mercoledì 22 aprile 2015

Prima di parlare dell'immigrazione degli altri informatevi sul vostro passato!


CHI NON HA MEMORIA NON PUO' AVERE FUTURO!
Prima di parlare dell'immigrazione degli altri informatevi sul vostro passato!
"Le partenze da Napoli sono soprattutto di uomini adulti, bambini, braccianti e, dopo il 1893, anche di gente qualificata. Invece le partenze da Le Havre e Genova verso gli Stati Uniti (ridotte a solo il 10% negli anni 1890) sono di contadini e donne. Anche se la grande emigrazione viene spesso rappresentata come una emigrazione familiare, in realtà coloro che si recano negli Stati Uniti sono soprattutto individui singoli. I familiari arrivano in seguito.
...Naturalmente, al trasporto dei migranti sono assegnate le carrette del mare, con in media 23 anni di navigazione. Si tratta di piroscafi in disarmo, chiamati “vascelli della morte”, che non potevano contenere più di 700 persone, ma ne caricavano più di 1.000, che partivano senza la certezza di arrivare a destinazione. E molti periscono in quei tragici viaggi verso la speranza: 576 emigrati, quasi tutti meridionali, nel naufragio dell’“Utopia” avvenuto il 17.3.1891 davanti al porto di Gibilterra; 549 emigrati, di cui numerosi italiani, nel naufragio del “Bourgogne” avvenuto al largo della Nuova Scozia il 4.7.1898; 1.198 emigrati, di cui numerosi italiani, nel naufragio dei due “Lusitania”, avvenuti il primo nelle acque di Terranova il 25.6.1901 e il secondo affondato da un sottomarino tedesco il 7.5.1915; 550 vittime del naufragio del “Sirio”, avvenuto il 4.8.1906 sugli scogli della costa spagnola di Cartagena; diversi italiani dei 1.523 morti nel naufragio del “Titanic” avvenuto il 14.4.1912 dopo aver urtato un iceberg; 206 morti, quasi tutti emigranti, nell’affondamento del piroscafo “Ancona”, avvenuto il 7.11.1915 da parte di un sottomarino austriaco; 314 vittime (657 denunciate dal “Clarin” di Buenos Aires) nel naufragio della nave “Principessa Mafalda”, avvenuto il 25.10.1927 al largo del Brasile; 446 italiani dell’“Arandora star” vittime dei siluri di un sottomarino tedesco il 2.7.1940.
Il viaggio via mare verso le Americhe non è una crociera per i migranti. In genere vengono stivati in terza classe, in condizioni pietose e prive di igiene. In fondo non si trattava che di “tonnellata umana”, così come veniva chiamato il carico umano degli emigranti che «accovacciati sulla coperta, presso le scale, col piatto tra le gambe e il pezzo di pane fra i piedi, mangiavano il loro pasto come i poverelli alle porte dei conventi. È un avvilimento dal lato morale e un pericolo da quello igienico, perché ognuno può immaginarsi che cosa sia una coperta di piroscafo sballottato dal mare, sulla quale si rovesciavano tutte le immondizie volontarie e involontarie di quelle popolazioni viaggianti» (Teodorico Rosati, ispettore sanitario sulle navi degli emigranti,1908).
Per dormire, «l’emigrante si sdraia vestito e calzato sul letto, ne fa deposito di fagotti e valigie, i bambini vi lasciano orine e feci; i più vi vomitano; tutti, in una maniera o nell’altra, l’hanno ridotto, dopo qualche giorno, in una cuccia da cane. A viaggio compiuto, quando non lo si cambia, ciò che accade spesso, è lì come fu lasciato, con sudiciume e insetti, pronto a ricevere il nuovo partente» (Teodorico Rosati, ispettore sanitario sulle navi degli emigranti, 1908).
In tali condizioni, contrarre una malattia è frequente, e non mancano i decessi come rivela il diario di bordo del piroscafo “Città di Torino” nel novembre 1905: «Fino ad oggi su 600 imbarcati ci sono stati 45 decessi dei quali: 20 per febbre tifoide, 10 per malattie broncopolmonari, 7 per morbillo, 5 per influenza, 3 per incidenti in coperta».
Tra i casi più clamorosi di “vascelli fantasma” con decine di morti durante la traversata, il “Matteo Brazzo”, nel 1884, in un viaggio di tre mesi con 1.333 passeggeri ha avuto 20 morti di colera ed è stato respinto a cannonate a Montevideo; il “Carlo Raggio” in un viaggio del 18.12.1888 con 1.851 emigranti ha avuto 18 vittime per fame e in un altro viaggio, del 1894, 206 morti di cui 141 per colera e morbillo; il “Cachar” che partito per il Brasile il 28.12.1888 con 2.000 emigranti ha avuto 34 vittime per asfissia e altri per fame; il “Frisia” in viaggio per il Brasile il 16.11.1889 ha avuto 27 morti per asfissia e più di 300 ammalati; nello stesso anno sul “Parà” un epidemia di morbillo uccide 34 persone; il “Remo”, partito nel 1893 con 1.500 emigranti, ha avuto 96 morti per colera e difterite e fu respinto dal Brasile; l’“Andrea Doria” nel viaggio del 1894 ha contato 159 morti su 1.317 emigranti; sul “Vincenzo Florio” nello stesso anno i morti sono stati 20 su 1.321 passeggeri.Infine, le navi per emigranti, per tutto l’Ottocento, mancavano di infermerie, ambulatori e farmacie, tanto che, tra il 1897 e il 1899, più dell’1% degli arrivati a New York è respinto in Italia perché ridotto in cattivo stato dai disagi e dalle sofferenze del viaggio...."

2 commenti:

  1. che sciocchezze caro Pocobello.
    Degne della peggiore sinistra elitaria e miliardaria che vediamo in tv.
    Da lei non me l'aspettavo.
    A parte che le faccio notare che sui barconi il 90% sono maschi tra i 17 e 30anni. Sani forti robusti. Le mogli dove sono ? i figli ? i nonni ? I profughi partono da soli e lasciano a casa i parenti ? e che profughi sono?
    dia retta a me pocobello.
    Non faccia come la peggior feccia che ci tocca vedere a tutte le ore in tv ( e infatti la tengo spenta sempre).
    Questi non sono profughi e non sono disperati. Chi paga 2000 o 5000€ in paesi dove lo stipendio mensile è 50€ non è un profugo. Ma è una persona in cerca di soldi e condizioni migliori. Cose lecite ma in un paese come l'italia non le pssono trovare (salvo spacciare). Lei viene da una zona finita morta sepolta, il cilento annientato da politiche democattocomuniste che lo hanno distrutto e deturpato. Cosa vuole che arrivino 100mila morti di fame ada ggiungersi ai disoccupati che già avete ?
    è questo che vuole?
    e perchè i vostri laureati non prendono un biglietto aereo per il canada pagandolo 200.000€ (l'equivalente dei 2000€ che pagano i profughi)????
    forse xchè non li hanno.
    Non li chiami profughi.
    Sono persone che vogliono l'iphone la scopata facile mangiare bere e non fare un cazzo.

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    1. Costa 5.000 dollari a persona il viaggio dall'Africa sub sahariana all'imbarco in Libia. 20.000 dollari per una famiglia di 4 persone che rischia di morire annegata imbarcandosi su una carretta dei ‪#‎neoschiavisti‬.
      Da dove vengono tutti questi soldi? E come fa un disperato, dicono, spinto dalla fame ad averli? Tra le tante menzogne di questi giorni seguiti ai 950 annegati del peschereccio capovolto c'è quella dei profughi che fuggono dalle guerre. A smentirli ci pensa la provenienza degli immigrati. Pochissimi siriani, qualche sporadico iracheno, nemmeno un libico.
      Ci devono molte spiegazioni i buonisti complici dei nuovi schiavisti.
      Siamo in attesa di averle.

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