mercoledì 30 gennaio 2013

Tre domande di parte a un presidente di parte



 Mer, 30/01/2013

Il presidente del Tribunale della razza diventò il più stretto collaboratore di Togliatti al ministero di Grazia e Giustizia. Poi guidò la Consulta. Il Pci ha mai avuto nulla da ridere?


Illustre Presidente Napolitano, dopo aver sentito il suo vibrante discorso sul fascismo e l'antisemitismo, mi permetta di rivolgerle tre brevi domande.
La prima. Sapeva che il presidente dell'infame Tribunale della razza, nonché firmatario del «Manifesto della razza», Gaetano Azzariti, diventò il più stretto collaboratore del suo leader Togliatti al ministero di Grazia e Giustizia, dopo essere stato Guardasigilli con Badoglio? Avete mai avuto nulla da ridire, lei e il suo Partito, sul fatto che poi, grazie a questi precedenti, lo stesso Azzariti sia diventato presidente della Corte costituzionale fino alla sua morte nel 1961?
La seconda. Sapeva che il primo concordato tra lo Stato italiano e gli ebrei fu fatto nel 1930 dal regime fascista? Una commissione composta da tre rappresentanti degli ebrei e tre giuristi varò un concordato in cui, scrive De Felice, «il governo fascista accettò pressoché in toto il punto di vista ebraico». Il presidente del consorzio ebraico, Angelo Sereni, telegrafò a Mussolini «la vivissima riconoscenza degli ebrei italiani» e sulla rivista ebraica Israel Angelo Sacerdoti definì la nuova legge «la migliore di quelle emanate in altri Stati».
Terzo. Presidente, ha mai detto e scritto qualcosa sulle centinaia di italiani, comunisti, antifascisti e a volte anche ebrei, che fuggirono dall'Italia fascista e furono uccisi nella Russia comunista con l'avallo del segretario del suo partito, il sullodato Togliatti? In Italia, persino sotto il Duce, avrebbero avuto una sorte migliore.
Nota. Anche Napolitano era stato fascista dei GUF - Gioventù Universitari Fascisti.

Appendice a cura di Sociale:

http://www.youtube.com/watch?v=_OmcTMWoDZc
http://www.italiasociale.net/storia07/storia300409-1.html

http://www.italiasociale.net/storia07/storia021009-1.html

Per chi non lo sapesse il consenso per Mussolini ed al fascismo fino al 1938  è stato costante ed  intorno al 96/98%. Altro che democrazia.
Poi la guerra voluta dai banchieri e dalle grandi lobby perchè lo stato sociale (la socializzazione dell'economia in primis) di Mussolini e la  
Volksgemeinschaft di Hitler ne segnavano la fine. Come pure la fine di tutto il capitale speculativo.
Il resto sono tutte pezze a colori dei vincitori che hanno fatto di tutto per nascondere queste verità storiche e che a monito di altri tentativi simili falsamente li vogliono mostri a tutti costi.

http://pocobello.blogspot.it/2012/11/il-comunismo-gerarchico.html

FURONO FASCISTI - Italiani voltagabbana 1/7
http://www.youtube.com/watch?v=4PfOw1VutJ0


Aderirono alla R.S.I. (non tradirono)
http://www.youtube.com/watch?v=XXrAtdvDgfE


Sempre a cura di SOCIALE

È tutto molto penoso: a Veneziani, che scemo non è, fanno scrivere sul Giornale solo quello che fa brodo per la solita polemica fritta e rifritta tra comunisti e fascicti (o quel che ne resta). Ci sono ben altri argomenti da opporre, in materia, e si trovano nel libro di F. Giannini, "Uno schermo protettore..".
Tipo: gli ebrei sono stati rastrellati solo DOPO l'arresto di Mussolini... Com'è che PRIMA, così tanti ebrei TEDESCHI venivano a stabilirsi in Italia? Venivano a gettarsi da soli nella "bocca del lupo"? E poi: queste famose "leggi razziali" come vennero applicate? Blandamente, alla lettera? Il motto era "discriminare, non perseguitare".
Poi c'è un altro argomento, non contenuto nel libro di fILIPPO Giannini: come mai nella Guerra di Spagna, quando gli ebrei italiani non avevano nulla di che lamentarsi in quanto ebrei, erano così ben rappresentati tra le fila antifasciste? Lo fecero notare a Mussolini, che si adombrò non poco... Erano tutti gli ordini del Cominter
n, e, vien da pensare, legati al movimento sionista.

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