martedì 23 giugno 2009

Liberismo e liberalismo


Sono le parole d’ordine che nascondono un modello di sviluppo basato sullo sfruttamento dell’uomo e della natura.
Nei prossimi mesi sentiremo ribadire sempre di più questi concetti, che servono a giustificare conflitti ed aggressioni scatenati per il profitto di pochi, ma mascherati come indispensabili per difendere la libertà di molti …
Non è un caso che l’ipocrisia degli attuali padroni del mondo costituisca uno degli aspetti più ripugnanti della loro egemonia e uno dei principali motivi per combatterla.
Incredibile come si voglia negare il fallimento totale di un sistema antieconomico, antisociale e antiumano, pure di fronte alle evidenze di questi giorni.
Sono bastati meno di 20 anni dalla caduta del regime sovietico, che aveva avuto il grande merito di impedire il dilagare della mondializzazione e l’abbassarsi degli standard sociali nello stesso Occidente, per assistere al crollo del capitalismo.
“Economisti” ed “intellettuali” che ancora ne negano l’evidenza, lo fanno perché timorosi di non potersi riciclare al di fuori delle leggi del “libero mercato”, che nel mondo reale equivalgono invece all’appoggio di lobby senza scrupoli.

http://www.italiasociale.org/geopolitica06/geopolitica011208-2.html

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