martedì 10 agosto 2010

Chi ha tradito tradirà








di Filippo Giannini

Chi ha tradito tradirà: Caro Silvio, questa volta è toccata a te!

IL TRADITO PUO’ ESSERE UN INGENUO; MA IL TRADITORE E’ SEMPRE E COMUNQUE UN INFAME (Benito Mussolini)

09.08.2010 - Breve storia di uno spermatozoo ingrifato di sfrenata ambizione che prima ha fregato Almirante, poi il sottoscritto, quindi Mussolini, poi fu la volta della Signora Colleoni, seguirono i tanti camerati che avevano fiducia in lui, ora è stata la volta di Berlusconi. E domani?


E da giorni che si parla della rottura tra Fini e Berlusconi, rottura di cui non me ne frega niente; quindi tratterò questo argomento solo marginalmente, concentrando la mia attenzione sulla Signora Anna Maria Colleoni e il lascito ad Alleanza Nazionale dell’appartamento al numero 14 di boulevard Charlotte a Montecarlo. Dai giornali apprendo che la Signora Anna Maria Colleoni era un convinta fascista e nel suo testamento era chiaramente indicato che il lascito doveva servire per “la continuazione della buona causa”. E quale era questa buona causa? Come è indicato nelle volontà testamentarie, la buona causa era quella nella quale la Signora credeva: la causa fascista. Ora mi chiedo: la Signora Colleoni è morta nel 1999, l’infamia di Fiuggi avvenne a gennaio del 1995, quindi la Signora Colleoni ha avuto quattro anni di tempo per prendere atto che Alleanza Nazionale, e il suo presidente Gianfranco Fini erano diventati esponenti del più farsesco antifascismo. Chi non ricorda la macabra farsa messa in atto dall’infame N° 1 quando questi di fronte alle bare di Almirante e Romualdi, sollevò solennemente la mano giurando che sarebbe stato ? Quindi io, che non sono un uomo di legge, per semplice logica affermo che Gianfranco Fini e Alleanza Nazionale NON possono godere del lascito della contessa Colleoni. Questa povera Signora è stata tradita e come sostiene (questo dal mio punto di vista), giustamente, il nipote Paolo Fabri: .

Ma non solo la Signora Colleoni è stata ingannata, ma tanti che tutt’ora (è incredibile) militano accanto all’infame N° 1.

Tramite L’Ordine Sociale, diretto dall’indimenticabile Silverio Bacci, ricevetti a seguito di un mio precedente articolo su quel settimanale questa lettera a firma A.D.M; (non sono autorizzato ad indicare il nome del lettore che mi ha scritto, ma che mi fa sapere di essere, ), lettera che qui di seguito riporto e prego i lettori di aver pazienza e di prenderne visione:

<(…) leggere parole di generosa comprensione … stringere i denti … assicurare continuità storica>. Poco dopo “l’infamia di Fiuggi”, anche senza nessuna volontà, mi “ributtai” in politica perché di fronte a tale vigliaccata lo ritenni un mio preciso dovere. Quella stessa settimana scrissi per “Linea” un articolo dal titolo “Nausea”, titolo appropriato e che corrispondeva esattamente alla sensazione di quel momento – e che tuttora provo – per quell’infame operazione badogliana.

“Stringere i denti?”. Dopo oltre quindici anni dalla nascita di A.N., “voi camerati” rimasti non avete fatto altro che concimare il terreno per rafforzare il potere di quei mascalzoni che affermano: per dimostrare . Ebbene, caro Sig. A.D.M., voi “camerati” che operate cosa avete fatto oltre che ? Perché non costringete questi calunniatori ad accettare che si faccia, infine, il processo a quel “truce tiranno”? Un processo pubblico, cosicché tutti gli italiani sappiano da che parte è stata l’onestà e la rettitudine e in quale la corruzione e l’inganno.

Scrive ancora A.D.M.: <(…) gente estranea, come Publio Fiori e Gustavo Selva, non dimostrano il minimo rispetto per la nostra storia>. Qui freno la mia penna, perché vorrebbe andar giù pesante: come potrebbero “portar rispetto” quando “voi” siete passati “armi e bagagli” nel loro campo, nel campo nemico? E poi non sono solo a pretendere condanne “senza appello”, ma ci sono voci venute da altri lidi (e le parole hanno un forte peso): chi non ricorda il “Je repudié solennement la dictature de Mussolini”, condanna espressa da Gianfranco Fini durante un’intervista a “Le Figaro”? E non è sempre il “vostro” presidente che in occasione dell’anniversario della nostra sconfitta militare ha ufficialmente dichiarato che ? E le dichiarazioni del “vostro” nella visita in Israele? E tutto questo senza voler ricordare le “Tesi programmatiche” presentate a Fiuggi, le stesse dichiarazioni di condanna, di abiura provengono anche da altri “vostri” rappresentanti: Alemanno, Gasparri, Gramazio e personaggi dello stesso spessore. E “voi camerati che soffrite” come avete reagito oltre che con lo”stringere i denti”?

E veniamo al punto che forse è il più interessante. Il lettore scrive: .

Rispondo sostenendo quello che NON avreste dovuto fare a Fiuggi: accettare la “mascalzonata”. Se tutti “voi” vi foste ribellati alla frode di Fini e associati, non saremmo giunti alla situazione attuale. Per quanto riguarda la mia risposta, posso assicurare che in ogni caso mai passerei dalla parte dei nemici del Fascismo.

Concludo riportando un rimprovero del “camerata” lettore: . La verità è che non stimo tali persone proprio perché, per amore della “grana”, della “poltrona”, del “tengo famiglia”, non hanno rigettato l’operazione massonica.

E ancora, perché i nell’ultimo congresso di A.N. invece di gridare “alto e forte” un “BASTA!” hanno, una volta ancora, con acquiescenza riconosciuta la guida di un “soggettino” come Gianfranco Fini che ha tradito il Fascismo, Mussolini, Almirante, suo padre, gli elettori e, forse, tutti “voi camerati” in buona fede? E, sempre in quel congresso, che genere di avete condotto?

Oggi si potrebbe, forse, rimediare al gravissimo danno: è solo questione di attributi. Ma temo che quelli siano sensibili solo al tintinnar del dollaro.

A Fiuggi avete arrecato più danno voi alla nostra idea che gli assassinii commessi in quel 25 aprile così osannato dal vostro presidente e associati. E’ mia impressione che in fondo a tutto ciò ci sia qualcosa di ancora più sudicio – se questo fosse possibile – i cui margini sono appena percettibili.

Vogliamo ora tratteggiare i passi più infami dell’infame N° 1?

Giorgio Almirante poco prima di morire, nel 1987, lanciò questo ammonimento: . E che fa il novello Giuda? Dopo l’impegno preso dinanzi alle bare di Almirante e di Romualdi, con queste parole fregò anche me: . Dopo aver ascoltato queste parole, questo GIURAMENTO formulato dinanzi alle due bare, chi non avrebbe creduto, chi non avrebbe consegnato l’appartamento di Montecarlo? Ma non è finita perché l’infame N° 1 ha saputo ben giocare le carte.
1988: è orgoglioso di consegnare la tessera del MSI a Le Pen;
1989. ;
1990, dichiara che il Fascismo non è mai morto;
1991, ;
1992, capeggia la più grande manifestazione a Roma di fascisti (la polizia ha indicato la cifra in 70 mila missini in piazza),
1993, definisce Mussolini il più grande statista del secolo. Sempre in quell’anno dopo la grande vittoria del Msi (solo contro tutti gli altri partiti coalizzati, di sinistra e destra), stranamente si reca a Londra e a New York, note sedi della Massoneria, la grande nemica del Fascismo, e torna antifascista.
Il 18 giugno 1994 rilascia a Le Figaro l’intervista del ripudio del Fascismo sopra ricordato. 1995; seppellisce il Msi con l’infame operazione di Fiuggi, presentando le aberranti Tesi programmatiche nelle quali si attesta che ;
1996, chiede perdono agli ebrei per gli orrori commessi dal Fascismo (forse intendeva parlare di errori commessi da Mussolini per aver salvato gli ebrei),
1997, ,
1998, fa sapere che bisogna condannare il Fascismo in ogni sua forma.
1999, solennemente dichiara che ;
2000, ,
2002, il contrordine. Mussolini non è mai stato il più grande statista, definisce Mussolini e il Fascismo il Male Assoluto. E così di seguito, l’infame N° 1 e i suoi complici, sino ad oggi, quando seduto nel più alto scanno di Montecitorio sta fregando Berlusconi, dopo aver fregato anche la povera Signora Colleoni. Sia chiaro: mi spiace che la Signora Colleoni per la sua ingenuità, ma per il signor Silvio non me ne frega niente. Anche lui è un uomo nato dalla resistenza.

Prima di chiudere riporto una “perla” del Sig. A.D.M.: “con altri gerarchi anche Mussolini fu massone”. Ne ho sentite tante: che Mussolini era un pederasta perché inneggiava alla “maschia gioventù”; che il prosciugamento della paludi fu “un danno ecologico”; che rubò alla “Sinclair” e, recentemente (“FOCUS”, giugno 2005): “Mussolini aveva il pene freddo” e mille altre sciocchezze ancora. Vorrà dire che nella collezione aggiungerò anche la su ricordata “perla”.

http://www.corrierecaraibi.com/FIRME_FGiannini_100809_Chi-ha-tradito-tradira-Caro-Silvio-questa-volta-e-toccata-a-te.htm

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