sabato 20 luglio 2013

Il primo lager della Storia? Fu inventato per i pagani


di: Sofia Giani Devi

Il primo lager della Storia? Fu inventato per i pagani.

Quando si parla di campi di concentramento vengono in mente quelli del Novecento in Germania e in Russia, ma anche l’Isola Calva (Goli Otok) nella ex Jugoslavia e i “fascist criminal camps” allestiti dai cosiddetti Alleati a Coltano (in provincia di Pisa), negli USA e in India: quest’ultimo, denominato “campo YOL” (acronimo di “Young Officer Lane”), è stato immortalato nel libro “Diecimila italiani dimenticati in India. La repubblica fascista dell’Himalaya” di Giovanni Marizza. I più esperti ricordano anche Andersonville ai tempi della guerra di secessione americana e Fenestrelle, istituito per i Briganti dopo il Risorgimento.
In realtà il più antico lager della storia risale a molto tempo prima. Fu allestito dai cristiani per i pagani e stava nella città di Scythopolis.
È molto complesso cercarne una bibliografia in proposito in italiano, esistono solo scarne indicazioni in inglese e per di più solo su qualche forum specializzato in Storia antica. Non si sa nemmeno la collocazione precisa della stessa città, alcuni sostengono in Siria, altri in Galilea. Elementi cronologici più precisi si trovano sul sito ufficiale di Vlasis Rassias, autore del libro “La demolizione dei templi” (“Demolish them !”, pubblicato nel 1994 ad Atene, con la seconda edizione nel 2000).
Dice testualmente: “Nel 359 d.C. a Scythopolis, in Siria, i cristiani organizzarono il primo campo di sterminio per la tortura e l’esecuzione dei Gentili [Pagani, ndA] da tutto l’Impero”. Ammiano Marcellino, esaminato dallo studioso Arnaldo Momigliano, scrive nelle sue “Res Gestae”: “La città che fu scelta per testimoniare queste scene fatali fu Scythopolis in Palestina, che per due ragioni sembrava il più adatto dei luoghi; in primis perché era poco frequentata e secondariamente perché era a metà fra Antiochia ed Alessandria [...]”.
Il Codice Teodosiano era molto chiaro su questo punto: “I templi Pagani devono essere chiusi, l’accesso agli stessi è vietato e chi viola ciò potrebbe andare incontro alla pena di morte” (16.10.4), e poi: “Chi è colpevole di idolatria o sacrifici pagani può essere soggetto alla pena di morte” (16.10.6).
Come se non bastasse, “I privilegi religiosi sono riservati ai cristiani”. (16.5.1.)
Dopo Scythopolis, le persecuzioni contro i Pagani continueranno fino al 988, quando avvenne la conversione violenta - con la scusa che il Peloponneso era concepito come “una terra piena di demoni”- degli ultimi Greci Gentili di Laconia (i Manioti, che infatti non accettarono completamente il cristianesimo fino all’XI sec. d. C.) da parte dell’armeno Nicone il Metanoita, peraltro diventato santo patrono della città di Sparta, quella Sparta che con i suoi 300 sotto l’egida di Leonida già fronteggiò un’altra invasione da Oriente, ossia quella violenta di Serse nell’ambito delle Guerre Persiane.
Fortunatamente esiste ancora un tentativo di tornare alla “via greca agli Dei”, ossia il cosiddetto Dodecateismo: venerazione, quindi, dei Dodici Olimpi.
Anche le donne possono ricoprire alte cariche: esempio è Doreta Peppa, alta sacerdotessa dell’associazione “Ellinais”, che ha ribattuto la piena legittimità della religione dei dodecateici, bollati invece a torto come “un pugno di miserabili, riesumatori di una religione morta e degenerata che desiderano ritornare alle mostruose e oscure delusioni del passato” da parte di Efstathios Kollas, presidente dell'associazione dei sacerdoti cristiani ortodossi greci.
Ci sarebbe molto da ridire su quest’ultima affermazione, considerando che la civiltà Greca che ancora oggi si studia non è propriamente una “mostruosa e oscura delusione del passato”, anzi ! I suoi Ideali sono vivi ancora adesso e stanno nelle menti e negli animi di un pugno di uomini e donne ribelli, certo, con le opportune differenze rispetto ad allora. Cambiando completamente latitudine, è del 25 marzo 2010 la notizia che l’Irlanda, tornando alle sue Vere Radici politeiste, ha riconosciuto i matrimoni pagani, ossia la cerimonia dell’ “handfasting”.
Citando il collega di “Ereticamente” Belloni, “La Chiesa cattolica ha chiesto scusa a mezzo mondo: ebrei, negri e stregoni annessi, sciamani orientali, infedeli massacrati dai Crociati, Indios.... A tutti. Tranne che ai Pagani Europei. Su questi, silenzio assoluto, vero, Santità?” . Questa dichiarazione non può non far ricordare, tra le altre cose, il massacro di Verden, che consisteva nell’uccisione di 4500 pagani sassoni da parte di Carlo Magno; egli dichiarò la natura prettamente religiosa delle sue guerre contro di loro.
 
http://www.rinascita.eu/index.php?action=news&id=22093


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