martedì 9 giugno 2015

Louis-Ferdinand CÉLINE - alcuni libri



Louis-Ferdinand CÉLINE


Colloqui con il professore Y
http://www.vho.org/aaargh/fran/livres9/LFCentretiensit.pdf


Einaudi, tradotto dal francese per Gianni Celati e Lino Gabellone, Torino, 1971, sec. ed. 1982, pag. 50, 30,6 M


Comprare un libro!... una roulotte? passi!... ma un libro!... la cosa la più imprestabile del mondo!... si sa, un libro se lo legono almeno in venti... venticinque lettori... eh, ma il pane e prosciutto, facciamo un caso, se potessero far contenti cosi bene... una sola fetta! venti... venticinque consumatori! sai la cuccagna!... il miracolo della moltiplicazione dei pani vi lascia basiti, ma il miracolo della moltiplicazione dei libri, quindi della gratuità del lavoro di scrittore, non è mica un fatto tanto nuovo.


Louis-Ferdinand CÉLINE


Mea CulpaLa bella rogna
http://www.vho.org/aaargh/fran/livres9/LFCrogna.pdf

Traduzioni di Mea Culpa, Denoël, 1936, e Les beaux draps, NEF, 1941, (alla p. 35) dalla Guanda, Milano, 1982, trad. di Giovanni Raboni e Daniel Gorret. Abbiamo lasciato perdere il saggio adjuntivo di J.-P. Richard, pubbliato pure per proteggere il culo dell'editore. , 86 p., 52M Cosi, i quattrro pamfleti sono tutti accessibile.


« Ci siamo! Pare che tutto cambi che adesso si viva tra i complimenti, la redenzione, le buone maniere, la vera virtù. Bisognerà sorvegliare il proprio linguaggio. Ci sono decreti anche per questo. Sono passato per il correzionale, non bisogna che ricominci. Sopratutto non nominiamo nessuno! Nient'altro che idee generali! [...] Mi occulto. E per di più assolutamente prudente! Tutto diventa un caso dei più spinosi. Ci son censori, delatori in tutti gli angoli... Non so più dove mettermi... Castighiamo, castighiamo le nostre espressioni!... La Francia è sbirra, c'è il pieno alla Commandantur di persone che vengono a denunciare... »



Bagatelle per un massacro
http://www.vho.org/aaargh/fran/livres9/Pontiggia.pdf


Milano, Guanda, 1981. pag. 188. 1,7M. Traduzione di Giancarlo Pontiggia, con una nota introduttiva di Ugo Leonzo.



È dunque la seconda traduzione in italiano, e, tutti lo dicono, la migliore. Siamo noi d'accordo. Questo libro fu stampato in settembre 1981. In gennaio 1982, fu soppresso dal tribunale di Milano. Da allora in poi, molto difficile da trovare. Era l'opera della vedova, Lucette, che, consapevolmente, chiamamo "carogna". Ha la legge con se, vero, ma, cavolo! non ha il diritto di scegliere quei libri vogliamo noi leggere. Allora, carogna, va be'...


Il mondo è pieno di gente che si dice raffinata e che poi non è, ve l'assicuro, raffinata neanche tanto così. Io, servitor vostro, credo davvero di esserlo, un raffinato! Sputato! Autenticamente raffinato. Fino a poco tempo fa, facevo fatica ad ammetterlo... Resistevo... E poi un giorno mi sono arreso... Al diavolo!... Però sono un po' infastidito dalla mia raffinatezza... Cosa si finirà per dire? Pretendere? Insinuare? [...] Potrei, potrei certamente diventarlo anch'io, un vero stilista, un accademico « pertinente ». È una questione di lavoro, un'applicazione di mesi... forse di anni... Si può ottenere tutto come dice il proverbio spagnolo: « Molta vaselina, tanta pazienza, e l'elefante s'incula la formica ».Bello questo proverbio spagnolo, no ?La scuola dei cadaveri
pag. 179, 1,1 M. 1997, Edizioni Soleil, Traduzione di Gianpaolo Rizzo
Ho tradotto l'incipit di questo pamphlet antisemita (L'école des cadavres) perché aveva la forma di un racconto e non aveva nulla di antisemita a parte un cognome che del resto ho censurato. Ho tradotto qualcosa che somigliava, che poteva essere letteratura: ero giovane, avevo voglia di tradurre Céline, mi ero in un certo senso innamorato di questo petit poème en prose (come l'ho chiamato).
E poi, immediatamente, mi sono detto che non era il caso che nessuno leggesse questo testo, neppure come frammento inidentificabile: c'era ancora troppo odio disposto a prendere la forma di un atteggiamento razzista (se non letteralmente antisemita). Per questo è rimasto chiuso nove anni in un cassetto della mia scrivania. Clemente Piovani.

http://www.vho.org/aaargh/fran/livres4/casof.pdf

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