Erode il Grande dichiarò gesu' innocente!Una sincera amicizia con Pilato.
Da quel giorno Pilato ed Erode, che erano prima in pessimi rapporti, divennero amici”. Quindi, la convinzione dell’innocenza del Cristo coinvolgeva Pilato e Erode anche sentimentalmente, al punto che la comune appartenenza al “partito innocentista” valeva anche a cancellare una precedente personale antipatia.
Erode il Grande, che regnò sulla Palestina dal 37 al 4 a.C., è noto per essere stato accusato di aver compiuto la presunta strage degli innocenti. Unico accusatore: l'evangelista Matteo (2,1-18).
Erode il Grande, che regnò sulla Palestina dal 37 al 4 a.C., è noto per essere stato accusato di aver compiuto la presunta strage degli innocenti. Unico accusatore: l'evangelista Matteo (2,1-18).
Anche ignorando le obiezioni relative all'anno e al luogo di nascita di Gesù, si può affermare che:
- Erode non aveva l'autorità di emanare una condanna a morte senza l'approvazione del Sinedrio e in taluni casi importanti senza l'approvazione esplicita dei Romani.
- Se Erode avesse emanato un tale ordine Roma l'avrebbe fermato, se non per umanità, sicuramente per evitare turbamenti all'ordine pubblico.
Erode fu un grande re, nemico dell'integralismo religioso ebraico, continuatore dell'opera di Alessandro Magno: una cultura comune per Occidente ed Oriente senza distinzioni etniche o religiose. Per questo sua visione e per la sua origine araba venne calunniato dalla tradizione ebraica che lo trasformò in un mostro assetato di sangue. I primi cristiani, culturalmente ebrei, continuarono questa tradizione.
Località: Palestina
Epoca: 73-4 a.C.
Le origini
Erode il Grande nacque intorno al 73 a.C. da padre idumeo, Antipatro, e da madre araba, Cipro, originaria di Petra, capitale dei Nabatei. L'Idumea, una regione compresa tra il regno di Giuda e il deserto del Negev, era stata conquistata dagli ebrei ed i suoi abitanti convertiti a forza all'ebraismo ai tempi del re asmoneo Giovanni Ircano (135-104 a.C.), circa cinquanta anni prima.
Erode ebbe tre fratelli (Giuseppe, Fasael, Ferora) e una sorella, Salomè.
Antipatro: il padre
Il padre di Erode, un nobile idumeo, era consigliere del re Ircano II. Ircano, della dinastia degli asmonei, era giunto al trono nel 67 a.C. alla morte della madre Alessandra. Il fratello minore Aristobulo aveva iniziato una guerra civile per impadronirsi del trono, riuscendo a scacciare Ircano da Gerusalemme. Allora Ircano aveva chiesto aiuto agli arabi nabatei e a Pompeo Magno.
Nel 63 a.C. Pompeo liberò Gerusalemme, restituì il trono a Ircano e inviò a Roma Aristobulo e i suoi figli.
Antipatro, che al tempo della regina Alessandra era stato governatore della nativa Idumea, si era posto immediatamente dalla parte di Ircano e l'aveva aiutato nei suoi rapporti con i romani. Fu amico di Pompeo e al momento giusto di Cesare, che lo nominò epitropo della Giudea, un titolo non ufficiale ma che riconosceva all'idumeo una autorità derivante dai romani.
Gli inizi di Erode
Nel 47 a.C. Antipatro nominò Erode governatore della Galilea e Fasael, suo fratello, governatore di Gerusalemme.
Erode si manifestò deciso nel combattere i predoni e mise a morte Ezechia e la sua banda. Il sinedrio, dominato dai conservatori, non gradì di essere stato scavalcato nelle sentenze di morte e mise sotto accusa Erode. Sesto Cesare, il governatore romano della Siria, difese Erode e gli affidò un importante incarico, forse lo nominò governatore della Celesiria e della Samaria.
La guerra civile romana
Nel 44 a.C. Cesare venne ucciso e Cassio Longino, uno dei congiurati, andò in Siria per raccogliere truppe e soldi per la guerra civile.
Antipatro ed Erode si schierarono subito con Cassio. Erode vide ampliati i suoi poteri ed ebbe a disposizione una flotta ed un esercito.
Nel 43 a.C. Antipatro venne ucciso da Malico, esponente dell'opposizione conservatrice antiromana. Malico venne ucciso a Tiro da un gruppo di romani, forse spinti da Erode.
Erode e Marco Antonio
Nell'autunno del 42 a.C. Antonio ed Ottaviano sconfissero Bruto e Cassio, che si suicidarono. Erode, abilissimo, si precipitò ad Efeso dal vincitore ed ottenne la sua amicizia, oltre al titolo di tetrarca, che venne dato anche a Fasael.
Antigono e i Parti
Nel 40 Antigono, il figlio di Aristobulo, fratello minore di Ircano, si alleò con i Parti che invasero la Palestina e tolsero il trono ad Ircano, a cui furono tagliate le orecchie. Ircano, a causa della sua menomazione non avrebbe più potuto rivendicare il trono. Fasael venne catturato ed ucciso mentre trattava con i Parti.
Erode fuggì nella rocca di Masada. Poi, affidata la difesa al fratello Giuseppe, si diresse verso Petra, ma il re dei nabatei Malco non lo volle ricevere. Allora Erode si recò in Egitto da Cleopatra, poi a Rodi, Brindisi e infine a Roma da Antonio.
Re senza regno
Alla fine del 40 a.C. Antonio convinse il senato romano a nominare Erode re di Giuda, alleato ed amico del popolo romano.
Nella primavera del 39 a.C. Erode sbarcò a Tolemaide (Acco) sulla costa della alta Galilea. Riunì un esercito, liberò il fratello Giuseppe assediato a Masada ed iniziò la lotta contro Antigono.
Nel febbraio del 37 a.C. cominciò l'assedio di Gerusalemme. Dopo cinque mesi, con l'ausilio delle truppe romane di Sosio, entrò in città. I romani presero Antigono, che più tardi venne fatto uccidere da Antonio. Erode aveva il suo regno.
La terra ai contadini
Ai contadini senza terra Erode diede in affitto vaste porzioni delle sue terre con l'obbligo di coltivarle. Bonificò terreni, fece canalizzazioni per l'irrigazione, aiutò la costituzione di aziende agricole modello. Cedette le terre bonificate ai contadini che avevano perso la terra. La politica agricola di Erode ebbe grande successo e Ottaviano diede ad Erode altre regioni fuori del suo regno.
Espropriazione dei nobili
Erode trovò le terre e le risorse per valorizzarle, espropriando l'aristocrazia che aveva appoggiato Antigono e appropriandosi di tutti i beni degli asmonei.
Erode in affari
Erode guadagnò molto prendendo in affitto da Cleopatra delle coltivazioni di balsamina, utilizzata per la preparazione di unguenti, incensi, cosmetici.
Sfruttò i giacimenti di asfalto del Mar Morto.
Svolse, come il padre, attività di tipo bancario prestando denaro a principi e re.
Nel 12 a.C. prese in affitto da Augusto le miniere di rame di Cipro.
Le costruzioni
Erode costruì i palazzi e i castelli di Gerusalemme, di Gerico, di Sepphoris in Galilea, di Bethrampta in Perea, di Ascalona, l'Herodion, la fortezza di Ircania. Fece molti lavori per rendere più sicura la fortezza di Masada.
Fondò le città di Antipatride, oggi Ras el'ain, e di Fasaelide, oggi Chirbet fas'il.
Costruì centri sportivi, teatri, acquedotti, strade, porti.
Nel 27 a.C. iniziò la ricostruzione di Samaria, chiamata Sebaste.
Nel 22 a.C. iniziò la ricostruzione di Cesarea e del suo porto, inaugurata nel 9 a.C.
Verso il 20 a.C. iniziò la ricostruzione del tempio di Gerusalemme, inaugurato nel 10 a.C.
L'ordine pubblico
Combattè contro i predoni del deserto. Sterminò le bande che si aggiravano nelle regioni di frontiera. Tenne a bada gli arabi che erano oltre il Giordano.
Amico di Ottaviano
Antonio venne sconfitto da Ottaviano ad Azio il 2 settembre del 31 a.C. Erode prontamente diede aiuto al governatore della Siria impegnato nel reprimere una sommossa di seguaci di Antonio. Poi si recò a Rodi per incontrare Ottaviano e mettersi al suo servizio. Ottenne la conferma del suo regno e riebbe le terre che Cleopatra si era prese. Inoltre gli venne affidata la Samaria, le città di Ippo e Gadara, e alcune città costiere. La guardia di Cleopatra, costituita da 400 Galati, divenne la sua guardia personale.
Erode cambiò il nome di Samaria in Sebaste, sebastòs in greco significa Augusto.
Spettacoli
Facendo inorridire i conservatori giudei promosse spettacoli ginnici e ludi circensi. A partire dal 28 a.C. introdusse dei giochi quinquennali, a somiglianza dei giochi Olimpici.
Protettore dei ebrei della diaspora
Gli ebrei della Ionia avevano richiesto ai romani di essere esentati dal servizio militare, di poter considerare a tutti gli effetti festivo il sabato e quindi di non essere citati in giudizio in tale giorno, di non essere costretti ad assumere cariche pubbliche dispendiose, ecc. Erode nel 14 a.C. intervenne presso l'amico Agrippa e riuscì ad ottenere quanto gli ebrei chiedevano.
Difficili rapporti con i farisei
Nel 6 a.C. procedette contro i farisei i quali avevano vaticinato che, con la nascita del Messia, il regno di Erode sarebbe giunto alla fine.
Nel 4 a.C. alcuni giovani, spinti dai farisei, abbatterono l'aquila che Erode aveva posto all'entrata del tempio di Gerusalemme. Erode li fece prontamente arrestare e condannare.
Morte di Erode
Alla fine di marzo o ai primi di aprile del 4 a.C. Erode dopo una lunga malattia morì.
Tratto da:
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