tag:blogger.com,1999:blog-2530413556136240366.post2004952495546303245..comments2023-10-26T13:20:48.722+02:00Comments on Sociale: IO LA PENSO COSI’. E VOI ?Antonio Pocobellohttp://www.blogger.com/profile/15546540075017442816noreply@blogger.comBlogger1125tag:blogger.com,1999:blog-2530413556136240366.post-68272090665247597142010-04-04T12:55:15.967+02:002010-04-04T12:55:15.967+02:00In tutto questo Bailamme è difficile districarsi, ...In tutto questo Bailamme è difficile districarsi, poichè sono messe assieme tante cose (vere e false), per cui, a voler esser obiettivi, bisognerebbe rispondere punto per punto e la cosa comporterebbe un enorme dispendio di tempo. Anzitutto, non si può liquidare un pensiero (quello presso cui, per altro, si è abbeverato persino il Duce) con due parole, stigmatizzandolo. E' una dimostrazione palese di ignoranza (absiti iniuria verbis- non conoscenza della materia filosofica) Prima di parlare di Marx o di marxismo bisognerebbe averlo studiato, altrimenti si scade in un vago pressapochismo che con la critica marxiana c'entra poco. E' vero: Mussolini ci ha lasciato un'enorme letteratura in merito. Ma è, appunto, "letteratura". Non sono studi scientifici o filosofici. Sono scritti, punto. Non è "oro colato", per intenderci. Mussolini disse tutto e il suo contrario a seconda di chi aveva di fronte. Fu un abilissimo oratore, sapeva come arringare le masse e seppe anche fare cose egregie. Ma qundo tentò di forzare la mano sbagliò i calcoli. Penso sia inutile ricordare le cause che portarono il fascismo a governare. Si fa un esempio bislacco come quello dell'albero riferendolo all'oggi, ma si dimentica che ieri da quell'albero Mussolini trasse i frutti...per poi sconfessarli subito dopo. In altre parole: Mussolini non cambiò "lo stato di cose esistente". Fu lui ad adeguarsi a quello stato di cose, imponendo però dei miglioramenti sostanziali(questo va detto) che però rimasero per troppa gente inattuati (a parte alcune opere di indiscutiile ed incontestabile valore). I podestà erano gli stessi nobili che avevano vessato nel periodo liberale i contadini. Le condizioni di analfabetismo erano gravissime...lo stato di arretratezza pure ecc. Quali cambiamenti vi furono? Avete mai provato a chiedere quante ore lavoravano i contadini nelle campagne? Pochi figli di contadini e di operai diventarono dottori o avvocati...Un poco come avviene oggi. Nella Costituzione italiana vi sono principi sacrosanti che, però, nella pratica, vengono ogni giorno sconfessati e sopraffatti. Allora non è la Costituzione o ciò che viene scritto ad essere sbagliato... Inoltre non si possono far paragoni col tempo presente, nè in un senso, nè nell'altro. Si rischierebbe di fare un torto all'uno e all'altro. <br />Cordialmente.Pierrehttps://www.blogger.com/profile/02612111448181866871noreply@blogger.com