IL MALE AMERICANO…
IL MODELLO CRIMINALE DELLE CARCERI E DELLA GIUSTIZIA USA…
LA STORIA STRAORDINARIA DI ROBERT STROUD…
Robert Franklin Stroud (Seattle, 28 gennaio 1890 - Springfield, 21 novembre 1963) morto dopo 54 anni di “carcere americano”… di cui 42 trascorsi in isolamento… è un esempio dell’ottusa e criminale politica carceraria americana… che da sempre ha mascherato e maschera dietro una facciata di perbenismo moralista le più atroci violenze sull’essere umano… interpretando la pena come “legge del taglione” e “vendetta” senza fine alcuno riabilitativo…
E le attuali carceri americane privatizzate continuano ad essere interpreti coscienti di questa devastante immoralità tipicamente americana…
E pensare che al “modello americano” da ultimo… qualche nostro politico… sobillato da bande di imprenditori senza scrupoli… ha dichiarato di volersi ispirare per una riforma del sistema carcerario…
Da Sacco e Vanzetti… passando a Robert Stroud per arrivare a Chico Forti… tra condanne a morte di una giustizia unicamente sommaria e modelli rieducativi… che farebbero impallidire i carcerieri dei campi di lavoro nazisti, qualora fossero realmente esistiti, se non unicamente nel mito dell’olodogma e del “nazista-cattivo”… la storia delle carceri statunitensi è una storia blasfema di un modello imposto per mortificare l’uomo e distruggerne la dignità… un modello voluto ed affermato dalle lobby imprenditoriali che hanno sfruttato e sfruttano il lavoro del popolo delle prigioni… e da frustrati pseudomoralisti molti dei quali ancora impongono la vigenza della pena di morte…
Le prigioni americane sono state e sono uno dei cancri del male americano che infetta il mondo…
E se vogliamo uscir fuori dalla metodica carceraria divagando intorno la società criminale americana possiamo tirar fuori storie che vanno da Hiroshima al Vietnam… quali fulgidi esempi di bieca criminalità, ammantata di moralismo di un popolo decadente e irreversibilmente malato… nel midollo imbarbarito da un imposto meticciato non voluto nemmeno da coloro che sono stati e sono schiavi anche ai giorni nostri…
La storia di Robert Stroud è la storia del modello carcerario americano avendo trascorso da galeotto ben 54 anni… sino alla morte.
Robert Stroud era nato a Seattle, Washington da Elizabeth e Ben Stroud, immigrati di nazionalità tedesca (la madre) e austro-ungherese (il padre).
Robert era il primogenito della coppia, sebbene sua madre avesse già due figlie nate da un precedente matrimonio.
Nel 1903, all'età di 13 anni, Robert fuggì da casa.
Nel 1908, si stabilì nella città di Cordova in Alaska dove conobbe ed iniziò una relazione con la trentaseienne Kitty O'Brien, una ballerina e prostituta.
La coppia si trasferì poi a Juneau.
Il 18 gennaio 1909, mentre Robert era al lavoro, un loro conoscente, tale F. K. "Charlie" Von Dahmer molestò la sua compagna Kitty.
Quella notte, Stroud affrontò Von Dahmer… ne nacque una colluttazione e questi rimase ucciso da un colpo partito accidentalmente dall’arma che Stroud impugnava.
Stroud fu arrestato… e il 23 agosto 1909 fu condannato per omicidio colposo alla pena di 12 anni da scontarsi nel penitenziario federale sull'Isola di McNeil.
Nel corso della detenzione… Robert segnò il suo destino irreversibilmente…
Aggredì un inserviente dell'infermeria… pugnalò un detenuto…
Il 5 settembre 1912, Stroud fu condannato a sei mesi supplementari di pena da scontare e venne trasferito dall'Isola di McNeil al penitenziario federale di Leavenworth in Kansas.
Qui la svolta definitiva della sua vita…
Per intemperanze carcerarie venne rigorosamente punito e gli fu vietato di ricevere la visita della madre…
Stroud pugnalò e uccise una guardia carceraria… tale Andrew Turner… che fu ritenuto da Stroud responsabile dell’ingiusta punizione subita…
Era il 26 marzo 1916.
Fu condannato a morte per impiccagione, con ordine di attendere l'esecuzione in isolamento…
Il processo fu invalidato…
In un secondo processo Stroud fu condannato all'ergastolo… ma anche quel giudizio fu annullato dalla Corte Suprema.
Il 28 giugno 1918, con un terzo processo, Stroud fu nuovamente condannato a morte.
La madre di Stroud si appellò al presidente Wilson ed a sua moglie, e la condanna a morte fu commutata in ergastolo.
Il direttore del penitenziario di Leavenworth, T.W. Morgan, che aveva perorato l’impiccagione di Stroud… potendo disporre delle modalità della carcerazione ordinò che Stroud venisse tenuto in isolamento per tutta la durata della pena.
Fu durante questo periodo di detenzione, nel penitenziario di Leavenworth e non ad Alcatraz, che Stroud raccolse più di 300 canarini studiandoli accuratamente soprattutto sotto il profilo medico.
Da qui la stesura e la pubblicazione dei suoi due primi libri, Diseases of Canaries e Stroud's Digest on the Diseases of Birds, che non solo furono riconosciuti come lavori di pregio scientifico ma gli valsero la riconoscenza e l’appoggio degli allevatori di uccelli.
I medicinali che Stroud aveva realizzato e preparto nella sua cella contribuirono a salvare gli allevatori durante le emergenze aviarie.
Il sistema carcerario americano non poteva consentire a Stroud un simile successo…
Grazie a Stroud si incominciava a parlare di modifica del sistema carcerario… e di dignità del detenuto…
Stroud fu trasferito al famigerato penitenziario di Alcatraz il 19 dicembre 1942.
Là trascorse sei anni in segregazione… gli fu negata la cura di canarini…
Il sistema aveva vinto… la genialità e le intuizioni di Stroud riconosciute dagli esperti di più Università erano state distrutte e cancellate…
Durante la detenzione ad Alcatraz mediante l’accesso alla biblioteca della prigione, Stroud cominciò ad appassionarsi ed a studiare il diritto…
Scrisse e pubblicò altri due libri: un'autobiografia e un trattato sulla vita in prigione.
Nel 1959, gravemente ammalato, fu trasferito al centro medico per prigionieri federali di Springfield nel Missouri.
Tutti i suoi tentativi di essere liberato, basati sulle sue condizioni di salute e sulla estrema crudeltà di una detenzione così lunga, non ebbero successo e il 21 novembre 1963, Robert Franklin Stroud morì al centro medico, all'età di 73 anni, dopo 54 anni di reclusione dei quali ben 42 in segregazione.
Robert Stroud è seppellito presso il Masonic Cementery a Metropolis, Illinois, nella Contea di Massac.
Probabilmente la storia di Robert Stroud scienziato tra le mura di un carcere in isolamento totale dalla vita e dal mondo sarebbe passata sotto silenzio…
E’ stato un film (L’uomo di Alcatraz, di John Frankenheimer, U.S.A. 1962) ad avere dato cassa di risonanza, appena un anno prima che sopraggiungesse la morte, alla strabiliante storia di Robert Stroud di cui abbiamo riassunto la storia di “criminale”… votato a questo ruolo più per le angherie di un sistema che troppo forte per essere sconfitto da Stroud non gli risparmiò “torture” e “mortificazioni” e soprattutto 54 anni di carcere di cui 42 in segregazione completa…
La pellicola è tratta dal romanzo biografico “Birdman of Alcatraz” del giornalista Thomas E. Gaddis del 1955, che racconta la storia del carcerato e studioso statunitense.
Il film è un atto d’acccusa… che mette in evidenza l'ottusità e la stoltezza sia delle autorità governative americane preposte al “sistema carcere”… sia dell'intero sistema carcerario americano, in cui da sempre prevale il pensiero che la giusta via per redimere il colpevole risieda nella privazione di ogni attività e nell'appiattimento e mortificazione della personalità del carcerato.
All'uscita nelle sale della pellicola, le autorità carcerarie, e lo stesso Governo americano che già più di una volta avevano cercato di impedire che venisse prodotto un film sul caso Stroud, si limitarono con disprezzo a commentare che il personaggio mite e determinato del film, era, nella realtà, molto diverso dal vero ergastolano… un assassino pericoloso e psichicamente labile…
Burt Lancaster, però, da sempre impegnato nel sociale, partecipò in prima persona alla produzione del film, investendo il proprio denaro nell'acquisto dei diritti del libro e nel battersi contro le lobby di potere che non volevano assolutamente la realizzazione di un film con accuse specifiche al sistema che incarnavano e difendevano… riuscì a farne un successo anche “oltre” oceano..
Un giorno, durante l’ora d’aria in cortile, Stroud raccolse un passerotto agonizzante… lo tenne con sé e cominciò a curarlo, dapprima nel silenzio-assenso dell’istituzione e poi con un permesso ufficiale…
Ottenuta l’autorizzazione ad averne anche altri si mise ad allevarne un numero tanto grande da riempire la sua cella con le gabbie che lui stesso costruiva.
Nella testarda volontà di curarli quando malati, si diede, lui, che aveva frequentato solo pochissimi anni di scuola, a leggere trattati e poi, trovandoli inadeguati e insufficienti, a scriverne lui stesso sulla scorta delle appassionate osservazioni su tutto ciò che ai suoi canarini succedeva.
Il risultato furono pubblicazioni di straordinario interesse internazionale, Stroud’s digest of bird disease e Diseases of canaries.
Parallelamente all’espressione di impensate risorse mentali, in Stroud si verificarono tangibili cambiamenti nella sfera comportamentale…
Lui che era stato definito uomo dalla personalità psicopatica, in grado di commettere violenze senza sentirne il rimorso, rude, attaccabrighe… lui che aveva condotto fuori dal carcere una vita sregolata e pericolosamente disordinata, andò trasformandosi in un uomo impegnato, autocontrollato, deciso e determinato.
Tutto ciò, nella rigidità ottusa del regolamento carcerario americano, non gli valse neppure un giorno di libertà… ma lo rende oggi un impareggiabile testimone di tutto quello che un essere fragilissimo, nell’assoluta innocenza e vulnerabilità di cui è portatore, può smuovere facendo vibrare con forza le corde di una sensibilità assopita nella durezza esistenziale quotidiana.
IL MODELLO CRIMINALE DELLE CARCERI E DELLA GIUSTIZIA USA…
LA STORIA STRAORDINARIA DI ROBERT STROUD…
Robert Franklin Stroud (Seattle, 28 gennaio 1890 - Springfield, 21 novembre 1963) morto dopo 54 anni di “carcere americano”… di cui 42 trascorsi in isolamento… è un esempio dell’ottusa e criminale politica carceraria americana… che da sempre ha mascherato e maschera dietro una facciata di perbenismo moralista le più atroci violenze sull’essere umano… interpretando la pena come “legge del taglione” e “vendetta” senza fine alcuno riabilitativo…
E le attuali carceri americane privatizzate continuano ad essere interpreti coscienti di questa devastante immoralità tipicamente americana…
E pensare che al “modello americano” da ultimo… qualche nostro politico… sobillato da bande di imprenditori senza scrupoli… ha dichiarato di volersi ispirare per una riforma del sistema carcerario…
Da Sacco e Vanzetti… passando a Robert Stroud per arrivare a Chico Forti… tra condanne a morte di una giustizia unicamente sommaria e modelli rieducativi… che farebbero impallidire i carcerieri dei campi di lavoro nazisti, qualora fossero realmente esistiti, se non unicamente nel mito dell’olodogma e del “nazista-cattivo”… la storia delle carceri statunitensi è una storia blasfema di un modello imposto per mortificare l’uomo e distruggerne la dignità… un modello voluto ed affermato dalle lobby imprenditoriali che hanno sfruttato e sfruttano il lavoro del popolo delle prigioni… e da frustrati pseudomoralisti molti dei quali ancora impongono la vigenza della pena di morte…
Le prigioni americane sono state e sono uno dei cancri del male americano che infetta il mondo…
E se vogliamo uscir fuori dalla metodica carceraria divagando intorno la società criminale americana possiamo tirar fuori storie che vanno da Hiroshima al Vietnam… quali fulgidi esempi di bieca criminalità, ammantata di moralismo di un popolo decadente e irreversibilmente malato… nel midollo imbarbarito da un imposto meticciato non voluto nemmeno da coloro che sono stati e sono schiavi anche ai giorni nostri…
La storia di Robert Stroud è la storia del modello carcerario americano avendo trascorso da galeotto ben 54 anni… sino alla morte.
Robert Stroud era nato a Seattle, Washington da Elizabeth e Ben Stroud, immigrati di nazionalità tedesca (la madre) e austro-ungherese (il padre).
Robert era il primogenito della coppia, sebbene sua madre avesse già due figlie nate da un precedente matrimonio.
Nel 1903, all'età di 13 anni, Robert fuggì da casa.
Nel 1908, si stabilì nella città di Cordova in Alaska dove conobbe ed iniziò una relazione con la trentaseienne Kitty O'Brien, una ballerina e prostituta.
La coppia si trasferì poi a Juneau.
Il 18 gennaio 1909, mentre Robert era al lavoro, un loro conoscente, tale F. K. "Charlie" Von Dahmer molestò la sua compagna Kitty.
Quella notte, Stroud affrontò Von Dahmer… ne nacque una colluttazione e questi rimase ucciso da un colpo partito accidentalmente dall’arma che Stroud impugnava.
Stroud fu arrestato… e il 23 agosto 1909 fu condannato per omicidio colposo alla pena di 12 anni da scontarsi nel penitenziario federale sull'Isola di McNeil.
Nel corso della detenzione… Robert segnò il suo destino irreversibilmente…
Aggredì un inserviente dell'infermeria… pugnalò un detenuto…
Il 5 settembre 1912, Stroud fu condannato a sei mesi supplementari di pena da scontare e venne trasferito dall'Isola di McNeil al penitenziario federale di Leavenworth in Kansas.
Qui la svolta definitiva della sua vita…
Per intemperanze carcerarie venne rigorosamente punito e gli fu vietato di ricevere la visita della madre…
Stroud pugnalò e uccise una guardia carceraria… tale Andrew Turner… che fu ritenuto da Stroud responsabile dell’ingiusta punizione subita…
Era il 26 marzo 1916.
Fu condannato a morte per impiccagione, con ordine di attendere l'esecuzione in isolamento…
Il processo fu invalidato…
In un secondo processo Stroud fu condannato all'ergastolo… ma anche quel giudizio fu annullato dalla Corte Suprema.
Il 28 giugno 1918, con un terzo processo, Stroud fu nuovamente condannato a morte.
La madre di Stroud si appellò al presidente Wilson ed a sua moglie, e la condanna a morte fu commutata in ergastolo.
Il direttore del penitenziario di Leavenworth, T.W. Morgan, che aveva perorato l’impiccagione di Stroud… potendo disporre delle modalità della carcerazione ordinò che Stroud venisse tenuto in isolamento per tutta la durata della pena.
Fu durante questo periodo di detenzione, nel penitenziario di Leavenworth e non ad Alcatraz, che Stroud raccolse più di 300 canarini studiandoli accuratamente soprattutto sotto il profilo medico.
Da qui la stesura e la pubblicazione dei suoi due primi libri, Diseases of Canaries e Stroud's Digest on the Diseases of Birds, che non solo furono riconosciuti come lavori di pregio scientifico ma gli valsero la riconoscenza e l’appoggio degli allevatori di uccelli.
I medicinali che Stroud aveva realizzato e preparto nella sua cella contribuirono a salvare gli allevatori durante le emergenze aviarie.
Il sistema carcerario americano non poteva consentire a Stroud un simile successo…
Grazie a Stroud si incominciava a parlare di modifica del sistema carcerario… e di dignità del detenuto…
Stroud fu trasferito al famigerato penitenziario di Alcatraz il 19 dicembre 1942.
Là trascorse sei anni in segregazione… gli fu negata la cura di canarini…
Il sistema aveva vinto… la genialità e le intuizioni di Stroud riconosciute dagli esperti di più Università erano state distrutte e cancellate…
Durante la detenzione ad Alcatraz mediante l’accesso alla biblioteca della prigione, Stroud cominciò ad appassionarsi ed a studiare il diritto…
Scrisse e pubblicò altri due libri: un'autobiografia e un trattato sulla vita in prigione.
Nel 1959, gravemente ammalato, fu trasferito al centro medico per prigionieri federali di Springfield nel Missouri.
Tutti i suoi tentativi di essere liberato, basati sulle sue condizioni di salute e sulla estrema crudeltà di una detenzione così lunga, non ebbero successo e il 21 novembre 1963, Robert Franklin Stroud morì al centro medico, all'età di 73 anni, dopo 54 anni di reclusione dei quali ben 42 in segregazione.
Robert Stroud è seppellito presso il Masonic Cementery a Metropolis, Illinois, nella Contea di Massac.
Probabilmente la storia di Robert Stroud scienziato tra le mura di un carcere in isolamento totale dalla vita e dal mondo sarebbe passata sotto silenzio…
E’ stato un film (L’uomo di Alcatraz, di John Frankenheimer, U.S.A. 1962) ad avere dato cassa di risonanza, appena un anno prima che sopraggiungesse la morte, alla strabiliante storia di Robert Stroud di cui abbiamo riassunto la storia di “criminale”… votato a questo ruolo più per le angherie di un sistema che troppo forte per essere sconfitto da Stroud non gli risparmiò “torture” e “mortificazioni” e soprattutto 54 anni di carcere di cui 42 in segregazione completa…
La pellicola è tratta dal romanzo biografico “Birdman of Alcatraz” del giornalista Thomas E. Gaddis del 1955, che racconta la storia del carcerato e studioso statunitense.
Il film è un atto d’acccusa… che mette in evidenza l'ottusità e la stoltezza sia delle autorità governative americane preposte al “sistema carcere”… sia dell'intero sistema carcerario americano, in cui da sempre prevale il pensiero che la giusta via per redimere il colpevole risieda nella privazione di ogni attività e nell'appiattimento e mortificazione della personalità del carcerato.
All'uscita nelle sale della pellicola, le autorità carcerarie, e lo stesso Governo americano che già più di una volta avevano cercato di impedire che venisse prodotto un film sul caso Stroud, si limitarono con disprezzo a commentare che il personaggio mite e determinato del film, era, nella realtà, molto diverso dal vero ergastolano… un assassino pericoloso e psichicamente labile…
Burt Lancaster, però, da sempre impegnato nel sociale, partecipò in prima persona alla produzione del film, investendo il proprio denaro nell'acquisto dei diritti del libro e nel battersi contro le lobby di potere che non volevano assolutamente la realizzazione di un film con accuse specifiche al sistema che incarnavano e difendevano… riuscì a farne un successo anche “oltre” oceano..
Un giorno, durante l’ora d’aria in cortile, Stroud raccolse un passerotto agonizzante… lo tenne con sé e cominciò a curarlo, dapprima nel silenzio-assenso dell’istituzione e poi con un permesso ufficiale…
Ottenuta l’autorizzazione ad averne anche altri si mise ad allevarne un numero tanto grande da riempire la sua cella con le gabbie che lui stesso costruiva.
Nella testarda volontà di curarli quando malati, si diede, lui, che aveva frequentato solo pochissimi anni di scuola, a leggere trattati e poi, trovandoli inadeguati e insufficienti, a scriverne lui stesso sulla scorta delle appassionate osservazioni su tutto ciò che ai suoi canarini succedeva.
Il risultato furono pubblicazioni di straordinario interesse internazionale, Stroud’s digest of bird disease e Diseases of canaries.
Parallelamente all’espressione di impensate risorse mentali, in Stroud si verificarono tangibili cambiamenti nella sfera comportamentale…
Lui che era stato definito uomo dalla personalità psicopatica, in grado di commettere violenze senza sentirne il rimorso, rude, attaccabrighe… lui che aveva condotto fuori dal carcere una vita sregolata e pericolosamente disordinata, andò trasformandosi in un uomo impegnato, autocontrollato, deciso e determinato.
Tutto ciò, nella rigidità ottusa del regolamento carcerario americano, non gli valse neppure un giorno di libertà… ma lo rende oggi un impareggiabile testimone di tutto quello che un essere fragilissimo, nell’assoluta innocenza e vulnerabilità di cui è portatore, può smuovere facendo vibrare con forza le corde di una sensibilità assopita nella durezza esistenziale quotidiana.
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