mercoledì 6 febbraio 2013

La madre di tutte le bugie: come faranno bere alle masse il crollo globale



Al mondo sono attualmente all’opera specifiche istituzioni di potere. Non sono ovviamente i Governi, o i numerosi enti governativi, né i comitati di interesse e neppure i corpi militari regolari; tutti questi non sono che intermediari del potere, ragazzi mandati in missione, i sicari ben pagati della mafia globale. Le strategie e le decisioni vengono prese altrove.

Là, si producono i nuovi paradigmi, schemi e piani di azione; si scrive la propaganda; si inviano gli ordini. Siamo al fulcro dell’elitarismo; il perno attorno al quale è ruotato qualsiasi meccanismo politico del nostro Governo degli ultimi decenni. Council On Foreign Relations, Tavistock Institute, Heritage Foundation (organizzazione socialista spacciata per conservatrice), Bilderberg Group e di tutte quelle società di facciata che vengono usate per realizzare la globalizzazione. Monsanto, Goldman Sachs, JP Morgan, Carlyle Group e simili.

Molte di queste organizzazioni operano continui scambi con il governo USA. La Monsanto vanta nelle proprie fila dei campioni come Donald Rumsfeld, già nel consiglio direttivo del proprio ramo farmaceutico – la Searle Pharmaceuticals – poi impegnato a far approvare dalla FDA prodotti pericolosi quali l’Aspartame [un noto neurotossico, spacciato come dolcificante, che causa un precoce morbo di Parkinson, se assunto in grandi quantità, come capitato, ad es. al noto attore Michel J. Fox, colpito da questa sintomatologia a soli 41 anni, dopo essersi “bombardato” con 2-3 litri di Coca-Cola “Light” a giorno, n.d.A.].

Quella fra Goldman Sachs e JP Morgan da una parte e Casa Bianca e Tesoro dall’altra, è una vera giostra, con alti e corrotti rappresentati della banche che si scambiano posti col Governo INDIFFERENTEMENTE dal partito vincente.

I politici più importanti sono TUTTI membri del Council on Foreign Relations, un’organizzazione che ha ammesso apertamente ed in diverse occasioni che il proprio obbiettivo è la distruzione della sovranità USA e la formazione di un Unico Governo Mondiale od Unione Sovranazionale (per usare le loro parole).

In ogni caso, è solo UNA l’organizzazione che sembra essere dietro alla facciata delle più fuorvianti campagne di propaganda di massa dei nostri tempi e legata alla messa a punto delle metodologie militari più atroci, attentati false flag inclusi. La Rand Corporation, un pensatoio californiano la cui influenza raggiunge quasi ogni ambito della nostra società, dalla politica, alla guerra, all’intrattenimento.

La Rand Corporation opera in quella che io chiamerei nebbia totale. Scopo del gruppo, dalla sua costituzione, è il promuovere un’atmosfera sociale di ambiguità morale nel nome della priorità personale e nazionale. Per prima cosa hanno creato la Rational Choice Theory (Teoria della scelta razionale), teoria secondo la quale quando si opera una qualsiasi scelta, un individuo (ma vale anche per un intero Governo), per produrre un’azione dalla quale derivino il massimo dei vantaggi personali, deve agire solo in base alla valutazione dei costi e dei benefici. In pratica è il vecchio fine che giustifica i mezzi dove, se vuoi avere successo, la morale è un fattore da non prendere in seria considerazione.

La Rand ha utilizzato la Rational Choice Theory altresì come metodo per eliminare scomode domande dal dibattito sul progresso sociale. La loro specifica propaganda pone l’uditorio davanti ad un dilemma falso ed insolubile. Un esempio calzante è la serie TV di successo 24, dal fortissimo nucleo propagandistico, con protagonista Kiefer Sutherland nei panni di un agente dell’anti-terrorismo che si trova a fronteggiare, in ogni episodio, uno scenario a scelta controllata; un tipo di scelta che quasi sempre si conclude con l’agente obbligato a mettere da parte la propria morale e la propria coscienza ed a torturare, uccidere e massacrare senza pietà perché si induce a ritenere che l’unica alternativa al non far morire milioni di innocenti sia agire in tal modo.

Ma il mondo reale non funziona così. La vita non è una partita a scacchi. Le possibilità di soluzione per qualsiasi crisi hanno come limiti solo la nostra intelligenza ed immaginazione, per non parlare delle innumerevoli soluzioni che si potrebbero mettere in pratica per prevenire una crisi. Eppure, la propaganda vuole farti credere che se vogliamo sopravvivere, ci verrà domandato di diventare dei mostri e che dovremmo desiderare di liberarci adesso della nostra coscienza e del nostro senso di giustizia in nome di una pace e tranquillità future.

È la vecchia strategia della Centralizzazione: eliminare da un sistema – come da una società – tutte le scelte, con la forza e la manipolazione, fino a che le masse non penseranno che non esistono altre scelte se non quelle che le élite danno loro. Le istituzioni tipo Rand Corporation sono maestre in questo; e questo è quanto si trova nel nucleo profondo che ha favorito la globalizzazione.

Nei miei studi sulla formazione dei disastri economici mi sono imbattuto molte volte in una specifica metodologia che ritengo allarmante. Nota come Linchpin Theory ruota attorno al lavoro di John Casti, Ph.D. alla USC, «scienziato della complessità» e «teorico dei sistemi» e, cosa più importante, ex dipendente della Rand Corporation. (John Casti: an Optimist of the Apocalypse)


  John Casti
È nel libro «X-Events: The Collapse Of Everything» che Casti introduce la Linchpin Theory. Ed è sconvolgente come in questa teoria vengano spacciati scenari ad hoc come capri espiatori per catastrofi che sono invece messe a punto a tavolino, dall’establishment.
Stando alla Linchpin Theory si sostiene che gli eventi catastrofici della moderna storia dell’umanità siano da attribuire alla palese complessità sociale, politica e tecnologica. Un suggerimento che ha una presa potente su chi non ha una preparazione adeguata ed è inconsapevole di quali siano i meccanismi che, da dietro le quinte, operano sugli eventi mondiali. Casti vorrebbe farvi credere che gli sconvolgimenti politici e sociali non siano pilotati, ma caotici; che tutto sia casuale e che i disastri siano dovuti al fato che scatena gli eventi che si verificano al culmine di un sistema che funziona male in quanto troppo complesso.

Quello che Casti non dice, ma che dovrebbe ben sapere quale ex-membro della Rand, è che gli avvenimenti mondiali non avvengono a caso e che esistono da sempre dei personaggi che si considerano eletti ed aspirano a plasmare il futuro secondo la propria personale visione utopistica. Esistono miriadi di osservazioni e valutazioni ufficiali su fatti storici che riconoscono come gruppi elitari abbiano giocato un ruolo determinante nel verificarsi di specifici avvenimenti storici.

Facciamo un esempio. Casti metterebbe fra i suoi eventi casuali – od eventi X – l’assassinio dell’Arciduca Francesco Ferdinando d’Austria. Evento che ufficialmente ha portato alla Prima Guerra Mondiale. L’analisi degli avvenimenti storici invece, mostra chiaramente che quella specifica crisi è stata costruita con cura al fine di coinvolgere gli USA.

Norman Dodd, ex direttore del Committee to Investigate Tax Exempt Foundations of the U.S. House of Representatives, testimoniò che il Committee fu invitato ad investigare sulle minute del Carnegie Endowment for International Peace, e scoprì che,

«I fiduciari della Fondazione posero una sola domanda. ‘Se fosse desiderabile modificare la vita di un intero popolo, esiste un mezzo più efficiente di una guerra?’. Ne discussero per un anno e ritornarono con la risposta: presupponendo che lobbiettivo sia quello di modificare la vita di un intero popolo, non esiste mezzo (conosciuto) più efficiente di una guerra. La cosa li portò ad una seconda domanda: ‘Come coinvolgere gli USA in una guerra?’. Era il 1909».

Riepiloghiamo: molto prima dell’assassinio di Ferdinando, gli interessi dei globalizzatori avevano fatto mettere in azione i piani per forzare gli USA ad entrare in un conflitto su larga scala, con lo scopo di modificare la vita, od il modo di pensare dellintera cultura.

Quando un gruppo di persone si organizza per dirigere pensieri ed azione verso uno specifico risultato, e tale risultato si verifica al culmine di una serie di eventi, questi accadimenti non sono ovviamente né frutto del caso né frutto della provvidenza. La cosa ha solo un nome: piano sovversivo.

Spostiamo nel campo economico. Uno potrebbe pensare che il crollo della Lehman Brothers sia stato quell’evento Linchpin che ha scatenato la frana nel mercato dei derivati, tuttora in corso. Però, la bolla del mercato dei derivati è un castello di carte che è stato costruito con cura e che è stato creato deliberatamente con l’aiuto di numerose e differenti istituzioni. La Federal Reserve ad esempio ha abbassato artificialmente i tassi di interesse ed ha immesso nel mercato immobiliare migliaia e migliaia di miliardi di dollari. Le banche internazionali si sono spinte fino ad investire in finanziamenti che SAPEVANO essere tossici e, quindi, plausibilmente non recuperabili. Il Governo Federale, a sua volta, ha permesso che tali mutui venissero frazionati ed occultati all’interno dei derivati, poi rivenduti sul mercato libero. Anche le agenzie di rating hanno fatto la loro parte quando, valutando i derivati – consapevoli dei mutui inesigibili a garanzia – hanno comunque classificato il tutto con la tripla A. E non dimentichiamoci la SEC, che ha ignorato la colossale frode che avveniva in piena luce del giorno nascondendo come polvere sotto al tappeto le migliaia di lamentele e le rivelazioni che ricevette da alcuni informatori.

Questo non è un evento casuale dovuto ad una complessità incontrollabile. Questa è una complessità creata ad arte con un fine criminale. È il crollo dei derivati che è stato realizzato ad arte. Era infatti ben noto in anticipo, almeno ad alcuni. La Goldman Sachs è stata beccata con le mani nel sacco a scommettere CONTRO I PROPRI derivati, il che significa una cosa sola: sapevano esattamente cosa stesse per accadere sul mercato che hanno contribuito a costruire. Questa cosa ha un nome preciso: cospirazione.

Naturalmente l’idea di Casti potrebbe essere dovuta ad un suo sincero credo nel caos e ad una mancanza di informazione sulla natura di nuova religione che caratterizza il globalismo. Però, nella sua prima – e per quello che riesco a ricordare unica – intervista concessa alla radio Coast To Coast, Casti presentava gli eventi-catastrofici-casuali come una cosa buona per l’umanità. Il che è proprio in linea con l’ideologia della Rand Corporation. Perché Casti vede queste crisi come una possibilità di avanzamento del mondo moderno; vede le idee del passato come obsolete e per questo descrive gli eventi-disastrosi come un tipo di innesco rivoluzionario capace di estrarci dalle filosofie di vita vecchie e barbariche e obbligandoci, sottoponendoci ad una sorta di prova del fuoco, ad adattarci ad una cultura più moderna.

Per riassumere la posizione di Casti, l’evento disastroso definito ancorante è il mezzo che una cultura ha per punire sé stessa, per esserci crogiolata troppo nella propria eredità, nelle proprie tradizioni. La colpa sarebbe dunque nostra, non loro...

Mi viene da suggerire che la prospettiva di Casti sembra quella di una generica e generale indifferenza per le sofferenze umane causate dagli eventi catastrofici e che non sarebbe poi così contrario alla morte di milioni di esseri umani se ciò portasse all’avanzamento dell’umanità verso una specifica ideologia. Il suo concetto di avanzamento, naturalmente, non coincide con il mio. Ed io sospetto che sia ben consapevole che determinati eventi, siano di fatto utili strumenti a disposizione delle élites, strumenti in grado di provocare quell’evoluzione che esse desiderano.

Quasi ognuna delle grandi economie del pianeta è sull’orlo del collasso. Per nascondere tale stato di cose la maggioranza sta disperatamente ricorrendo ad inflazione, tassazione o ad un’appropriazione indebita. Molte zone sono delle polveriere. Nella zona del Pacifico: Cina, Corea del Nord e Giappone; nel Medio Oriente e nell’Africa: Egitto, Siria, Iran, Pakistan, Yemen, Mali ed altri. Non c’è dubbio che viviamo in un’epoca ricca di situazioni accese. È difficilmente evitabile che uno di questi punti di tensione non scoppi e causi una reazione a catena che possa coinvolgere tutti. L’attenzione verrà ovviamente puntata sul fatto in sé, sulla scintilla e la reazione a catena che avverrò; gli uomini che in primo luogo ne saranno stati la causa, rimarranno nell’ombra.

Io credo che chiunque con un minimo di senso logico si renda conto dello scopo di tutto ciò. Casti e la Rand Corporation ci hanno indicato un accenno della futura propaganda che ci faranno bere. Sarà questo che verrà scritto nei libri di storia se i globalizzatori avranno successo.

Quando è plausibile che le micce accese per il mondo siano solo il frutto di una coincidenza complessa?

Nessuna. Ai giorni nostri, qualunque avvenimento rilevante è facilmente riconducibile ai piani delle multinazionali od agli interessi dei banchieri internazionali, ed ai governi fantoccio che usano come propri intermediari. Casti afferma che non si possano prevedere in modo accurato né gli eventi esplosivi né le micce. Assolutamente falso.

I globalizzatori ci hanno spinto sull’orlo dell’abisso. Hanno praticamente rimosso ogni sostegno al mondo che ci circonda, e come in una gigantesca partita a Jenga, stanno aspettando che venga tolto l’ultimo pezzo e che l’intera struttura crolli su se stessa. Una volta che si verificherà tale disastro, ci diranno che sarà stato frutto del caso, del destino … quanto fosse una cosa matematicamente inevitabile ed imprevedibile a causa della troppa complessità del sistema. Ci diranno che loro non hanno alcuna colpa. Che eravamo nel bel mezzo della ripresa. Che non potevano accorgersi di cosa stesse capitando.

La soluzione che ci proporranno è già prevedibile: ci diranno che per impedire che un simile disastro si ripeta ancora, in futuro, il sistema deve essere semplificato a livello globale. Quale modo migliore per semplificare che mettere fine alla sovranità nazionale, far sparire tutte le frontiere ed accorpare tutte le nazioni centralizzandole sotto un unico ideale politico-economico?

Devo riconoscerlo: sia Casti che la Rand Corporation hanno talmente raffinato le loro argomentazioni a favore del collettivismo, della centralizzazione, della tecnocrazia, della schiavitù, del relativismo morale e delle truffe false flag, da farle sembrare quasi una scienza...

Brandon Smith

Traduzione per EFFEDIEFFE.com a cura di Massimo Frulla, revisione di Lorenzo de Vita

Fonte > 
Alt-Market.com

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