giovedì 19 settembre 2013

Opere realizzate e dicono di Lui

SOCIALE

  1. Assicurazione invalidità e vecchiaia, R.D. 30 dicembre 1923, n. 3184.
  2. Assicurazione contro la disoccupazione, R.D. 30 dicembre 1926 n. 3158.
  3. Assistenza ospedaliera ai poveri R.D. 30 dicembre 1923 n. 2841.
  4. Tutela del lavoratore di donne e fanciulli R.D. 26 aprile 1923 n. 653.
  5. Opera nazionale maternità ed infanzia (O.N.M.I.) R.D. 10 dicembre 1925 n. 2277.
  6. Assistenza illegittimi e abbandonati o esposti, R.D. 8 maggio 1925, n. 798.
  7. Assistenza obbligatoria contro la TBC, R.D. 27 ottobre 1927 n. 2055.
  8. Esenzione tributaria per le famiglie numerose R.D. 14 maggio 1928 n. 1312.
  9. Assicurazione obbligatoria contro le malattie professionali, R.D. 13 maggio 1928 n. 928.
  10. Opera nazionale orfani di guerra, R.D. 26 luglio 1929 n. 1397.
  11. Istituto Nazionale della Previdenza Sociale (I.N.P.S.), R.D. 4 ottobre 1935 n. 1827.
  12. Settimana lavorativa di 40 ore, R.D. 29 maggio 1937 n. 1768.
  13. Istituto Nazionale per l’Assicurazione contro gli Infortuni sul Lavoro (I.N.A.I.L.), R.D. 23 marzo 1933, n. 264.
  14. Istituzione del sindacalismo integrale con l’unione delle rappresentanze sindacali dei datori di lavoro (Confindustria e ConfAgricoltura); 1923.
  15. Ente Comunale di Assistenza (E.C.A.), R.D. 3 giugno 1937, n. 817.
  16. Assegni familiari, R.D. 17 giugno 1937, n. 1048.
  17. I.N.A.M. (Istituto per l’Assistenza di malattia ai lavoratori), R.D. 11 gennaio 1943, n. 138.
  18. Istituto Autonomo Case Popolari.
  19. Istituto Nazionale Case Impiegati Statali.
  20. Riforma “Gentile” delle scuole. Avvenne nel maggio 1923 (l’ultima era del 1859).
  21. Opera Nazionale Dopolavoro (nel 1935 disponeva di 771 cinema, 1227 teatri, 2066 filodrammatiche, 2130 orchestre, 3787 bande, 1032 associazioni professionali e culturali, 6427 biblioteche, 994 scuole corali, 11159 sezioni sportive, 4427 di sport agonistico.). I comunisti la chiamarono casa del popolo.
  22. Guerra alla Mafia e alla Massoneria (vedi “Prefetto di ferro” Cesare Mori).
  23. Carta del lavoro GIUSEPPE BOTTAI del 21 aprile 1927.
  24. Lotta contro l’analfabetismo: eravamo tra i primi in Europa, ma dal 1923 al 1936 siamo passati dai 3.981.000 a 5.187.000 alunni – studenti medi da 326.604 a 674.546 – universitari da 43.235 a 71.512.
  25. Fondò il doposcuola per il completamento degli alunni.
  26. Istituì l’educazione fisica obbligatoria nelle scuole.
  27. Abolizione della schiavitù in Etiopia.
  28. Lotta contro la malaria.
  29. Colonie marine, montane e solari.
  30. Refezione scolastica.
  31. Obbligo scolastico fino ai 14 anni.
  32. Scuole professionali.
  33. Magistratura del Lavoro.
  34. Carta della Scuola.
    Opere architettoniche e infrastrutture.
  35. Bonifiche paludi Pontine, Emilia, Sardegna, Bassa Padana, Coltano, Maremma Toscana, Sele ed appoderamento del latifondo siciliano. Con la fondazione delle città di Littoria, Sabaudia, Aprilia, Pomezia, Guidonia,Carbonia, Fertilia, Segezia, Alberese, Mussolinia (oggi Alborea), Tirrenia, Tor Viscosa, Arsia e Pozzo Littorio e di 64 borghi rurali, 1933 – 1939.
  36. Parchi nazionali del Gran Paradiso, dello Stelvio, dell’Abruzzo e del Circeo.
  37. Centrali Idroelettriche ed elettrificazione delle linee Ferroviarie.
  38. Roma: Viale della Conciliazione.
  39. Progetto della Metropolitana di Roma.
  40. Tutela paesaggistica ed idrogeologica.
  41. Impianti di illuminazione elettrica nelle città.
  42. Prosciugamento del Lago di Nemi (1931) per riportare alla luce navi romane.
  43. Creazione degli osservatori di Trieste, Genova, Merate, Brera, Campo Imperatore.
  44. Palazzo della Previdenza Sociale in ogni capoluogo di Provincia.
  45. Fondazione di 16 nuove Province.
  46. Creazione dello Stadio dei Marmi (di fronte allo stadio si trova ancora
    un enorme obelisco con scritto “Mussolini Dux”).
  47. Creazione quartiere dell’EUR.
  48. Ideazione dello stile architettonico “Impero”, ancora visibile nei palazzi pubblici delle città più grandi.
  49. Creazione del Centro sperimentale di Guidonia (ex Montecelio), dotato del più importante laboratorio di galleria del vento di allora (distrutto nel 1944 dalle truppe tedesche che abbandonavano Roma).
  50. Costruzione di numerose dighe.
  51. Fondò l’istituto delle ricerche, profondo stimatore di Marconi che mise a capo dello stesso istituto grazie alla sua grandiosa invenzione della radio e dei primi esperimenti del radar, non finiti a causa della sua morte.
  52. Costruzione di molte università tra cui la Città università di ROMA.
  53. Inaugurazione della Stazione Centrale di Milano nel 1931 e della Stazione di Santa Maria Novella di Firenze.
  54. Costruzione del palazzo della Farnesina di Roma, sede del Ministero degli Affari Esteri.
  55. Opere eseguite in Etiopia: 60.000 operai nazionali e 160.000 indigeni srotolarono sul territorio più di 5.000 km di strade asfaltate e 1.400 km di piste camionabili. Avevano trasformato non solo Addis Abeba, ma anche oscuri villaggi in grandi centri abitati (Dessiè, Harar, Gondar, Dire, Daua). Alberghi, scuole, fognature, luce elettrica, ristoranti, collegamenti con altri centri dell’impero, telegrafo, telefono, porti, stazioni radio,
    aeroporti, financo cinematografi e teatri. Crearono nuovi mercati, numerose scuole per indigeni, e per gli indigeni crearono: tubercolosari, ospizi di ricovero per vecchi e inabili al lavoro, ospedali per la maternità e l’infanzia, lebbrosari. Quello di Selaclacà: oltre 700 posti letto e un grandioso istituto per studi e ricerche contro la lebbra. Crearono imprese di colonizzazione sotto forme di cooperative finanziate dallo stato, mulini, fabbriche di birra, manifatture di tabacchi, cementifici, oleifici, coltivando più di 75.000 ettari di terra.
  56. Sviluppo aeronautico, navale, cantieristico.
    Opere politiche e diplomatiche
  57. Patti Lateranensi, 11/02/1929.
  58. Tribunale del popolo.
  59. Tribunale speciale .
  60. Emanò il codice penale (1930), il codice di procedura penale (1933, sostituito nel 1989), il codice di procedura civile (1940), il codice della navigazione (1940), il codice civile (1942) e numerose altre disposizioni vigenti ancora oggi (il Testo Unico delle Leggi di Pubblica Sicurezza, il Codice della Strada, le disposizioni relative a: polizia urbana, rurale, annonaria, edilizia, sanitaria, veterinaria, mortuaria, tributaria, demaniale e metrica).
  61. Conferenza di Losanna.
  62. Conferenza di Locarno.
  63. Conferenza di Stresa.
  64. Patto a quattro.
  65. Patto anti-Comintern.
    Opere espansionistiche.
  66. Riconquista della Libia.
  67. Conquista dell’Etiopia.
  68. Guerra di Spagna.
    Opere economiche e finanziarie.
  69. Istituto di Ricostruzione Industriale (I.R.I.), 1932.
  70. Istituto Mobiliare Italiano (I.M.I.), 1933.
  71. Casse Rurali ed Artigiane, R.D. 26 agosto 1937, n. 1706.
  72. Riforma bancaria: tra il 1936 e il 1938 la Banca d’Italia passò completamente in mano pubblica e il suo Governatore assunse il ruolo di Ispettore sull’esercizio del credito e la difesa del risparmio.
  73. Socializzazione delle imprese. Legge della R.S.I., 1944.
  74. Parità aurea della lira.
  75. Battaglia del grano.
  76. 1929: crisi finanziaria mondiale. Il mondo del capitalismo è nel caos! Il Duce risponde con 37 miliardi di lavori pubblici e in 10 anni vengono costruite 11.000 nuove aule in 277 comuni, 6.000 case popolari che ospitano 215.000 persone, 3131 fabbricati economici popolari, 1.700 alloggi, 94 edifici pubblici, ricostruzione dei paesi terremotati, 6.400 case riparate, acquedotti, ospedali, 10 milioni di abitanti in 2493 comuni hanno avuto l’acqua assicurata, 4.500 km di sistemazione idrauliche e arginature, canale Navicelli; nel 1922 i bacini montani artificiali erano 54, nel 1932 erano arrivati a 184, aumentati 6 milioni e 663 mila kw e 17.000 km di linee elettriche; nel 1932 c’erano 2.048 km di ferrovie elettriche per un risparmio di 600.000 tonnellate di carbone; costruiti 6.000 km di strade statali, provinciali e comunali, 436 km di autostrade. Le prime autostrade in Italia furono la Milano-Laghi e la Serravalle-Genova (al casello di Serravalle Scrivia si trova una scultura commemorativa con scritto ancora visibile “Anno di inizio lavori 1930, ultimato lavori 1933”).
  77. Salvò dalla bancarotta l’Ansaldo, il Banco di Roma e l’Ilva (1923-24).
  78. Attacco al latifondo siciliano.
  79. Accordi commerciali con tutti gli Stati compresa l’Urss.
  80. Pareggio di bilancio già dal 1924.
    Opere sportive e culturali.
  81. Costruzione dell’Autodromo di Monza, 10/09/1923.
  82. Fondazione di CINECITTA’.
  83. Creazione dell’ente italiano audizione radiofoniche (EIAR), anno 1927.
  84. Primi esperimenti della televisione che risalgono all’anno 1929 per volere del Duce; nel dicembre del ’38 l’ufficio stampa dell’EIAR comunicò che nei primi mesi del ’39 sarebbero iniziati servizi regolari di televisione. Il 4 giugno 1939 alla Mostra del Leonardo ci furono alcune trasmissione sperimentali, sul Radiocorriere apparvero i programmi e persino
    le pubblicità di alcuni paleolitici apparecchi televisivi. Purtroppo il progetto fu abbandonato a causa dell’entrata in guerra.
  85. Istituzione della Mostra del Cinema di Venezia, prima manifestazione del genere al mondo, nata nel 1932 per opera del direttore dell’Istituto Luce, De Feo, e dell’ex ministro delle Finanze Giovanni Volpi di Misurata.
  86. Creazione dell’albo dei giornalisti, anno 1928.
  87. Fondazione dell’istituto LUCE, anno 1925.
  88. Nel 1933 appoggiò la prima trasvolata atlantica compiuta da Italo Balbo (tra l’altro, fu in quella occasione che fu inaugurata la “posta aerea”).
  89. Accademia d’Italia (Marconi, Pirandello, Mascagni, ecc.).
  90. Littoriali della cultura e dell’arte.
    Opere di utilità varie.
  91. Registro per armi da fuoco.
  92. Istituzione della guardia forestale.
  93. Istituzione dell’archivio statale, anno 1923.
  94. Fondazione della FAO.
  95. Fondazione dei consorzi agrari.
  96. Annessione della Guardia di Finanza nelle forze armate.
  97. Istituzione di treni popolari per la domenica con il 70% di sconto, anno 1932.
  98. Istituì il Corpo dei Vigili del Fuoco.
  99. Ammodernò il Pubblico Catasto urbano e dei terreni 100. Mappò tutto il territorio nazionale compilando le mappe altimetriche usate ancora oggi, e che non sono mai state aggiornate da allora.


    Mussolini- Dicono di lui!

    “Se fossi italiano sarei del partito di Mussolini” (1925)
    “Il signor Mussolini è il più grande legislatore vivente” (1926)
    “Non nego che egli sia un grande uomo” (1940).  
    Winston Churchill, statista inglese.

    “Nessun rilievo si può fare alla correttezza di Mussolini nella gestione finanziaria dello Stato”.
    Giulio Andreotti, statista italiano (1971).

    “Nessuno potrebbe testimoniare [la gestione onesta delle finanze italiane da parte di Mussolini]meglio della Ragioneria dello Stato”.
    Rino Alesi, giornalista (1967).

    “Mussolini è stato un gigante; considero la sua carriera politica un capolavoro. Se non si fosse avventurato nella guerra al fianco di Hitler, sarebbe morto osannato nel suo letto. Il popolo italiano era soddisfatto di essere governato da lui: un consenso sincero”.
    Enzo Biagi, giornalista (1982).

    “Personalmente Mussolini non trasse dal potere alcun illecito profitto. La famiglia Mussolini condusse sempre una vita relativamente modesta”.
    Renzo De Felice, storico (1974).

    “Mussolini non ha mai voluto la morte di Giacomo Matteotti [1924], e ignorava i progetti degli estremisti del suo partito. La responsabilità di Mussolini è esattamente quella di Enrico Berlinguer, quando leBrigate Rosse commettono le loro stragi. Berlinguer è contrario ma non può neutralizzare i suoi partigiani”. 
    André Brissaud, storico (1976).
    [ Enrico Berlinguer è stato segretario del Partito Comunista Italiano dal '72 all' 84. Dopo la fine dell'Unione Sovietica e la caduta del Muro di Berlino, il PCI ufficialmente non esiste più. Le Brigate Rosse sì. ]


    “Le leggi di Mussolini sono una pietra miliare nell’evoluzione mondiale”.
    Anthony Eden, statista inglese (1934).

    “La sua coraggiosa e sincera rivolta a Hitler quando nel 1934 fu assassinato Dollfuss, Cancelliere austriaco: di fronte all’uccisione di Dollfuss, Mussolini non esitò un istante a mobilitare sul nostro confine settentrionale le forze dell’esercito. Era una palese sfida alla Germania, e nessuno dubitò che l’Europa intera si sarebbe schierata con Mussolini. E invece rimase solo. I governi d’Inghilterra e di Francia, nella Conferenza di Stresa del 1935, rifiutarono d’impegnarsi a difendere militarmente l’indipendenza dell’Austria”.
    Dino Grandi [firmatario dell'Ordine del Giorno che provocò la caduta di Mussolini il 25 luglio del '43],  (1965).

    “La Francia e la Gran Bretagna restarono immobili quando Mussolini inviò le sue Divisioni al Brennero [per fermare il tentativo di annessione dell'Austria da parte di Hitler]  Nè Daladier nè Chamberlain nè Stalin osarono dire no a Hitler: Mussolini fu il solo che fece questo e lo fece retrocedere”.
    André Brissaud, storico (1976).

    “Se nel 1935 la Francia e l’Inghilterra fossero state disposte a imitare Mussolini [nella politica estera europea], sarebbe scoppiata la guerra [contro la Germania]e per Hitler sarebbe stata la catastrofe”.
    André François-Poncet, diplomatico francese (1951).

    “Mussolini ha fatto molto per il proletariato italiano, fin dall’inizio del regime: assicurazioni sociali, ferie pagate, assistenza sanitaria, e tante altre cose ignorate nell’Europa d’allora”.
    André Brissaud, storico (1976).

    “Il primo contratto nazionale di lavoro è stato realizzato in Italia, da Mussolini nel 1929: un anno prima del famoso Piano Beveridge americano”.
    Giovanni Agnelli senior, industriale (1932).

    “Il Fascismo fece strade, ospedali, acquedotti, prosciugò paludi, aumentò i raccolti, realizzò la Carta del Lavoro”.
    Maurice Bardèche, intellettuale ((1962).

    “Il noto economista inglese Paul Einzig scrisse una serie di articoli per dimostrare ciò che gli inglesi non capivano: che [durante il ventennio fascista]la lira era meno vulnerabile della sterlina e delle altre valute”.
    Attilio Tamaro, storico (1950).

    Il fascismo di Mussolini, in risposta a un liberalismo superato e al materialismo marxista, rappresentò una dittatura di sviluppo, con tratti di sinistra”.
    Hans W. Neulen, storico (1982).

    L’opera di Mussolini continua a essere una delle meraviglie del XX secolo.
    Da un articolo del New York Herald Tribune, 1925.

    Il più grande uomo vivente oggi è: Mussolini.
    Seguono: Stalin, McDonald[premier inglese], Hoover[presidente USA], Gandhi.
    Risultato di un sondaggio fra gli studenti della New York University, 1932.

    “Mussolini deve passare alla storia come il costruttore di una migliore forma di convivenza fra i popoli”.
    Franklin D. Roosevelt, presidente USA (1940).

    (citazioni tratte da “Lui, Mussolini” di Gian Carlo Zuccaro, ediz. E.R.G.A., 1983)


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