: il grande inganno

http://pocobello.blogspot.it/2013/07/msi-il-grande-inganno.html


Da Palazzo del Drago a via della scrofa. 60 anni di Msi
http://pocobello.blogspot.it/2010/07/da-palazzo-del-drago-via-della-scrofa.html

Sono entrato nel 1960 nel MSI (a 15 anni) che non era ne di destra e ne di sinista. 

 
Primo congresso del M.S.I.
http://pocobello.blogspot.it/2010/04/primo-congresso-del-msi.html 
IL MSI DI ALMIRANTE....UN ORRIDO EQUIVOCO....  
http://pocobello.blogspot.it/2010/04/primo-congresso-del-msi.html

Questi erano i contenuti per i quali ci battevamo negli anni 60/70 da opposizione nel MSI. 

 
Perché siamo contro questa «democrazia»
http://pocobello.blogspot.it/2010/06/perche-siamo-contro-questa-democrazia.html

In questa direzione era indirizzata anche la nostra attività politica e fascista.
"OLTRE" LA PROPRIETA' PRIVATA... AFFERMARE IL PRIMATO DELLA PROPRIETA' PUBBLICA... SOCIALE... ETICA... SOLIDALE... 

 http://pocobello.blogspot.it/2014/09/oltre-la-proprieta-privata-affermare-il.html
 
Tanto devo a chi mi ha conosciuto e stimato. 

Mi è giunto un lungo, positivo e gradito commento che l'autore per questione di spazio non è riuscito a mettere nelle note del blog.
Il mittente è il sociale, camerata, stimato e stotorico MAURIZIO BAROZZI autorevole esponente della


che ringrazio cordialmente.

Questo il suo commento:

LE “”CONFESIONI DI UN MISSINO TRADITO”” DI ANTONIO POCOBELLO CI DANNO VERAMENTE SPERANZA CHE LA STORIA FARA’ GIUSTIZIA .
ANTONIO POCOBELLO DOPO DECENNI DI MIL TANZA, NON RINNEGA NULLA, ANZI LO RIVENDICA, MA GRIDA ALTO E FORTE CHE LUI, E COME LUI TANTI ALTRI CAMERATI, SONO STATI IGNOBILMENTE TRADITI, IMBROGLIATI, DA UN PUGNO DI MASCALZONI CHE HANNO USATO L’EREDITA’ DEL FASCISMO RSI, PER LE LORO PERSONALI CARRIERE.
Nessuno più di noi può rallegrarsi di questO POST, noi che abbiamo messo nero su bianco, con il nostro Saggio “”MSI IL GRANDE INGANNO”” il ruolo subdolo e maleodorante di questo partito, la cui collocazione conservatrice e reazionaria, funzionale al Sistema per gli “opposti estremismi” e alle strategie atlantiche, ha finito per innestare una criminale faida con gli assassini di sinistra, condannando a morte giovani adolescenti, già sotto elezioni usati per gli interessi elettorali di vari furfanti.
Oggi , molti ex del MSI, fanno come tanti anziani che ingigantiscono episodi passati e li trasformano in leggende. E così leggo di missisti che si crogiolano del loro passato.
Eppure ho sempre sostenuto che nessuno deve vergognarsi di essere stato nel MSI.
A quel tempo era un partito fraudolentemente spacciato per fascista, con un perfido gioco delle parti era definito fascista anche dagli avversari che pur ci inciuciavano in parlamento e sapevano bene che fascista non era.
Ma si sà, la politica, specialmente in gioventù è più che altro emotiva, sentimentale, non razionale, fatta di amicizie e miltanse e quindi facilmente si può essere iraggirati.
Ma oggi che sapete benissimo come sono andate le cose, quel che ha rappresentato questo partito, rivenicate pure con orgoglio le “botte che vi siete dati von i risso, ma riconoscete l’ingano!
E’ quanto ha fatto Antonio e gliene va dato atto.
Antonio a cui Sta a cuore la funzione sociale del fascimo, i programmi della RSI, il suo socialismo di cui Antonio ne ha rintracciato le radici nel feudo di S. Leucio, sotto i broboni, la contrapposizione al potere bancario, al signoraggio, egli tende a indicare in queste specifiche i tradimento maggiore del MSI.
Ma a veder bene c’è da addebitare al missismo il tradimento immondo degli interessi nazionali in barba a quella Patria di cui si riempivano la bocca.
Basta sfogliare la indecente collezione del Secolo d’Italia, quindi consultare gli interventi e le votazioni che questo partito ha espresso in parlamento sulle questioni importanti e quelle internazionali. Si ritroverà un filo conduttore che parte da J. J. Angleton a capo dell’Oss statunitense in Italia, del 1946 , ininterrotto, fin a Fiuggi. Ed ovviamente i relativi finanziamenti ricevuti da Washington, confessati candidamente da Caradonna.
Si avrà la evidenza di come questo partito ha sempre boicottato le scelte autonomiste , le poche messe in atto soprattutto da Moro, gli approcci con i paesi arabi (geopoliticamente indispensabili al ns. paese), di cui si diceva che erano “amici dei sovieitici”, per non parlare delle scelte energetiche, tra cui il boicottaggio in funzione, pro Occidente, di Mattei (petrolio) e di Ippolito (nucleare) per arrivare alla gazzarra di protesta, inscenata a novembre 1973 dal MSI in parlamento, quando Moro riuscì a far approvare il diniego agli Usa di utilizzare gli scali delle basi italiani per rifornire Israele durante la guerra del Kippur. Per non parlare della vile aggressione verbale del missista Mirko Tremaglia a Craxi che aveva “osato” schierare i carabinieri contro gli americani a Sigonella. Ecc.
E concludo citando un episodio: anni addietro assistetti ad un convegno storico, non ricordo su che argomento, ma rimasi colpito quando uno storico intervenuto, di certo non fascista, fece una osservazione veritiera: disse che se i fascisti presumono che il fascismo sia conforme, in primis et ante omnia, agli interessi nazionali, per difendere i quali ci ha fatto una guerra allora, dobbiamo considerare che sono stati molto più “fascisti” i Mattei, i Fanfani, i Moro, e forse anche i Craxi, per citare i più noti, che fascisti non erano che gli eponenti del MSI, che invece come tali si spacciavano, ma il cui operato, contario agli int4ersi nazionale era sempre e comunque filo Atlantico e filo statunitense.
Fatti e non “saluti romani” e “Duce a noi!” da comizio.


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