giovedì 4 novembre 2010

4 NOVEMBRE, MERIDIONALI CARNE DA MACELLO










Hai saputo, gli hanno accorciato anche la spada? Zitto se no ti fucilano!

Erano le 11,15 del 23 ottobre 1918 e in stretto dialetto piemontese, due “signori” di altri tempi, scambiavano opinioni su quella guerra infame, sulle razioni alimentari marcite nel Piave e sul re alto un metro e un palmo. Da poco, accompagnati da un piccolo contingente alleato , gli uomini del generale Caviglia erano partiti per Trento.

Sai mi trovo un poco a disagio a dare ordini in Italiano, quando iniziai la carriera militare, ricordo che mio padre si sorprese che avessero abolito il francese in accademia. Continui? Vuoi per forza essere fucilato? Ma daiii, mica sto dicendo che il re in realtà è il figlio di un beccaio! Sto solo dicendo che faccio uno sforzo immenso a dare ordini a questi bifolchi del Sud. Ieri ho dovuto piazzare otto carabinieri sulla collina 16 alle spalle dell’assalto e nonostante avessi detto a questi bifolchi che avrei sparato se fossero tornati indietro, quelli sono tornati indietro due volte. E tu che hai fatto? Ho fatto fuoco, che potevo fare. C’era pure Attilio alla mitraglia, sai ebbe il padre ammazzato dai Briganti e mi è sembrato divertirsi un modo a sparare su Napoletani e Pugliesi. Però che coraggio questi bifolchi, non sanno nemmeno cos’è l’Italia, ma se ancora siamo in guerra lo dobbiamo a loro. Che ordine assurdo, assaltare da quel lato, lo stato maggiore ha perso proprio il controllo, ma gli ordini sono ordini. Immagina che ieri ho assistito al tribunale militare, hanno mandato alla fucilazione mezza pattuglia. Fra i fucilati c’erano due sardi e un siciliano a cui non sono stati capaci di far capire la sentenza, che gentaglia. E ti sei perso il meglio, ora che c’è Diaz è una pacchia, prima col Cadorna fucilavano sul posto e senza processo, quando era evidente che i colpevoli erano i capi dello stato maggiore.

Dovrebbero fucilare Cadorna e Badoglio ma li hanno promossi e dato l’aumento dello stipendio, nonostante che ci stanno facendo perdere la guerra. Non quei poveri contadini che da 2 anni vivono come bestie nelle trincee, mentre i giudici che li mandano alla morte e gli ufficiali dello stato maggiore si fanno servire a tavola come se fossero in albergo. Parla piano, ora sei tu che vuoi essere fucilato. Prima di partire c’era quel meridionale… come si chiamava ah si Scarfoglio, che scriveva sul Mattino di Napoli che per l’Italia allearsi con l’Inghilterra era proprio da stupidi! Perché cosa diceva? Diceva che se anche vinciamo al massimo ci danno due montagne, mentre se avessimo vinto con gli Austroungarici, ci saremmo spartiti l’impero coloniale inglese. E bravo! S’è dimenticato Scarfoglio, che se c’è lo stato italiano savoiardo, lo dobbiamo ai “fratelli” inglesi? E poi se fosse stato così? I vantaggi li avrebbero presi quelli del Sud che sono già nel Mediterraneo e ci toglievano a noi l’opportunità di allargarci ad Est. Belli questi meridionali, sempre furbi. Sai che faccio, domani la piazzo anch’io la mitragliatrice coi carabinieri. Però c’è una cosa che non capisco, perché hanno fatto un terrone capo di stato maggiore? Non sarà anche lui “uno dei nostri”, ha il grembiule? Sarà, ma sempre terrone resta, ma non ho visto tanti delegati inglesi in giro alla sua nomina. Sai che ti dico? Qui le cose si mettono male, mancano cappotti, munizioni, medicine, manca tutto, secondo me hanno eletto Diaz, in modo che se perdiamo, la colpa cadrà sui meridionali e sul loro scarso nazionalismo. Scarso? Nullo vorrai dire. Mi hanno affibbiato un attendente calabrese l’altro ieri, uno che studiava…. Sai che mi ha detto? “Colonnè, oggi ho capito, perché facevate i treni che collegavano il nord, col sud, ma non facevate i treni per collegare il sud col sud, per portare noi servi della gleba come carne da macello al fronte”. Ti rendi conto? Logicamente lo sbattuto immediatamente in prima linea. Un meridionale che studia è pericoloso. Non preoccuparti, se conosco bene il re, e se le cose si mettono male, non ci metterà nulla a ri-allearsi coi tedeschi. Da quello che ho studiato all’accademia, non abbiamo mai finito una guerra al fianco di quelli con cui avevamo deciso di iniziarla, tranne se non tradendo due volte. Come se si mettono male? E come potrebbero andare peggio. Sono scesi dalle montagne, non hanno più ostacoli, ci hanno sbaragliato. I nostri generali per ignoranza e stupidità gli hanno aperto le porte della vittoria a Caporetto, scaricando le colpe sui soldati e facendone fucilare a migliaia, nascondendo le loro colpe così come fecero dopo Menelik. Addrittura hanno fatto generale Cavallero a 38 anni, uno scandalo. Come possono andare peggio? Come ci difendiamo qui sul Piave? Dove ci ripariamo dai proiettili tossici, sotto terra, per morire affogati nel fango del Piave? Io non capisco, perché non avanzano e ci mandano tutti all’altro mondo!

Ma ricordi quello che dissero i “fratelli” inglesi?. Certo che mi ricordo. Dissero che la nuova strategia di guerra prevede lo strangolamento economico e la costruzione della “dissoluzione interna” come nostra quinta colonna e che la guerra non si conduceva ormai solo con le armi. Bravo abbi fede, come si fa a perdere contro uno che si chiama Svetozar Boroevic von Bojna, solo per passargli un ordine ci vuole mezz’ora, i banchieri sono furbi, se da un lato hanno favorito l’unità dello stato italiano, dall’altro stanno favorendo le secessioni dall’impero austriaco. Unità o secessione, fanno sempre quello che conviene loro, e mai quello che vorrebbero quei bifolchi “profani” dei nostri soldati. Immagina che ad inizio guerra, mentre in Francia i nostri alleati e i nostri nemici si scannavano da un mese, noi eravamo ufficialmente alleati con tutti e due!

Chi è? Come si permette di entrare senza bussare? “colonnello, si ritirano, si ritirano”

Ma che succede!!! Si ritirano, chi si ritira, li farò fucilare tutti, Terroni di merd…

“No signor colonnello, gli austriaci, gli austriaci”. Come si ritirano? Avvertite il comando generale. Pronto comando? Signore gli austriaci si ritirano su tutta la linea del fronte, cosa dobbiamo fare? Un attimo lo comunico al generale Diaz, voi dove siete? In prossimità di Vittorio signore! Generale Diaz, a Vittorio le truppe austriache si ritirano? A Vittorio Veneto? Rispose il generale. Ma “…’ndo cazzo stà?” Signore, deve cercare solo Vittorio, Veneto sarà aggiunto fra 5 anni. Bene , grazie. Attaccate, assaltate, sfondate le linee!

-Fu l’ordine neanche tanto immediato. Ordine ritrasmesso ai sottoposti e dai sottoposti agli organi operativi, sino ad arrivare a colonnelli di campo, che ancora discutevano fra loro.-

E ora si ritirano? E non si vergognano a rubarci l’onore della vittoria! Non preoccuparti se vinciamo, gli storici del re metteranno tutto a posto ed avrai anche una bella medaglia per aver condotto la riscossa di Vittorio Veneto. Ma quale riscossa? qui non c’è più nessuno? Colpa dei meridionali, hanno assaltato troppo presto… li farò fucilare, giuro li farò fucilare

4 NOVEMBRE, MERIDIONALI CARNE DA MACELLO
pubblicata da Nando Dicè il giorno giovedì 4 novembre 2010 alle ore 9.28 su facebook

Nota di Sociale:
Ancora oggi la manualistica di settore spesso elude il problema della giustizia militare italiana nel primo conflitto mondiale. Ci si accontenta di citare rari studi (e per questo non meno preziosi) che, a partire dalla fine degli anni Sessanta, e da allora sempre con il contagocce, hanno provato a togliere il velo d’oblio che su questa importante pagina di storia era inopportunamente calato, o di cui addirittura si ignorava apertamente l’esistenza. Dopo lo studio pionieristico di Forcella e Monticone ben pochi altri, infatti, si sono spinti lungo questo strada: Bruna Bianchi e Giovanna Procacci in testa.
Il tema è uno di quelli che gli storici hanno spesso evitato di battere perché delicato e non facile da far digerire, potenzialmente in grado di riaprire una piaga ancora aperta, quale quella del ruolo delle classi dirigenti nella gestione della guerra, ma soprattutto di mettere in discussione un’istituzione fondamentale come l’esercito. Di dimostrare che la “Vittoria”, che con i suoi tanti nomi e simulacri riempie ancora oggi le nostre vie e le nostre piazze, aveva dei lati oscuri che andavano ben oltre il fantasma di Caporetto.

Tratto da: La prima guerra mondiale di Giuseppe Vottari
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"I dati relativi all'attività svolta dai 117 tribunali militari italiani tra il 1915 ed il 1918 evidenziano il malessere (reticenza, indisciplina, rifiuto di combattere, ammunitamento, DISERZIONE) diffuso tra le file dell'esercito italiano. I procedimenti aperti nel corso del conflitto sono ben 870.000, le condanne comminate 170.000 (colpiscono un militare su 24) di cui oltre 4.000 condanne a morte, 750 delle quali effettivamente eseguite."

Nelle trincee della grande guerra
http://cronologia.leonardo.it/storia/a1917v.htm


I disertori della Prima guerra mondiale
http://www.camillopavan.it/Grande_guerra/disertori.htm

La fuga dalla guerra
http://www.lintver.it/storia-dueguerre-fugadallaguerra.html

Partiamo da molto lontano la nascita dei rancori.
http://cronologia.leonardo.it/umanita/restau2/cap220.htm


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