Non solo interessi miliardari e disegni di controllo globale, ma una vera e propria religione tra il Voodoo e Cartagine |
Scritto da Gabriele Adinolfi
Forse qualcuno rammenterà.
All'indomani del 13 novembre del 2015 avevo commentato che le stragi di Parigi nella discoteca Bataclan e nei locali in cui i commandos jihadisti massacrarono 130 persone e ne ferirono 368, avevano il sapore di un sacrificio umano inteso a battezzare qualcosa di epocale, secondo uno schema usuale per i neo-cartaginesi che dominano oggi il mondo.
Azzardai che il battesimo di sangue si legasse alla conferenza mondiale sul clima che si sarebbe tenuta a Le Bourget il 12 dicembre successivo. Un incontro che interpretai come l'apertura di una nuova fase di controllo mondialista.
Allora sembrò che avessi esagerato. Invece ero stato anche troppo prudente e i fatti lo dimostrano con il gretinismo.
L'ecologia è un'altra cosa e gliela possiamo insegnare
Chiariamo. L'ecologia non deve venircela ad insegnare nessuno. Lungi dal riferirsi ad un elemento separato da noi (il cosiddetto ambiente) essa è un modo di vivere e di respirare, proprio alla Tradizione, negato dall'ansia vorace del capitalismo, figlio della devianza veterotestamentaria, ma profondamente ancorato nella nostra civiltà millenaria e nelle espressioni politiche ad essa organica. Non è un mistero che le politiche che oggi si definiscono ambientalistiche, animalistiche e salutistiche vennero inaugurate nel Terzo Reich e non di certo come cura del giardino di casa, bensì come espressione di una cosmovisione che non concepisce separazioni (separo in greco si diceva dia-ballo da cui viene la parola diavolo).
Insomma, ragazzini, non ci dovete insegnare niente, da noi avete solo da imparare!
La mamma dei coglioni
L'allarme odierno sul clima è pieno di inesattezze e comunque è basato su una cosmovisione della separatezza (noi da una parte e l'ambiente che “ci circonda” dall'altra), isterico, sciocco e manipolato. Manipolato tanto nella sua icona ambulante quanto nei seguaci della stessa icona.
Siamo ormai all'ipnosi collettiva e allo stadio degli automatismi subumani. Non potremmo spiegarci altrimenti come qualcuno possa credere che una ragazzina si svegli all'improvviso, trovi i mezzi per comunicare con il resto del pianeta, mobiliti i suoi coetanei e venga accolta da tutti i grandi della terra che scoprono di colpo il problema dell'ambiente di cui peraltro si parla ormai da oltre quarant'anni e per il quale esistono apposite strutture internazionali.
La mamma dei coglioni è sempre incinta, e vada, ma di coglioni così non era ipotizzabile che ne esistessero, dunque il fenomeno è molto più grave di quanto si possa immaginare perché lo stato di folla trascende evidentemente il livello concepibile di stoltezza degli individui.
Ecotasse e organismi sovrastatali
Greta, poverina – che tra qualche anno, quando non se la filerà più nessuno, finirà verosimilmente suicida – viene senz'altro mossa dai potentati per interessi economici.
Per affrontare la riconversione energetica (che sarà comunque inquinante) i grandi gruppi devono rastrellare celermente centinaia e centinaia di miliardi di dollari da distrarre da altre destinazioni.
Servono quindi “ecotasse” e bisogna che la gente sia motivata dalla paura a pagarle. Ma al di fuori della logica del capitalismo di Stato non è possibile che le imposte vadano a finire a gruppi privati. Quindi si sopperirà a quest'ostacolo di fondo tramite organismi privati sovrastatali (è la svolta annunciata a Le Bourget).
Scavalcando insomma gli Stati che fungeranno da semplici esattori, i gruppi privati usufruiranno delle imposte verdi. D'altra parte siamo alla sostituzione degli Stati con i tentacoli di quella piovra capitalistica e messianica della quale abbiamo già avuto una rappresentazione tangibile con le Ong.
Una religione da zombies
Questi ragionamenti sono però limitati: in quanto materialistici, legati agli interessi economici e di potere, non sono sufficienti a spiegarci quanto accade sotto i nostri occhi. Si tratta infatti di un qualcosa di sinistramente, oscuramente, vorticosamente, sacrale.
Si osservi Greta e come viene veicolata nei media e nell'inconscio collettivo: ci troviamo alle prese con un fenomeno di religiosità di massa inquietante che rimanda a diverse esperienze eretiche medioevali. Abbiamo isteria e bisbetismo legati ad una visione apocalittica ed escatologica che mobilita le masse e forma migliaia e migliaia di fanatici seguaci di zombies, come un occhio avveduto coglie da certi movimenti in trance e dagli sguardi vuoti.
Si osservino poi attentamente gli studenti: c'è differenza rispetto a quelli delle generazioni precedenti che pure sfilavano per salvare il mondo da soli. Sono impreparati e senza spirito critico, e va bene; con la bocca piena di luoghi comuni, e ci sta; presuntuosi, ed è normale. Ma hanno qualcosa di più: si sentono investiti da una verità che li ha illuminati. Vi è in loro almeno una particella di mistica messianica distorta e inquietante.
Il venerdì della Dea e la Terra che ci seppellisce vivi
Come in ogni rito che si rispetti c'è anche il giorno dedicato alla nuova Dea, è il venerdì, il friday for future. E si noti la coincidenza: il nome di quest'evento globale è formato da tre parole che iniziano tutte con la sesta lettera dell'alfabeto, la effe. Letto altrimenti fff = 666. Può essere l'effetto una scelta precisa e sarebbe inquietante come può essere inconsapevole frutto del caso e questo sarebbe ancora peggio.
Non so se sia stato compreso ma si tratta di un'operazione molto più profonda di quel che sembra, e che ovviamente con l'avvenire sano e pulito non ha di certo molto a che vedere, anzi!
Ma è effettivamente una religione della Terra. Di una Terra intesa però come profondità oscura che sfugge il Cielo e che non vi si congiunge, di una Terra che dis-individualizza, de-personalizza e attira nell'oscurità degli abissi. Siamo al rigurgito violento del pre-ario, siamo all'anti-Roma, siamo all'annullamento della luce olimpica, siamo al ritorno intollerante di Cartagine che notoriamente si caratterizza nei sacrifici umani.
Come giorno sacro è stato scelto il venerdì. Il 13 novembre 2015 era venerdì: quel giorno venne battezzata in fiumi di sangue questa nuova era angosciosa.
Ultimo aggiornamento Sabato 28 Settembre 2019 06:29
TRATTO DA:
http://noreporter.org/index.php/alterview/25931-greta-sgarbo
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