venerdì 12 agosto 2011

E’ attesa con molto interesse e con una certa impazienza la annunciata prossima pubblicazione dell’opera

La Prerestrojka di Mussolini - Dalla dittatura cesariana alla democrazia organica

L’autore, Prof. Primo Siena , giovane bersagliere volontario del Battaglione Mussolini, combattente sul fronte orientale e reduce dal terribile campo di concentramento di Borovnica, importante scrittore e giornalista (vedi anche, in questo sito, la bella commemorazione dell’amico Giano Accame nella pagina La morte dei fascisti ) , ha dato, a suo tempo, un fondamentale contributo alla politica culturale del M.S.I. Uomo di scuola, ha lavorato come dirigente scolastico anche nelle scuole italiane all’estero. Vive, attualmente, in Cile ove è attivo e ricopre ruoli importanti all’interno di associazioni italiane all’estero.

Nell’interessantissimo libro riesce a dimostrare come, nei convulsi mesi dell’ultimo Fascismo, quello della R.S.I., ci fu un diffuso impegno, documentato anche dai numerosi e variegati fermenti culturali, a ricercare soluzioni che trasformassero il Fascismo da regime autoritario a partito unico in un regime a partecipazione popolare, con la presenza di altri partiti politici anche di opposizione.

Forse per la prima volta si fa una accurata analisi di tutti i movimenti politico-culturali che ebbero vita durante la R.S.I. e che furono spesso duramente critici nei confronti del nuovo Fascismo repubblicano che, a parere di alcuni di loro, tendeva a riproporsi con gli stessi difetti del vecchio Fascismo-regime. Movimenti che, sia pure fra molte polemiche, furono non solo tollerati ma, in qualche caso, esplicitamente autorizzati ad organizzarsi e ad avere un proprio organo di stampa.

Di particolare interesse è, poi, l’analisi di tuti i progetti di nuova costituzione che fiorirono, addirittura sollecitati se non direttamente “commissionati” da Mussolini, tutti caratterizzati da una ispirazione chiaramente democratica e da una manifesta volontà di conseguire una sempre più avanzata giustizia sociale.

Particolare attenzione richiederà la lettura del progetto che ha per titolo “ALCUNE IDEE SUL FUTURO ASSETTO POLITICO E SOCIALE DEL POPOLO ITALIANO” Esso, rimasto ignorato fino al 2002, anno di pubblicazione dei Verbali del Consiglio dei Ministri della R.S.I., è stato pubblicato con le carte del Verbale del 16 dicembre 1943 – XXII con questa nota : “” (1) Si allega il progetto di “Costituzione” preparato, su incarico del governo, dal ministro dell’Educazione nazionale, Biggini “” . Si tratta, quindi, dell’unico progetto “preparato su incarico del governo”. Esso, come recita il titolo, non è un vero progetto organico bensì una serie di idee sui principali argomenti di interesse costituzionale. Avrebbe potuto essere, se si fosse giunti alla discussione per una nuova costituzione, una interessantissima base di discussione per le molte idee rivoluzionarie, specie in campo economico e sociale, che contiene.

Dobbiamo esprimere un grazie convinto all’autore per aver parlato anche di questo progetto. E’ la prima volta che se ne parla in un libro sulla R.S.I.

L’ultimo capitolo del libro, intitolato “Il legato politico di Mussolini per un’Italia futura.” è una accurata rivisitazione delle cose dette da Mussolini, in colloqui e interviste, specie negli ultimi giorni della sua vita, allorchè, ormai consapevole della prossima fine della R.S.I. e sua, manifestava tenacemente la speranza che il patrimonio di idee e di realizzazioni del Fascismo specie in campo sociale non andasse disperso, nell’interesse dell’Italia e degli italiani.

Il libro si conclude rilevando che, in realtà, con la nota formula “non restaurare, non rinnegare” c’è stato chi, anche sfidando durissime ostilità, minacce e aggressioni fisiche ha cercato di salvaguardare questa eredità : il Movimento Sociale Italiano.

Scrive, infatti, l’autore, proprio nella chiusa del libro:

“” Il Msi - all’insegna del non rinnegare e non restaurare, - nel corso di un cinquantennio, cercò di lanciare un ponte dove far transitare quanto restava di riscattabile del passato per inverarlo in un nuovo progetto di società quale libera espressione di un futuro nuovo germinato da un seme antico. Proposito rimasto inconcluso con la decisione di sciogliere il Msi (Fiuggi, gennaio1995) per dar vita ad una Alleanza Nazionale che, allontanandosi progressivamente dalle radici missine s’inoltrò nei meandri di una liberaldemocrazia incerta e confusa che la portò ad annullarsi nel berlusconiano Partito della Libertà.

Quel progetto che il Msi cercò di sviluppare attualizzandolo, resta tuttavia vigente nell’attesa che prima o poi venga nuovamente raccolto per rifondare lo Stato italiano dotandolo finalmente di una democrazia compiuta.””

All’amarezza per il “proposito rimasto inconcluso”, quindi, si aggiunge la speranza che quel progetto “prima o poi venga nuovamente raccolto”. Ed è, questa, la speranza di molti italiani.

Tratto da:
http://web.tiscali.it/RSI_ANALISI/






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