Roberto Cozzolino (21
settembre 2016)
Il parassitismo è una forma di
simbiosi, ma a differenza della simbiosi per antonomasia (mutualistica), il
parassita trae un vantaggio (nutrimento, protezione) a spese dell'ospite,
creandogli un danno biologico (prosciugamento delle risorse fino a condurlo a
perenne indigenza). Le proprietà che identificano in generale un rapporto di
parassitismo sono le seguenti:
• Il parassita è privo di vita autonoma (essendo pressoché incapace di guadagnarsi da vivere lavorando) e dipende dall'ospite a cui è più o meno intimamente legato da una relazione anatomica e fisiologica obbligata (pseudo democrazia parlamentare).
• Il parassita ha una struttura anatomica e morfologica semplificata rispetto all'ospite: a differenza del corpo sociale, dove sono presenti le più varie e diversificate sfumature ideologiche, sostiene di appartenere ad un unico partito del quale dice di difendere gli ideali -che, a ben guardare, sono poi gli stessi per quasi tutti i partiti (sudditanza verso i poteri forti)- anche se dimostra una sorprendente capacità, a seconda delle proprie convenienze, a cambiare partito o ad adattarsi tranquillamente ad un mutamento, anche radicale, di rotta della propria formazione politica.
• Il ciclo vitale del parassita è più breve di quello dell'ospite (anche se spesso si dimostra, purtroppo, eccessivamente longevo) e si conclude prima della morte dell'ospite (non senza aver però provveduto a rimpiazzare sé stesso con parenti, amici e sodali della sua stessa razza).
• Il parassita ha generalmente rapporti con un solo ospite; a tale regola fa eccezione il caso dell'iperparassitismo (esempio lampante il parlamento europeo), dove i parassiti di ordine superiore (secondari) si sviluppano anche a spese dei parassiti primari. A sua volta l'ospite può avere rapporti con più parassiti (è il caso eclatante della pseudo democrazia italica, dove il numero di nullafacenti è straordinariamente elevato rispetto agli sfruttati che li mantengono).
• Il parassita è privo di vita autonoma (essendo pressoché incapace di guadagnarsi da vivere lavorando) e dipende dall'ospite a cui è più o meno intimamente legato da una relazione anatomica e fisiologica obbligata (pseudo democrazia parlamentare).
• Il parassita ha una struttura anatomica e morfologica semplificata rispetto all'ospite: a differenza del corpo sociale, dove sono presenti le più varie e diversificate sfumature ideologiche, sostiene di appartenere ad un unico partito del quale dice di difendere gli ideali -che, a ben guardare, sono poi gli stessi per quasi tutti i partiti (sudditanza verso i poteri forti)- anche se dimostra una sorprendente capacità, a seconda delle proprie convenienze, a cambiare partito o ad adattarsi tranquillamente ad un mutamento, anche radicale, di rotta della propria formazione politica.
• Il ciclo vitale del parassita è più breve di quello dell'ospite (anche se spesso si dimostra, purtroppo, eccessivamente longevo) e si conclude prima della morte dell'ospite (non senza aver però provveduto a rimpiazzare sé stesso con parenti, amici e sodali della sua stessa razza).
• Il parassita ha generalmente rapporti con un solo ospite; a tale regola fa eccezione il caso dell'iperparassitismo (esempio lampante il parlamento europeo), dove i parassiti di ordine superiore (secondari) si sviluppano anche a spese dei parassiti primari. A sua volta l'ospite può avere rapporti con più parassiti (è il caso eclatante della pseudo democrazia italica, dove il numero di nullafacenti è straordinariamente elevato rispetto agli sfruttati che li mantengono).
Molto frequente la presenza di coparassitismo, rapporto di
competizione interspecifica fra parassiti di specie diversa (coparassiti
appartenenti a diverse formazioni politiche) che sono associati alla stessa
specie ospite (spesso improvvisando battaglie su temi del tutto secondari allo
scopo fraudolento di confondere l'ospite) e destinato spesso a sfociare nel
multiparassitismo, con l'attacco contemporaneo dello stesso individuo. Quando
col trascorrere del tempo si giunge fatalmente al superparassitismo e l'ospite
non è più in grado di provvedere ai bisogni di tutti i parassiti, vengono
introdotti drastici cambiamenti nella stessa struttura dell'ospite: distruzione
dello Stato Sociale, innalzamento dell'età pensionabile, aumento delle tasse;
fino ad arrivare alla stessa mutazione genetica dell'ospite introducendo
l'immigrazione forzata, che può garantire nuove masse di sfruttati senza diritti
a vantaggio della sopravvivenza dei parassiti.
Roberto Cozzolino
(21 settembre 2016)
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