martedì 9 giugno 2015

IL SUD E L’UNITÀ D’ITALIA


IL SUD E L’UNITÀ D’ITALIA

 GIUSEPPE RESSA

Illustrazioni a cura di Alfonso Grasso

http://www.vho.org/aaargh/fran/livres10/RESSA.pdf


 In seguito all'Unità d'Italia e all'espoliazione delle ricchezze del Regno delle Due Sicilie da parte dei Savoia a favore della parte settentrionale del paese, diedero origine, a partire dal 1870, alla famosa questione meridionale e ad una corrente di pensiero e ricerca storica detta meridionalismo. Prima dell'Unità d'Italia infatti, mentre il bilancio del Regno delle Due Sicilie era in attivo pur avendo una "spesa sociale" non indifferente, lo Stato dei Savoia invece aveva un ingente debito pubblico che poi divenne la base del debito pubblico italiano[6].
Dopo il 1880, a seguito della crisi agraria che interessò il Mezzogiorno, si inasprì la povertà delle regioni meridionali, favorendo una massiccia emigrazione verso le Americhe. La crisi agraria fu determinata dal crollo delle esportazioni dei prodotti agrari a causa della politica nazionale a favore delle industrie del nord[7]. I primi governi nazionali favorirono le imprese del nord con una politica di dazi sui manufatti industriali stranieri: senza dazi alle frontiere, infatti, i manufatti nazionali erano molto più costosi di quelli stranieri La politica di governo - che già aveva trasferito fisicamente fabbriche dal sud al nord (un esempio celebre sono i cantieri navali campani, ricostruiti in Liguria) - causò però la reazione dei paesi stranieri che introdussero dazi sui prodotti italiani, causando la rovina del settore agricolo meridionale e veneto. Le esportazioni di prodotti agrari crollarono. Le campagne furono letteralmente abbandonate e iniziò la piaga dell'emigrazione (Wikip.)


La mappa del brigantismo dell'Ottocento è la stessa delle cosche e 'ndrine di oggi...

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